Si riparta da Nara, traguardo della scorsa tappa.Costantino Della Gherardesca: 416 chilometri passando per Nagahama, luogo della prova vantaggio, fino a Fujiyoshida.
Inizia la semifinale: per trovare un indizio per muoversi, i viaggiatori devono navigare in un sito. Hanno perciò bisogno dei tablet e smartphone dei passanti.
Man mano le coppie si mischiano: Ema ed Edoardo, Jill e Lauro, Elia ed Arca, Valentina e Rocco.
Procedendo, i viaggiatori devono convincere le persone che incontrano a mangiare dei mochi, dolci tipici di farina di riso ripieni con marmellata di fagioli rossi. La Elia tenta di ingozzare un dodicenne con tutti i dolcetti che ha in dotazione: ad Arca, che è sensibile verso il destino del ragazzo, spiega che bisogna osare sennò non si arriva a niente.
Si va verso il castello di Hikone. Arca e la Elia ottengono un passaggio da una ragazza che compie gli anni: invece di organizzare la festa, sta aiutando loro. quando arriva il momento di scendere dall’auto perciò, la Elia le regala una delle sue magliette.
Fine della corsa, è ora di cercare alloggio per la notte. La Elia punta un “centro buddista”, salvo scoprire presto che si tratta di pompe funebri.
Ema ed Edoardo vengono accolti da una famiglia: il ragazzo spiega che se si tatuasse, allora non potrebbe entrare nel sento, i bagni termali giapponesi. Alla Elia ed Arca vien offerta una cena al sushi bar.
I giapponesi comunicano con i loro ospiti usando il traduttore dei telefoni. Il mattino seguente la Elia si alza arrabbiata, dando il buongiorno al compagno con un “buongiorno un cavolo”: i due si accorgono di essere diventati scomodi, secondo Arca perché la Elia parla in continuazione. Lei però, sostiene di non essere una che parla sempre.
Ricomincia la solita trafila: la richiesta di passaggio. Arrivate a Nagahama, le coppie dovranno guardare attraverso un caleidoscopio e riconoscere 15 celebrità internazionali: solo a conclusione del compito avranno le indicazioni per raggiungere il primo traguardo di puntata.
La Elia è preoccupata: lei a stento riconosce Baudo quando lo incrocia. Fortunatamente per lei, c’è Arca. Ma è anche lui ad avere una soddisfazione: quella di arrivare, una volta tanto, per primo al traguardo. Era successo soltanto un’altra volta, ed era in compagnia di Ema: insomma, un’altra donna.
Siamo alla prova vantaggio, ispirata a Takeshi castle. Vestiti da palle, i concorrenti si affrontano in una partita di calcio: Arca e la Elia hanno due goal di vantaggio. In sottofondo Moete Hero, colonna sonora di Captain Tsubasa, in Italia Holly e Benji.
Vincono Francesco Arca e Antonella Elia, ma il vantaggio non può andare a una coppia mista. Gli altri dovranno sfidarsi ancora: Costantino telefona in un secondo momento, comunicando che devono correre a Samegai.
Con grande disappunto di Arca, si ricompone la coppia delle Caporali: passeranno la notte con i pescatori del fiume Nagaro.
I Maschi sono piuttosto alterati, dato che si sono giocati un’ottima possibilità per andare avanti. Ma non è tempo di arrabbiarsi: si procede verso Nakatsugawa.
Approfittando del tragitto in auto, i Compositori insegnano a un ragazzo giapponese a dire “bello de casa”: già che ci sono, quando il conduttore telefona, gli chiedono di aiutarli a trovare una casa dove dormire.
Stavolta i concorrenti si trovano in una piccola cittadina di collina: riuscire nel loro intento si rivela piuttosto difficile. Occorre sfoggiare tutto il repertorio di “pliiis”, “it’s a tv show”, “it’a a race”.
I Compositori trovano ospitalità a casa di una coppia: lei è incinta, mentre lui li filma con una telecamera in ogni istante. I due “famosi musicisti” lo definiscono uno “zallocchione”, cioè un tipo non troppo sveglio. Intanto, sempre a Nagakawa ma in un’altra abitazione, Arca cucina gli spaghetti: si pasteggia a brandy, cosa che rende lui e Rocco particolarmente felici.
Le Caporali si godono la pesca con i cormorani sul fiume, arte risalente al 1300 e che può essere effettuata solo da sei Ushio, maestri.
Telefonata mattutina di Costantino. Il viaggio riprende, ed è all’insegna del saké: bisogna prima berlo per trovare le indicazioni, poi ad ogni risposta sbagliata data nella prova successiva. La Elia dice di non amare l’alcol ma di adattarsi bene: infatti se ne va canticchiando “che bello essere ubriachi”, naturalmente è felicissima. I Compositori sintetizzano così la situazione: “morale della favola: 11 di mattina, 42 shottini”.
La felicità da sakè dura poco: basta un secondo per far arrabbiare la Elia con le Clubber, ree di fare l’autostop vicino a loro. In auto la Elia cerca il consenso di Jill Cooper, ma lei non è d’accordo: è una gara, loro si sono comportate allo stesso modo, se continua a urlare offenderà l’autista. La Elia la manda a quel paese e la dà della stronza: Jill ringrazia. Jill Cooper sarebbe anche colpevole di aver incoraggiato le avversarie.
Traguardo di Fujiyoshida: i viaggiatori sono ai piedi del Monte Fuji.
La prima coppia arrivata al traguardo è quella delle Caporali. A rischio eliminazione Compositori, ultimi, e Maschi: le Caporali salvano i Compositori, perché Jill ha promesso a Lauro aiuto per la collaborazione durante il tratto a coppie miste. Arca commenta che sono già stati salvati due volte.
La busta nera si rivela eliminatoria: i Maschi lasciano il programma. Rocco Giusti ha un discorso d’addio pronto già dalla terza tappa.
In finale vanno Caporali, Clubber e Compositori: sul podio, osserva Costantino, ci sono tutti concorrenti con i capelli biondi. Zaini in spalla, Tokyo è sempre più vicina.