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Martedì 23 aprile, dalle 12:15, la Rai ha presentato in conferenza stampa Viva la Danza. Lo show evento ha come protagonista Roberto Bolle ed è in onda, su Rai 1, lunedì 29 aprile, in occasione della Giornata Internazionale della Danza. All’incontro presenzia il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Con lui c’è il Sottosegretario del Ministero della Cultura Gianmarco Mazzi. Per la Rai, ci sono Marcello Ciannamea e Claudio Fasulo, ovvero Direttore e Vicedirettore Intrattenimento Prime Time.
Viva la Danza conferenza stampa, le prime dichiarazioni
La conferenza stampa di Viva la Danza inizia con il Ministro Sangiuliano: “Sono un ammiratore di Roberto Bolle, ha la capacità di trasferirci delle idee che cerchiamo poi di porre in essere. Diamo grande importanza alla danza, penso abbia un grande valore perché educa all’impegno e all’educazione. Il ballo trasmette un valore umano”. Il Ministro lascia l’incontro per partecipare ad un altro evento istituzionale.
La conferenza stampa prosegue con Gianmarco Mazzi: “Il 29 aprile è una giornata fondamentale, l’UNESCO ha voluto che fosse la data dedicata alla danza. Nel ballo c’è tutto: bellezza e fisicità, è il frutto di una grande disciplina. Per noi è un vero e proprio patrimonio dell’umanità. In Italia ci sono oltre due milioni e mezzo di appassionati, è un movimento in crescita e che sta diventando popolare quasi quanto il calcio. Il ballo unisce e trasmette valori importanti. L’evento nasce grazie alla creatività di Bolle, che conosco da tempo. Nel 2004 io e Tony Renis ci siamo imposti per averlo come ospite d’onore a Sanremo. È un artista iconico, un orgoglio per l’Italia. Il programma andrà in onda dal Maggio Fiorentino, teatro magnificente”.
Il Direttore Marcello Ciannamea e Roberto Bolle
La conferenza stampa di Viva la Danza procede con il Direttore Marcello Ciannamea. Quest’ultimo afferma: “Lo show è un omaggio alla danza, saranno rappresentate quasi tutte le tipologie di ballo, dal tip tap all’hip hop. Credo che l’evento abbia carattere divulgativo, mira a coinvolgere tutti, soprattutto i più giovani. Con Bolle ci saranno molti altri artisti, fra cui Katia Follesa, Fabrizio Biggio, Valentina Romani, Elodie e Francesco Pannofino”.
Claudio Fasulo, Vicedirettore, prosegue: “In questi anni, il cammino con Roberto Bolle è stato straordinario. L’innesco del rapporto fra Rai e Bolle inizia nel 2016, quando il conduttore Carlo Conti chiamò il ballerino sul palco. Lui, al contrario di quanto ci si potesse immaginare, ha ballato sulle note dei Queen e lì abbiamo capito che l’étoile sapeva rendere popolare l’arte del ballo. Nello show del 29 aprile avremo anche elementi di commedia”.
La parola, nella conferenza stampa di Viva la Danza, passa a Roberto Bolle: “Lo show è una dichiarazione d’amore verso la danza. La location del Maggio Fiorentino, proposta inizialmente da Mazzi, è risultata essere molto azzeccata. Danza con me era un varietà che si allontanava dal teatro. Questa volta siamo in un teatro, con un palcoscenico e un foyer e mi piace che il format abbia un sapore più teatrale. Per alleggerire abbiamo delle note comiche. Attraverso la sigla uniamo idealmente l’Italia, in quanto ci sono ragazzi che ballano sulle guglie del Duomo di Milano e nel Castel Sant’Elmo di Napoli“.
Viva la Danza conferenza stampa, le domande dei giornalisti
La conferenza stampa di Viva la Danza va avanti con Carlo Fuortes, Sovrintendente del Maggio Fiorentino: “Il teatro non è un luogo neutro, ma è protagonista dello show e questo, per noi, è una fortuna straordinaria. Sarà il modo per raccontare a tutti quello che rappresenta il nostro teatro, che è una macchina straordinaria fino ad ora poco utilizzata, ma con potenzialità straordinarie“.
Iniziano le domande dei giornalisti. Roberto Bolle svela: “Io e Fuortes stiamo già parlando per future collaborazioni. L’appuntamento con Danza con me era importante e da quel che ho letto è mancato a molti. Mi è dispiaciuto lasciarlo, però è stata un’opportunità per costruire qualcosa di nuovo”. Gianmarco Mazzi sottolinea l’attenzione rivolta alla danza dal Ministero della Cultura: “Secondo noi è stata un po’ trascurata, ma secondo noi è un’importante strumento per le fondazioni. I balletti sono attrattivi, nonché fondamentali per l’opera. Probabilmente è uno dei settori sui quali metteremo il maggior impegno, anche per sopperire le mancanze del passato”. Termina qui la conferenza stampa.