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Venerdì 14 marzo, NOVE ha mandato in onda un nuovo appuntamento di Fratelli di Crozza. Il programma è guidato dal solito Maurizio Crozza. Il comico è affiancato da Andrea Zalone, storico autore e spalla destra del padrone di casa. Nella puntata, mediante imitazioni e monologhi sono affrontati alcuni dei temi di principale attualità politica e sociale.
Fratelli di Crozza 14 marzo, Umberto Galimberti
Inizia Fratelli di Crozza del 14 marzo. Si parte con il primo monologo della serata, che si concentra sulla situazione internazionale: “Noi abbiamo un’arma più importante, che si trova alla Tiburtina. La Sapienza è la prima al mondo per gli studi classici, dovremmo rieducare l’Europa, ma Ursula von der Leyen è interessata a riarmare l’UE“.
Crozza imita der Leyen: “Armare l’Europa non significa essere il Fuhrer”. La finta Ursula finge le sia caduto il calamaio e si colora i baffi, per poi fare anche il saluto nazista. Si parla di Nicolai Lilin, scrittore che ha attaccato Luca e Paolo, affermando che li avrebbe “spaccato il cranio“. Poi si passa a Umberto Galimberti, che ha ammesso di guardare i pacifisti “con sospetto” e che ha sottolineato la necessità di avere le armi come “deterrenza”.
Durante Fratelli di Crozza del 14 marzo è imitato proprio il filosofo: “Purtroppo, in questi 80 anni c’è stato un abuso di pace, la guerra è una delle cose più belle, servirebbe un conflitto ogni 25 anni, come il Giubileo, ma ancora meglio sarebbe farne una ogni quattro anni, fare come se fossero le Olimpiadi“. Il finto professore arriva anche a proporre un “campionato di conflitti armati“.
Focus su Donald Trump
A Fratelli di Crozza del 14 marzo è proposto un focus su Donald Trump: “Ha giurato una nuova età dell’oro in America, ma i supermiliardari presenti alla sua inaugurazione hanno perso, per il momento, circa 209 miliardi di euro“. Si concentra soprattutto su Elon Musk: “Il mercato delle Tesla è in crisi, praticamente al mondo sono rimaste solo due macchine, una la ha Trump e l’altra è di Fratoianni“. Il monologo sugli USA è il pretesto per l’imitazione di Federico Rampini, giornalista inviato negli Stati Uniti per il Corriere della Sera.
Per Crozza, il giornalista “sa tutto degli USA da un certo Isee in poi” e “ha visto gli operai del Michigan una sola volta, in un documentario di Formigli“. Si cambia pagina con Elly Schlein e il PD, che si è diviso in Europa sul voto all’Europarlamento: “Il Partito Democratico si è spaccato, strano perché solitamente è così compatto. Matteo Salvini, invece, ha detto no al riarmo, mentre Tajani ha affermato che il governo era d’accordo con il piano del riarmo”.
Maurizio Crozza propone la parodia del Ministro degli Esteri Antonio Tajani: “Se gli ricordi che sono Ministro, mi remano contro. Noi compriamo i caccia per trasportare le milze, poi se capita magari gli facciamo difendere anche il paese. Anche un malato, se messo dentro un missile terra-aria, arriva molto prima che con un’ambulanza“.
Fratelli di Crozza 14 marzo, Giorgia Meloni
Nel corso di Fratelli di Crozza di oggi, venerdì 14 marzo, si parla di Giorgia Meloni: “La nostra Premier ha motivato la decisione di Fratelli d’Italia di astenersi in Europa perché c’erano troppi insulti a Donald Trump“. La finta Presidente del Consiglio: “Il mondo sta continuando a cambiare ed io dal 33% dei consensi rischio di finire al 2%”. Crozza/Meloni fa una serie di giri di parole pur di non parlare di Donald Trump.
Torna un grande classico di Fratelli di Crozza del 14 marzo, ovvero Antonio Razzi: “Donald Tram è un pacifista, io me capisco assai. Cosa ne penso di Starlink? Io sto bene qui, Tram fa la guerra ai Fazi”. Il finto senatore prosegue a parlare di politica internazionale, fra Elo Maschio ed Iva Zaniski.
La diretta giunge al termine con Vittorio Feltri: “La metro di Milano è diventata inclusiva, io chiedo asilo politico agli Stati Uniti“. Giunge al termine lo show.