Si parte parlando di calcio: Corti e Onnis cercano il portiere del Milan Gianluigi Donnarumma che ha preferito rinunciare a sostenere l’esame di maturità lo scorso giugno per andare in vacanza. I due però lo raggiungono e decidono di sottoporlo ad un esame molto singolare, prendendolo in giro anche sul suo nuovo faraonico contratto milionario. E così, alla fine si diploma in “ragioneria del calcio”.
Si passa ad argomenti più seri: le cure omeopatiche e le relative polemiche sul loro impiego. Nadia Toffa intervista il nonno di un bambino morto a 7 anni per un’infezione causata da una banale otite. Il medico che lo aveva in cura e che oggi è indagato preferì curarlo con l’omeopatia. La giornalista cerca di saperne di più attraverso i pareri di esperti, di diverso avviso relativamente alla effettiva efficacia delle cure omeopatiche. La Toffa raggiunge il discusso medico, che però la mette frettolosamente alla porta. L’uomo è stato sospeso dall’Ordine dei Medici.
In studio arrivano Mercedesz ed Eva Henger. L’ex concorrente dell’ “Isola dei Famosi” ha teso uno scherzo alla madre facendole credere che voleva intraprendere la carriera da attrice pornografica, ricalcando le orme paterne. Si finge che la ragazza abbia fatto un video hot, ma in realtà non è così.
Madre e figlia si incontrano in un appartamento a Milano: alla Henger viene fatto credere che la ragazza conviva con un uomo. Questi mostra alla ex pornostar il finto filmato della giovane: la Henger va su tutte le furie tra imprecazioni e parolacce in serie. Dopo la rivelazione arriva il pianto della madre. Servizio alla “Scherzi a parte”.
Non corretta la scelta di presentare un filmato del genere in fascia protetta, dati anche alcuni rimandi a siti hard e audio inequivocabili, pur se registrati per scherzo.
Si torna a parlare dell’aspirante showgirl Paola Catanzaro. Negli anni ’90 era un uomo e a quei tempi si autoproclamava “santone” ed avrebbe illuso ed estorto molto denaro a persone che credevano alle sue parole. In un servizio dello scorso anno la donna, intervistata da “Le iene”, negava tutte le accuse. Ancora oggi sembra che ci siano ancora persone che le danno del denaro, per giunta minacciate da persone legate ad ambienti della criminalità organizzata.
Viene intervistato un uomo che, stando alle sue parole, è stato aggredito insieme alla moglie dalla Catanzaro in uno stabilimento balneare in Puglia: sul fatto pare regnare una certa omertà, anche da parte dei gestori del lido. La donna avrebbe pagato un pregiudicato locale per compiere il pestaggio.
Tornati dalla pubblicità, entra in scena Andrea Pucci, che già dalla scorsa settimana è in onda il mercoledì sera su Italia 1 con il varietà “Big Show”. Rigorosamente vestito da Iena, interagisce con i Gialappi e tiene un piccolo monologo su alcuni programmi tv.
Come vi avevamo anticipato, arriva il reportage di Luigi Pelazza da Misurata (Libia), fino allo scorso agosto roccaforte dell’Isis. La Iena incontra nel carcere della città alcune mogli e figli di jihadisti dell’Isis. Spesso provengono da altri Paesi e non sanno che fine faranno: allo stesso tempo, il sospetto che anche queste donne fossero in qualche modo attive all’interno delle organizzazioni terroristiche dello stato islamico è forte.
Pelazza prima parla con una donna, disperata perchè non sa cosa sarà di lei e dei bambini, poi con un ragazzino. Questi è stato “iniziato” dal padre ai principi dell’Isis e a soli 11 anni ha ucciso un uomo con un kalashnikov. Il piccolo rivela che gli addestramenti cominciano a 8 anni e confessa che in quel carcere c’è un bambino di 9 anni che ha sgozzato un uomo. Testimonianza agghiacciante che conclude un servizio di grande qualità.
Pablo Trincia è volato in Spagna per il discusso referendum per votare l’indipendenza della Catalogna dallo stato Centrale. A Barcellona, la Iena ha intervistato due ragazzi che studiano all’università. I giovani sono di parere opposto sul voto referendario e spiegano i motivi alla base della loro scelta. Vengono documentate anche gli scontri tra indipendentisti e polizia, con molti giovani coinvolti nei tafferugli.
I bambini sono protagonisti di un servizio focalizzato sui campionati di minimoto. Gli impegni agonistici sono numerosi e questo porta a saltare anche fino a tre settimane di scuola: non mancano anche le pressioni dei genitori, che sembrano proiettare sui figli le loro personali ambizioni alimentando la competizione con i piccoli rivali. Non mancano infortuni e incidenti anche per loro, proprio come i colleghi più grandi. Dei pericoli ne sono consapevoli, anche ad un’eta così giovane.
Andrea Agresti ritorna sull’ampliamento dello stadio del Crotone, opera che sarebbe stata effettuata sulle rovine dell’antica Kroton. Non sono mancati episodi simili anche per altri lavori nella stessa zona. Sotto i riflettori un soprintendente che avrebbe avallato tutto questo: addirittura pare che ad un’archeologa, che ha denunciato tutto ciò, sia stato impedito di lavorare dallo stesso soprintendente.Questi, raggiunto da Agresti, nega le accuse rivolte dall’archeologa Secondo lui la donna ha diffamato lui e i suoi colleghi. Il ministro Franceschini è cauto: “Se saranno riscontrati comportamenti irregolari, prenderemo provvedimenti”
Servizio un po’ autoreferenziale con il diario della gravidanza della iena Nina Palmieri, che è diventata mamma da poco. Eccola raccontare il suo percorso, vissuto insieme ai genitori, agli amici e al compagno fino all’arrivo in sala operatoria. La bambina, di nome blu, è nata lo scorso 17 agosto.
Nel servizio seguente si parla del business delle scommesse illegali. Il giro di affari è considerevole, come ammette un gestore di agenzie di scommesse illegali, e sottrae una consistente somma di denaro all’erario. Viene lamentata una scarsa di attività di controllo da parte degli organi statali preposti. La Iena si reca in alcuni centri di scommesse a Catania scoprendo come si aggirano le regole: in alcuni casi, i gestori reagiscono male alla presenza delle telecamere tentando di aggredire fisicamente l’inviato.
Negli anni ’50, vennero messi in commercio farmaci con alla base il principio attivo noto come thalidomide. Questi venivano somministrati alle donne incinte per dar loro sedazione, ma con effetti irremediabili sui feti: lo testimonia il caso di alcune persone che sono nati senza braccia o gambe o con malformazioni di vario genere sempre negli arti. Nel 1962 il farmaco venne tolto dal mercato internazionale, ma in Italia continuò a circolare anche nel corso degli anni successivi a causa di mancanze di controlli.
Le persone intervistate, colpite da tali disabilità, cercano di avere una vita normale e di portare alla luce le loro storie. Dalle istituzioni non ci sono stati particolari aiuti per indennizzare i malcapitati e la situazione purtroppo è ancora bloccata.
Argomento scottante quello trattato da Filippo Roma: si parla di lavoro nero in Parlamento. Nonostante in passato le Iene siano riuscite a favorire l’approvazione di un regolamento che impediva ai portaborse degli onorevoli di lavorare senza contratto, la situazione non pare cambiata.
Lo prova una testimonianza anonima di un ex portaborse dell’onorevole Caruso, che non la pagava e che le avrebbe addirittura chiesto di andare a letto con lui per migliorare la sua situazione lavorativa. Oltre a questo, il figlio del sottosegretario Rossi sarebbe stato messo a libro paga da Caruso, ma l’uomo non verrebbe mai a lavorare. Incalzato da Roma, Rossi senior non risponde e rifugge in ogni modo alle domande in merito alla non chiara situazione lavorativa del figlio. Caruso invece, nuovamente intercettato da Roma, lo allontana con toni minacciosi.
A seguito di tutto ciò, Rossi ha rimesso le deleghe da sottosegretario.
Termina qui la puntata odierna. La prossima andrà in onda domenica 8 ottobre, alle 21.20, su Italia 1.
Buono il ritorno in squadra della Gialappa’s Band, che nella sostanza mantiene inalterato il suo ruolo anche se, come nel caso della loro partecipazione al Gf VIP, andrebbe sfruttato meglio. No a servizi del passato: una buona notizia per un programma che punta così sulla stretta attualità e continua a mixare servizi molto complessi con altri di totale alleggerimento, cifra stilistica che contraddistingue “Le Iene” da sempre.