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È stata un’icona dello spettacolo italiano ed ha rivoluzionato il modo di fare tv, sia in Italia che in Sudamerica. Stiamo parlando di Raffaella Carrà, artista a tutto tondo, che è omaggiata, sabato 25 maggio, con il docufilm La nostra Raffaella.
La nostra Raffaella, chi è il regista
Prodotto da Aurora TV con la collaborazione di Rai Documentari, La nostra Raffaella è in onda su Rai 1 a partire dalle ore 21:30 circa, subito dopo la fine di Affari Tuoi. La pellicola, che ha una durata di circa un’ora e mezza, è fruibile anche in diretta streaming e on demand sul sito di Rai Play.
La regia di La nostra Raffaella è di Emanuela Imparato. Quest’ultima, attraverso la sua creazione, ha voluto raccontare il lato privato e professionale di Carrà, la cui storia si è intrecciata, per anni, con quella della Rai.
La nostra Raffaella, la trama
Durante La nostra Raffaella è proposto un focus sull’importanza che la Carrà ha avuto nell’Italia degli anni ‘60. L’artista è riuscita a farsi interprete di quella parte del nostro paese che desiderava cambiare, rivoluzionando il modo di ballare, di cantare e di fare televisione.
Nata nel 1943, ha venduto oltre 60 milioni di dischi in tutto il mondo, diventando un’icona grazie a hit come Pedro, Tanti Auguri, Rumore, Fiesta e A far l’amore comincia tu. Brani, questi, che sono ancora oggi cantati da tutti, a dimostrazione di quanto fosse all’avanguardia la Carrà.
Le interviste contenute nelle Teche
Ne La nostra Raffaella è realizzato un ritratto dell’artista. Per farlo, spazio alle interviste che ha rilasciato nel corso degli anni a grandi giornalisti italiani, come Maurizio Costanzo e Vincenzo Mollica. Tali faccia a faccia si alternano ad altri momenti indimenticabili della carriera di Carrà, contenuti nell’archivio delle Teche Rai. Ad arricchire la narrazione ci sono i luoghi che hanno fatto da sfondo ai più grandi successi di Raffaella Carrà. Fra questi, ci sono l’Auditorium del Foro Italico, il Teatro delle Vittorie e il Centro di produzione televisiva di Via Teulada.
La nostra Raffaella, le testimonianze
Come già preannunciato, in La nostra Raffaella è mostrato il lato umano dell’icona dello spettacolo italiano. Per farlo, ci sono i ricordi di alcuni suoi colleghi ed amici. Fra loro ci sono la cantante Noemi, il conduttore BrunoVespa, l’attrice Maria Grazia Cucinotta, il ballerino Enzo Paolo Turchi e l’autrice Irene Ghergo. Dalle loro parole esce un ritratto sincero ed attento di Raffaella, che si focalizza sulle qualità umane che le hanno permesso di entrare nei cuori di milioni di persone in tutto il mondo.