Questa sera però non ci sarà né una doppia né una tripla eliminazione. Sarà soltanto uno dei concorrenti a lasciare i fornelli del tendone di Villa Annoni dove si svolge il Cooking Show fin dalla prima edizione.
Al timone come al solito Benedetta Parodi pronta per trasferirsi su Rai1 per condurre insieme alla sorella Cristina Parodi la nuova edizione di “Domenica In” al via domenica 8 ottobre.
Accanto alla conduttrice ci sono i tre giudici Ernst Knam, Clelia D’Onofrio e Damiano Carrara new-entry di questa edizione. Con la puntata di questa sera si entra davvero nel vivo della competizione.
Sono rimasti in undicigli aspiranti pasticceri amatoria li a contendersi l’accesso alla fase successiva. E questa sera dovranno vedersela con una serie di prove particolarmente difficili e complicate confrontandosi anche con il salato. La prima sarà naturalmente la “prova creativa” nella quale ognuno dei partecipanti dovrà ideare, sulla scorta soltanto di alcune indicazioni date dai giudici, una torta arricchendola e trasformandola secondo il proprio gusto. Un gusto che naturalmente dovrà avere l’approvazione dei giudici di gara.
Più complicata la “prova tecnica”. Anche questa sera i concorrenti dovranno riproporre un dolce che viene indicato o dai giudici di gara oppure da un ospite. Questa volta la gara consiste nel ripetere la composizione pasticcera proposta nella maniera più simile possibile all’originale.
Infine la prova “Wow”. Si tratta di una competizione spettacolare che impegna in maniera più intensa i concorrenti in quanto il dolce da riproporre è particolarmente complicato ma anche di una mole abbastanza elevata. Insomma non ci sono per questa prova piccole torte ma grandi costruzioni pasticcere che devono essere riproposte nella maniera più simile possibile.
Come al solito Benedetta Parodi girerà tra le postazioni culinarie cercando di dare indicazioni e consigli agli aspiranti pasticceri molti dei quali, ogni settimana, finiscono per trovarsi in difficoltà. Non sono rari i casi infatti in cui qualche torta si rovina e non ha quindi la forma giusta per essere presentata ai severi giudici di gara. In questi casi la Parodi cerca di dare qualche suggerimento e spesso sono anche i giudici stessi ad indicare agli aspiranti pasticceri quello che non va nella realizzazione dei dolci a cui stanno lavorando.
In questa edizione abbiamo visto i tre giudici particolarmente severi dinanzi agli inconvenienti che sono accaduti. Viene richiesta infatti la massima precisione e nervi saldi dinanzi ad ogni possibile inconveniente che può accadere.