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Venerdì 1° marzo, su NOVE, è andata in onda la seconda puntata di Fratelli di Crozza 2024. Il protagonista, come sempre, è il comico Maurizio Crozza. A lui il compito di affrontare le principali tematiche di attualità, mediante i monologhi e le imitazioni. Al fianco del conduttore torna Andrea Zalone.
Fratelli di Crozza 1° marzo, il successo internazionale dell’imitazione di Joe Biden
Inizia Fratelli di Crozza del 1° marzo. Una clip mostra l’eco internazionale che ha avuto l’imitazione di Joe Biden della scorsa settimana. La parodia del Presidente degli Stati Uniti è finita anche nei tg australiani. Maurizio Crozza entra in studio: “Dopo 40 anni di onorato servizio, ora tutto il mondo pensa che sono trumpiano. Io non faccio campagna elettorale, ma satira e me la prendo con il potere, come sempre“. È riproposta un’imitazione del 2016, quando Crozza imitò l’allora Presidente degli USA Donald Trump.
In seguito, si passa all’Italia, parlando del Ministro degli Interni Matteo Piantedosi: “Hanno manganellato i ragazzi di Pisa, ma ad Acca Larentia le persone in piazza hanno potuto fare liberamente i saluti romani. Il nostro Ministro, comunque, è stato torchiato da Bruno Vespa a Cinque minuti”.
Il comico, durante Fratelli di Crozza del 1° marzo, imita sia Bruno Vespa che Matteo Piantedosi, mettendo in scena un finto faccia a faccia in cui il giornalista di Rai 1 è decisamente morbido con il Ministro. Il conduttore, ad esempio, domanda al titolare del Viminale se preferisce parlare di politica e di giardinaggio.
La parodia della Premier Giorgia Meloni
Nel corso di Fratelli di Crozza del 1° marzo è proposta la parodia della Premier Giorgia Meloni. La finta Presidente del Consiglio, dopo aver ballato Michael Jackson, afferma: “Matteo Salvini ha detto che siamo amici, lavora tanto anche se contro di me. Solo chi ha gli attributi riesce a far ridere tutti, depistandoli dal fatto che in Sardegna ho preso una tranvata. Non mi interessa se ho perso la Sardegna, tanto se continuo così vincerò LOL“.
La serata va avanti. Crozza propone un focus su Matteo Salvini: “I leghisti non lo vogliono più, ma d’altronde non c’è da stupirsi. In Sardegna è sceso al 3%, praticamente il partito, sull’isola, si sta estinguendo. Per lui sta andando tutto storto: potrebbe non essere più il leader del partito, ma neanche Ministro perché alla Camera arriverà una mozione di sfiducia“. Si passa all’imitazione di Salvini: “Hanno indagato Vannacci, per me è una medaglia. Ma ho diverse altre medaglie: ad esempio ho preso il 3% in Sardegna e ho difeso Putin dopo la morte di Navalny”. A furia di mettersi medaglie al petto, il finto Ministro si sgonfia e afferma: “Scusate, avevo dimenticato di essere un pallone gonfiato“.
A proposito di Lega, il padrone di casa imita il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia: “Faremo la pista di bob per le Olimpiadi, ma sarà light. Non avremo le tribune, né i giudici, neanche l’infermeria. Saranno gli atleti stessi a dire chi ha vinto. Voglio il Veneto indipendente”.
Fratelli di Crozza 1° marzo, si parla dell’opposizione
Nel corso di Fratelli di Crozza del 1° marzo si parla dell’opposizione e, in particolare, di Carlo Calenda. Il comico: “In Sardegna non si è alleato con il PD perché troppo di sinistra, poi ha corso con Rifondazione comunista“. Crozza realizza la parodia del leader di Azione: “O si vince o si impara e in Sardegna ho imparato molto. In passato ho detto che il M5S doveva sparire, adesso sono costretto a parlare con Giuseppe Conte”.
Parodia di Flavio Briatore: “Non so cosa ho detto, ma sicuramente non è vero che l’ho detto. Io non ho mai parlato della nuova Presidente della Sardegna, una certa Jean Todt. Per lei, però, ho un consiglio: comprare la Corsica, trasformarla in un parcheggio e far diventare la Sardegna un grande Bilionaire. Bonelli mi ha criticato perché vivo a Montecarlo. Qui non sai neanche chi ti abita sopra, ti accorgi che c’è qualcuno quando dal balcone scuotono la tovaglia e cadono giù 4 milioni”.
La puntata del 1° marzo di Fratelli di Crozza termina con l’imitazione di Vittorio Feltri: “Voto in Sardegna? Non c’è niente da dire, avevo previsto che lo spoglio sarebbe stato lungo perché i sardi sono nani e si sa che le urne sono poste sui tavolini, in alto. Gli scrutatori, quindi, devono salire gli uni sopra gli altri per raggiungerle. I giudici fanno dei danni incredibili, hanno indagato Ferragni che ora è triste e non pubblica più le foto in perizoma”. Termina qui la puntata odierna.