Ricordiamo che il comico era stato squalificato nella sesta puntata del reality show perché accusato di aver bestemmiato. Naturalmente la bestemmia era documentata da un video dinanzi al quale gli autori del Grande Fratello non hanno potuto esimersi dall’allontanarlo dalla casa di Cinecittà.
Questa sera nel suo intervento Gianluca Impastato racconta, alla sua maniera, l’esperienza all’interno della casa di Cinecittà sulla quale ironizza non risparmiando nessuno degli coinquilini con i quali ha diviso tutti i giorni di permanenza nella casa.
La curiosità è di vedere come riesce ad affrontare il discorso sui personaggi della casa di Cinecittà che attualmente sono al centro dell’attenzione mediatica.
E così Impastato fino a quando non si conclude la seconda edizione del Grande Fratello Vip si dividerà tra lo studio di Cinecittà da dove Ilary Blasi conduce il reality e il palcoscenico di Colorado.
É la prima uscita pubblica del comico che si è fatto conoscere proprio grazie alla partecipazione allo show di Italia 1. I 36 giorni dunque di permanenza nella casa chiusa di Cinecittà per una bestemmia, sulla quale molti hanno ancora dei dubbi, sarà al centro non solo del primo intervento di questa sera ma sicuramente anche dei successivi sketch comici.
Al timone i telespettatori ritrovano Paolo Ruffini e l’ex velina Federica Nargi affiancati da Gianluca Fubelli detto “Scintilla“.
Ad animare la serata tutti gli altri partecipanti che fanno parte del cast comico di Colorado. In particolare Dado questa sera mette in musica le sue considerazioni sulla famiglia ed i figli.
Claudio Lauretta, comico e imitatore, si cala nei ruoli del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e dell’ex premier e attuale segretario del PD Matteo Renzi. Infine la terza parodia che realizzerà è quella di Vittorio Sgarbi, il critico d’arte si esprimerà in maniera singolare e con un linguaggio certamente non oxfordiano. Infine Herbert Ballerina propone ancora una volta le sue riflessioni singolari o meglio surreali.
Anche quest’anno “Colorado” ha mantenuto il trend di una comicità abbastanza volgare infarcita di parolacce e battute a doppio senso, soprattutto sessuale. Una comicità che è, come abbiamo avuto modo di notare più volte, non è di testa ma va “dalla cintola in giù”. Gli ascolti non sono stati eccezionali come accade da qualche edizione a questa parte.
E neppure il ritorno di Paolo Ruffini alla conduzione è riuscito a dare un’impronta più elegante ad una comicità in cui l’elemento creativo è completamente assente. Si cerca infatti una risata immediata mentre una battuta comica dovrebbe far sorridere e nello stesso tempo riflettere. Caratteristiche che purtroppo non fanno parte del DNA di Colorado.