Milano, i quattro giudici si riuniscono: Cattelan spiega loro che dovranno collaborare. Touchscreen alla mano infatti, Fedez, Manuel Agnelli, Levante e Mara Maionchi decidono chi portare ai Bootcamp e chi scartare definitivamente: sono ammessi in 48.
Nessuno conosce ancora la propria categoria: il conduttore la comunicherà sul palco.
I Bootcamp cominciano ufficialmente a Livorno: il giudice degli Under uomini è Fedez, contentissimo dato che voleva proprio questa categoria. Il rapper ora è solo al tavolo, per decidere chi tra i 12 under uomini portare agli Home Visit.
Il primo a esibirsi è Luca Marzano. Per Fedez dargli la sedia è un po’ come quando entra un anziano in tram: un dovere morale. Sidy Lamine Casse è il prossimo, e nonostante l’emozione si accomoda: l’accoglienza del pubblico è una standing ovation.
Leonardo Belleggia lascia Fedez titubante, perché ha la sensazione che sia “la persona giusta al momento sbagliato”. I colleghi sono dispiaciuti per questa dipartita: Agnelli prova a convincere Fedez, facendogli notare che in fondo ci sono ancora tre sedie vuote.
Francesco Bertoli è teso: ex cantante dei Jarvis, l’ultima volta era proprio Fedez ad avergli detto no. Stavolta porta un brano di Robbie Williams: Fedez si chiede se valga più degli altri concorrenti in gara, però gli dà la sedia perché meritata.
Andrea Uboldi si emoziona: deve riniziare a rappare. Agnelli non vorrebbe essere nei panni di Fedez, mentre Levante trova che scriva benissimo nonostante abbia solo 16 anni. Fedez non se la sente di “bruciarlo” pe runa mera questione di fretta; la Maionchi appoggia questa decisione.
Gabriele Esposito si ritrova ai Bootcamp dopo essere stato scartato da Arisa nell’edizione 2016: chitarra in spalla, si prende una standing ovation da parte del pubblico. Fedez invece ha l’occhio umido: “Muoviti, vatti a sedere” , è il verdetto.
Rimane una sola sedia vuota: Giorgio Schino porta un’arrabbiata Mentre tutto scorre dei Negramaro. Per lui è no.
Einar Ortiz riesce ad arrivare ai Bootcamp senza mai aver cantato in pubblico, esclusione fatta per le Auditions. Per la Maionchi “è veramente ruspante”, mentre Agnelli e Levante incitano Fedez a mettere in squadra qualcuno che faccia “muovere i c**i”, visto che finora sono tutti cantautori. Il ragazzo invece, ottiene un no.
Quella di Kamless è la terza standing ovation della serata: per Fedez è bravissimo. Si accomoda.
Le sedie sono terminate, perciò adesso parte lo switch: per far sedere qualcuno, c’è un altro che se ne deve andare.
Samuel Storm si guadagna un caloroso applauso appena apre bocca, per poi concludere con una standing ovation. Per Fedez ha una voce che rappresenta tutto il suo doloroso vissuto di migrante: intensa, con sfumature che nessuno penserebbe appartenga a un 19enne. Si siede al posto di Luca Marzano.
Domenico Arezzo si “mangia il palco” per Fedez, mentre secondo Levante ha un po’ strafatto perdendo il tempo e stonando leggermente. Fedez gli dà la sedia, ma deve cercare di capire quale: switch con Sidy, tra i “buuh” del pubblico.
Ultimo di questo Bootcamp è Lorenzo Bonamano: il ragazzo arriva consapevole che alle Auditions era stato proprio Fedez a dirgli no, anche se non per una questione di bravura. Standing ovation e sedia: prende il posto di Francesco Bertoli.
Gabriele, Lorenzo, Kamless, Domenico e Samuel sono i ragazzi di Fedez: gli Home Visit si terranno certamente all’estero, tranne per Samuel che non può espatriare. Il rapper mette in guardia gli altri giudici, perché è con loro che far a tutti un “c**o così”: la Maionchi gli risponde di stare attento al suo.
Si riparte. Sul palco salgono i Gruppi: il giudice sarà Manuel Agnelli..
Si parte con il duo dei The Heron Temple, che si siedono. Bocciati The Sunset e El Cartel, le cui versioni dei pezzi non sono riuscite.
I Deadline induced panic si “pigliano” la sedia pur con i tanti limiti individuati: Fedz instilla continuamente il dubbio che la squadra di Agnelli posso essere noiosa.
Si va avanti con gli Steteotapes, il cui “arrangiamento da spiaggia” nella parte iniziale del brano lo lascia perplesso. Essendo “curiosi” ed avendo trascinato il pubblico, conquistano la sedia.
Sem e Stenn sono i classici artisti che Agnelli non sa come impiegare: però un modo lo troverà. È si.
I Noiserz puntano su De André, dopo la strigliata della Maionchi sul cantare in italiano. Mixano Bocca di rosa e Dolcenera. Agnelli trova che siano riusciti a personalizzarla, ma che la vocalità fosse debole: la sedia libera è comunque loro.
Il “gran mischione” dei Belize fa applaudire il pubblico, ma secondo i giudici non è andata benissimo: per Agnelli è una sorta di suicidio rispetto alle Auditions, dove avevano portato un proprio pezzo. Siccome però sono bravi negli inediti, e nell’edizione in corso gli inediti avranno una parte importante, Agnelli dà la sedia. Si siedono al posto degli Steteotapes.
I The Wer sono una band vera: per far alzare qualcuno però, bisogna fare qualcosa di speciale, e non è questo il caso.Il gruppo dei Ros sceglie Svalutation di Celentano: standing ovation per loro. La Maionchi nota che la frontman rende in italiano come e meglio che in inglese:considerando i soli 21 anni, Agnelli osserva che tutto ciò è incredibile. La Maionchi replica che c’è chi nasce col talento. I Ros conquistano la sedia dei Deadline induced panic.
I Maneskin cercano di convincere Agnelli con Vengo dalla luna di Caparezza: si siedono al posto dei Noiserz. Il pubblico fischia rumorosamente.
Infine Ana e Carorina, da Madrid. L’emozionalità colpisce il giudice: switch con i Belize.
Agnelli ha dunque in squadra: The Heron Temple, Ros, Maneskin, Ana e Carorina.
La puntatasi conclude qui: linea allo Strafactor.