La puntata inizia con il vero Vittorio Feltri che parla di Asia Argento e della sua confessione nel programma Cartabianca, di essere stata molestata dal produttore americano Weinstein. Segue, subito dopo, la parodia del direttore di Libero.
Asia Argento quando recita è più cagna della voce del mio navigatore, dice Crozza-Feltri. Che insiste: tutte le donne sono un po’ troppo libere in fatto sessuale. Sa perchè delle statue del duce è restata solo la parte superiore? Perchè quella di sotto è andata a ruba”. Il linguaggio è abbastanza scurrile. Si parla di “leccatine”.
Arriva il monologo di Crozza. Si rifà al poco rispetto che ha mostrato Feltri per le donne. Lui, dice il comico in maniera sarcastica, ha preso il timone che fu di Indro Montanelli. Mostra un filmato in cui Montanelli parla delle donne come “un animalino” e poi dell’acquisto di una dodicenne in Africa. “Non si possono revocare tutte le strade intitolate a Montanelli? afferma Crozza. E poi: la Mannoia ha definito Libero carta per il c..o. Io dico che anche il c..o ne sarebbe irritato.
Segue un dialogo sulle donne e sulla loro libertà fatto con due giovani ragazze che lo contestano ad ogni frase che pronuncia. Si continua a parlare di Asia Argento facendo vedere molti dei contenitori tv che se ne sono occupati. Crozza sottolinea che mentre negli USA la solidarietà per le donne molestate è stata totale, in Italia si è anche detto, senza troppe sotterfugi: beh un po’ se la sono cercata.
Il monologo si allunga fino a Silvio Berlusconi. E Crozza riporta le dichiarazioni dell’ex Premier che vuole insegnare i preliminari ai marocchini scopatori. E’ l’occasione per introdurre un’intervista al Premio Oscar Paolo Sorrentino che sta girando un film su Berlusconi dal titolo “Loro”.
Dopo la pubblicità Crozza- Sonlentino spiega come ha avuto l’idea di un film sull’ex Premier. Avevo perso il taccuino dove era annotata la parte politica così ho pensato a rappresentare l’uomo, dice. E annuncia che sta per essere mostrata, in anteprima, una scena del film Loro. Naturalmente è una boutade.
Appare Berlusconi in un enorme bidè. Chiede scusa alle donne brutte, perchè quelle “fighe” le ha piazzate ovunque. E poi: il bidet è così grande perché in Africa i biscioni non sono solo serpenti.
Consiglia a Sorrentino di iniziare a pensare anche ad un film su Matteo Renzi. Titolo La grande bullezza. Renzi ha l’ossessione delle banche.Si eccita sul Monte dei Paschi di Siena.
Scatta la parodia del Presidente del Consiglio Gentiloni. Anche lui si sente molestato. Secondo voi il mio rapporto con Renzi era consenziente? Quell’uomo è un orco. Anch’io mi sono trasferito in Germania come Asia Argento. Poi una breve parodia di Padoan. Gli italiani muoiono troppo tardi. L’Italia è piena di vecchi. Se morissero tutti, si piange due-tre giorni e si risolve il problema.
Crozza elenca i nomi delle persone che Renzi ha fatto arrabbiare. E lui che fa? affitta un treno lo riempie di Renzi boys e parte per ascoltare gli umori dell’Italia. Perchè non prende un treno normale dalla stazione Tiburtina? dice il comico che continua: se arriva indenne a Frosinone, giuro che lo voto anch’io.
Crozza-Renzi, sul treno evita i giornalisti: “Io sto dalla parte di Asia Argento. Elio e le Storie Tese, vi prego non scioglietevi”. Poi schiaffeggia tutte le persone che gli chiedono una mano.
Maurizio Crozza si lamenta. Son tutto gonfio, mangio troppe fibre. Sto seguendo una dieta particolare: riso scotto con mezzo etto di riso per 30 giorni. Si riferisce a Roberto Laurenzi, guru dello yoga e inventore di questa dieta.
Laurenzi chiede ad un suo allievo come si chiama: Seanconnery Esposito. Un altro cronometra ogni dichiarazione. Una sua allieva si chiama Tana Eva.
Si passa a parlare del sindaco di Torino che ha invitato i cittadini a chiudere le finestre contro l’inquinamento.
E dopo la pubblicità arriva la parodia di Massimiliano Fuksas che, nella versione crozziana diventa “Fuffas”. Svela le sue idee per combattere l’inquinamento. Ma non si ricorda del lavoro che fa.
La puntata finisce qui. Appuntamento a venerdì prossimo.