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Giovedì 9 gennaio, su Rai 2, prende il via Come ridevamo. Il nuovo format di e con Renzo Arbore debutta in seconda serata, dalle ore 23:25 circa.
Come ridevamo, omaggio alla comicità in tv
Al timone di Come ridevamo, come già accennato, c’è Renzo Arbore. L’artista, classe 1937, è fra i padri fondatori della televisione italiana. Entrato in Rai nella metà degli anni ’60, nei decenni ha ideato format rimasti nella storia come Cari amici vicini e lontani, L’altra domenica e Quelli della notte. Al suo fianco, anche in questa nuova esperienza, c’è Gegè Telesforo, che accompagna Arbore in varie sue esperienze tv sin dagli anni ’80.
I due, oltre ad essere i padroni di casa, sono anche gli autori di Come ridevamo, insieme a Ugo Porcelli. Il format, ideato da Rai Cultura, è prodotto da Black Ice di Roma. L’obiettivo del programma, visibile anche in diretta streaming ed on demand su Rai Play, è realizzare un tributo alla storia della televisione mediante alcuni dei momenti comici più riusciti di sempre. Al tempo stesso, è un’occasione per riflettere sulla necessità di avere, in onda, degli spazi dedicati al buonumore ed alla leggerezza.
I filmati sui più grandi comici italiani
Durante Come ridevamo, la cui prima edizione è composta da venti appuntamenti, i padroni di casa hanno realizzato un meticoloso lavoro di ricerca negli archivi della TV di Stato. Arbore e Telesforo, infatti, ripropongono il meglio degli sketch e delle canzoni comiche, per un totale di oltre 120 contenuti. Essi sono visibili in maniera integrale e senza modifiche e sono accompagnati, a margine, dal commento dei conduttori.
Durante la trasmissione sono omaggiati i più grandi comici italiani. Fra gli altri, i telespettatori hanno la possibilità di ammirare le gesta di professionisti come Aldo Fabrizi, Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, il Trio Solenghi-Marchesini-Lopez, Gigi Proietti, Ciccio e Franco e Paolo Villaggio. Con loro anche Cochi e Renato, Adriano Celentano, Roberto Benigni, Nino Frassica, Corrado Guzzanti e Max Tortora.
Come ridevamo, le parole del conduttore
Renzo Arbore, alla vigilia del debutto di Come ridevamo, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera. Dialogando con il quotidiano ha affermato: “Ridevamo di più un tempo. Prima nel dopoguerra e poi negli anni di Piombo, dopo le tragedie e le sofferenze si sono affermate generazioni di attori e comici che volevano far ridere. Il programma un’antologia di cose che facevano ridere, fanno ridere e faranno ridere anche in futuro. Sono risate frutto della fantasia di inventori di umorismo, di talenti che, ognuno con la propria personalità, sono senza tempo“.