Dopo le presentazioni di rito, si comincia con il primo servizio. Inizia Matteo Viviani: “In ogni donna c’è una prostituta”: il dibattito continua.
La iena raccoglie la testimonianza di Francesca: voltata di spalle, la donna gli racconta la sua esperienza di amante per un produttore musicale. Tutto è iniziato quando aveva 19 anni ed ha avuto rapporti sessuali con un produttore per ottenere favori. Un prezzo di cui però si è pentita dopo un paio di anni: “Non si parla di costrizione, di molestia. Lui certamente poteva comportarsi in maniera più corretta, però io non potrei denunciare nessuno”. Viviani consulta due psicoterapeute: la violenza psicologica è comunque abuso, contrariamente a quanto sostenuto da Morelli. Non solo: il blocco è un meccanismo psicologico per dissociarsi, ma questo non significa aver dato il proprio compenso.
La tesi di Morelli, affermano le due terapiste, è sessista. Concordano invece sul fatto che spesso si instilla nei bambini l’idea che l’affettività sia legata a una merce di scambio.
Altro capitolo di Dino Giarrusso sulle molestie sessuali nel mondo dello spettacolo italiano: Fausto Brizzi nella bufera: la parola alle attrici. La iena telefona ad alcune attrici di casa nostra.
Anna Falchi dice che avrebbe saputo dei comportamenti di Brizzi “da tempi non sospetti”: seppur non da Brizzi, lei stessa ha ricevuto avances ma non così invadenti. Alba Parietti condivide un episodio di quando era giovanissima: un incontro con un potente in cui è stata baciata, argomento che non aveva ami toccato prima.
La Marini non parla, mentre Alessia Marcuzzi ha trovato le testimoni molto sofferenti. La Barale vorrebbe che la cosa non fosse vera, ma è difficile credere che tutte mentano.
Allibita Carolina Crescentini, mentre la Capotondi precisa che con lei Brizzi si è sempre comportato da gentiluomo. La più indignata sembrerebbe Isabella Ferrari: “Parlare di queste cose in un ambiente come questo, può aiutare molte donne”, perché se chi ci prova c’è sempre stato, il caso Weinstein e qui Brizzi sono ben oltre.
Neri Parenti, amico di Brizzi, è convinto che le ragazze intervistate da Giarrusso siano delle bugiarde, perciò non le prenderebbe a lavorare in un suo film: “Conosco Brizzi da vent’anni: finché non me lo dice lui, io non ci credo”.
Giulio Golia incontra Patrizia, mamma di Damiano: Figli autistici: famiglie abbandonate. La diagnosi è arrivata quando il bambino aveva tre anni e mezzo: ora Damiano è un trentenne, e la madre non fa che domandarsi cosa accadrà quando lei morirà.
Dopo i 18 anni, tutto è a carico delle famiglie: le difficoltà sono molteplici, a partire dall’assistenza.
Golia conosce poi i genitori di Simone, che “massacra” i cassetti di casa quando va in crisi: siccome il ragazzo non può stare mai solo, ha bisogno di tre assistenti. La pensione d’invalidità non basta per coprire le spese necessarie.
Per molti dei ragazzi autistici, dopo la morte dei genitori, il destino è una clinica psichiatrica. I centri di accoglienza in Italia sono pochissimi, lontani dai loro affetti: motivo per cui a Roma un gruppo di genitori si sta organizzando per creare una casa famiglia.
Pablo Trincia aiuta Maria, Una nonna alla ricerca del nipote..
Quando la figlia è morta in un incidente stradale, il papà del bambino, Mohamed, l’ha portato a casa sua in Tunisia. Si trattava di un uomo con diversi precedenti penali: per questo la nonna si era rivolta agli assistenti sociali. Fatalità, una notte Mohamed viene postato a morte: col decesso del papà, il tribunale affida la custodia a Maria.
Andrea però, il bambino, vive già con la nonna paterna a Tunisi: a otto anni, Andrea è orfano e “ostaggio” dei parenti tunisini che temono il bimbo possa essere riportato in Italia.
Trincia e Maria partono per la capitale tunisina, senza nemmeno avere un indirizzo cui fare riferimento. Nonostante alla fine i due riescano a individuare l’abitazione grazie a uno zio che aveva sempre mantenuto i contatti con Maria, anche se solo telefonicamente, vengono respinti. Il giorno successivo sarà proprio lo zio ad aprire la porta: senza scattare foto, per 15 minuti, l’uomo farà riabbracciare a Maria l’amato nipotino.
Anche Nina Palmieri si occupa di molestie: Quando ad essere abusato è un disabile. Il caso è quello di Marco, ragazzo autistico affidato a un autista che lo accompagnava a scuola, Sergio: a un certo punto, il ragazzo inizia a parlare di genitali e bocca. In un secondo momento comincia a sviluppare comportamenti autolesionisti, a sviluppare un’ossessione per il palato. Fino a quando il papà Luca capisce che c’è qualcosa che non va: chiedendo al figlio, alla fine scopre che Sergio ha consumato dei rapporti con Marco nel bagno di casa.
Ottenuta la confessione da Marco, che si comporta come un bambino piccolo, il padre si procura una videocamera e registra una conversazione con Sergio. L’uomo ammette due abusi: prima di denunciarlo però, avverte la moglie e la figlia di Sergio per metterle in guardia. La mossa si rivela un clamoroso autogoal, perché Sergio si presenta spontaneamente: il suo avvocato ottiene tutte le attenuanti, una pena di 5mila euro e 22mesi di carcere che non sono stati scontati nemmeno ai domiciliari. Come se non bastasse, non c’è stata nessuna perizia su Marco né il ragazzo è stato ascoltato.
Si alleggerisce con Niccolò Torielli: Lo sbiancamento anale. Giulia Calcaterra, ex velina, e l’ex tronista Mariano Catanzaro: i due vengono visitati nello studio di Giacomo Urtis, che propone ai due uno sbiancamento anale.
Mano a mano la stanza di Urtis si affolla di medici stupiti dal colore della parte anatomica: il chirurgo propone la cura dello sbiancamento, perché il caso è serio. La Calcaterra però si insospettisce e trova subito la telecamera; Mariano Catanzaro invece non immagina niente, e mentre è tutto nudo sul lettino, si ritrova accerchiato da un’infinità di finti dottori.
Nicolò De Devitiis sulla mancata qualificazione della Nazionale ai Mondiali 2018: Ventura si dimette? La iena si trova sullo stesso volo del ct, e approfitta per un’imboscata ad alta quota. Gli chiede perché non si dimette, cercando di incalzarlo sui mancati risultati sportivi: Ventura risponde di essersi scusato con gli italiani. Esausto, dichiara che si dimetterà: il tono di voce però non è molto convinto.
Tocca ad Antonino Monteleone: Morte David Rossi: i segreti dell’avvocato.
Il giornalista incontra Luca Goracci: si tratta dell’avvocato di Antonella Tognazzi, moglie di David Rossi. L’avvocato racconta che un anno e mezzo fa si è presentato un testimone che sosteneva di aver visto il cadavere a terra di Rossi: quando si è avvicinato nel vicolo, sarebbe stato aggredito da persone che l’avrebbero messo in fuga. L’uomo ha detto di essere Antonio Muto, imprenditore di Mantova: un’identità che però non è stata accertata, dato che il legale non l’ha ritenuta credibile perché quando ha visto l’imprenditore Muto in una puntata di Report, si è accorto che non era la stessa persona.
Il testimone avrebbe riferito inoltre di una valigetta: riguardo la questione valigetta però, Goracci si irrigidisce e non vuole la telecamera. Parla quando crede di non essere ripreso: di ritorno dallo Ior a Roma, nella valigetta ci sarebbero stati soldi.
Cristiano Pasca approfondisce ulteriormente il servizio della scorsa puntata: Mai intromettersi tra giornalisti e politici. al centro dell’attenzione la famosa cena al ristorante Gigi Mangia di Palermo, quando gli esponenti dei 5 Stelle, specie di Maio, avrebbero posto l’aut aut “o noi o loro” riferito ai tre giornalisti seduti al tavolo. All’indomani della messa in onda del servizio, una dei tre giornalisti, la Cerami, ha pubblicato gli screenshot della conversazione con Rocco Casalino: nello scambio, l’addetto stampa del Movimento sostiene di non aver sentito la frase incriminata, è invece la Cerami a usarla come sintesi di quanto avvenuto.
Pasca contatta a questo punto il portavoce dei 5 Stelle: Casalino non vuole rilasciare dichiarazioni, immaginando di utilizzare il materiale per eventuali procedimenti legali.
Protagonista del servizio successivo è Marco Morrone, quindicenne diventato virale in rete col tormentone “Saluta Andonio”: Il re indiscusso delle webstar italiane.
Il ragazzino, che ascolta solo neomelodici napoletani, viene seguito in una classica giornata: ha le magliette con lo sponsor da promuovere, i fan che lo riconoscono e gli chiedono un selfie, le ragazze che gli mandano video nude. Serate profumatamente pagate, solo per ripetere un tormentone: una vera star.
Ma nonostante i pochi anni, il ragazzino ha già un passato difficile: ha subito continui insulti, pestaggi, l’isolamento dai coetanei. Lo racconta la mamma: il timore era che potesse compiere un qualche gesto estremo. Quando poi è diventato conosciuto, di colpo hanno iniziato a cercarlo tutti. Tuttora Marco subisce l’odio degli “hater”, ma si è potuto prendere una rivincita.
Tra una discoteca e l’altra, si scopre il cachet: 1500 euro per mezz’ora, cioè dieci in console e venti di foto con i clienti.
Una volta in hotel, in un momento di confidenze, Marco si mostra più profondo: sa che alla gente non interessa lui quanto la sua notorietà, perciò approfitta finché può. Lui, dice, non ha mai insultato in vita sua, perché sa quanto fa male.
A questo punto, viene replicato lo scherzo a Marco Travaglio trasmesso domenica.
Segue un’intervista a Gigi Buffon: Tra quarant’anni. Il portiere più forte del mondo s’immagina in un lontano futuro, lontano dai campi di calcio.
La puntata si conclude qui, in compagnia di Elio che sponsorizza il suo spettacolo teatrale.