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Lunedì 8 aprile, su La7, esordisce 100 minuti. Il programma di inchieste, novità dei palinsesti della rete di Urbano Cairo, è in onda dalle 21:25.
100 minuti, i conduttori
100 minuti è un programma scritto e condotto da Corrado Formigli e Alberto Nerazzini. Il primo è un giornalista che, da tempo, lavora per La7, dove conduce dal 2011 il talk di prima serata Piazzapulita. Il secondo, invece, è un cronista, documentarista, podcaster e autore di numerosi documentari d’inchiesta.
Il titolo della trasmissione fa riferimento alla durata di ogni puntata. I due padroni di casa, infatti, provano ad approfondire un determinato tema in 100 minuti. Per farlo, di volta in volta mostrano contributi video e documenti giudiziari. Inoltre, raccolgono le dichiarazioni di autorevoli ospiti.
Roma città aperta è il titolo della prima inchiesta
Nella prima puntata di 100 minuti, in onda su La7 lunedì 8 aprile, è mostrata l’inchiesta dal titolo Roma città aperta. Nel reportage è proposto un focus sulla presenza della criminalità organizzata nella capitale.
Roma città aperta, infatti, analizza in primis i legami che la città ha con svariate forme di illegalità e malaffare. Il giro criminale, spesso, è gestito dalla criminalità organizzata sia nazionale che internazionale, ma anche dal narcotraffico.
Nel corso nell’appuntamento d’esordio di 100 minuti, Formigli e Narazzini parlano di alcuni fatti violenti che, in passato, hanno scosso Roma. Fra questi, ampio spazio è dedicato all’omicidio di Diabolik, ovvero Fabrizio Piscitelli, storico capo ultras degli Irriducibili della curva nord della Lazio. Nella puntata, sono mostrate in esclusiva le immagini inedite ed esclusive delle ultime ore di vita di Piscitelli. Inoltre, sono trasmesse le intercettazioni e gli audio emersi da svariati processi.
100 minuti, l’ospite è Nicola Gratteri
L’ospite del primo appuntamento di 100 minuti è Nicola Gratteri, Procuratore Capo di Napoli. Il magistrato ha orientato da sempre gran parte del suo lavoro alla lotta contro la mafia, sgominando diversi clan e sventando giri di affari milionari gestiti dalla ‘ndrangheta. Anche per questo, è costretto a vivere sotto scorta dal 1989, anno nel quale ha ricevuto le prime minacce di morte.
In vista dell’arrivo di 100 minuti, il giornalista Corrado Formigli afferma: “L’ambizione è quella di riportare in tv il film d’inchiesta. Un prodotto giornalistico che la tv italiana ha smarrito. Puntiamo alla profondità e alle notizie più che alla velocità. Perché un’informazione accurata è necessaria alla democrazia”. Alberto Nerazzini aggiunge: “Il format che manca è proprio quello più semplice, anche se faticoso: il racconto che tiene insieme l’indagine con la narrazione. Senza talk, senza fretta”.