Gli ospiti di questa sera sono la giornalista Bianca Berlinguer e l’attore Giampaolo Morelli. Si comincia con un servizio da Siracusa: negli ultimi tempi gli attentati di probabile mano mafiosa sono aumentati e il clima in città è tutt’altro che sereno. Un giornalista locale, Paolo Borrometi, è stato minacciato da un parente di un mafioso per i contenuti dei suoi articoli. Lui ora è in studio: racconta che negli anni le minacce si sono susseguite e si sono tradotte anche in un’aggressione. Ora vive sotto scorta per le sue inchieste.
Nello Trocchia focalizza il suo servizio sulla morte di Paolo Borsellino e sui misteri legati alla strage di via D’Amelio del 1992. La figlia Fiammetta denuncia le anomalie nella condotta di magistratura e polizia che hanno portato, secondo lei, al depistaggio dalla verità sulla morte del padre. Poi, la testimonianza di Vincenzo Scarantino, falso pentito di mafia che all’epoca fu arrestato perché si autoaccusò volutamente di aver preso parte nell’attentato: “Il processo per la morte di Borsellino è stato costruito sulla sabbia”, dice. Anche lui quindi rafforza l’ipotesi di depistaggio, operato anche da apparati statali.
Gaetano Murana ha trascorso quasi 18 anni di galera, anche al 41 bis, per essere stato accusato di aver partecipato al medesimo attentato. Invece era innocente. Racconta degli abusi e delle torture subiti nel carcere di Pianosa. Nel 1994 l’arresto per strage, è uscito nel 2011. Oggi ancora sconta socialmente questo errore giudiziario: non trova lavoro. “Il mio rimpianto più grande? Non aver visto crescere mio figlio“, ammette.
Si continua a parlare di mafia e a denunciare la mancanza di giustizia con Vincenzo Agostino: suo figlio Nino, un poliziotto, sventò l’attentato all’Addaura a Falcone e poi venne ucciso dalla mafia. “L’assassino è dentro lo Stato, per questo non si è voluto cercarlo“. L’uomo fu assassinato a colpi di pistola insieme alla moglie incinta davanti agli occhi del padre.
Il racconto è commovente ed è solo da ammirare la forza di un uomo che ha deciso di parlare davanti ad un pubblico di un fatto così devastante. Agostino ha deciso di non tagliare più barba e capelli fin quando non avrà giustizia per la morte del figlio.
Altro tema caro alla trasmissione è l’emergenza immigrazione. Secondo una testimonianza di un trafficante tunisino, i controlli verrebbero elusi anche tramite l’aiuto di italiani: “Sono i mafiosi a farlo“, dice. Valentina Petrini è andata in Tunisia per capire la questione a fondo.
Dopo aver parlato con un intermediario, la giornalista incontra un ragazzo in procinto di partire per l’Italia. Dalle sue parole scopriamo come ancora la situazione nel Paese sia tutt’altro che democratica nonostante la primavera araba. Con una telecamerina datagli dalla conduttrice, il giovane documenta i suoi spostamenti fin quando non si perdono le sue tracce. Non si sa se il ragazzo sia riuscito a partire o meno.
Tornati in studio, si commenta il servizio con il leader della Lega Nord Matteo Salvini. “Che la mafia lucrasse da questo traffico di esseri umani lo avevamo denunciato già un paio di anni fa“, dice. “Alcuni centri di accoglienza migranti danno soldi alle mafie“. Salvini ribadisce che l’immigrazione debba essere controllata: “Come risolvere il problema degli sbarchi? A chi scappa da guerre darei diritti e doveri, gli altri no perché il mio primo dovere è aiutare gli italiani innanzitutto”, dice parlando in caso di vittoria alle elezioni. Valentina Petrini è brava ad incalzare e a fargli domande scomode, pur rispettando l’intervistato.
Un altro problema attuale, che nasce soprattutto da Internet, sono le fake news. Nel “Nemo quiz” alcuni intervistati vengono sottoposti ad un test: riconoscere se una notizia è vero oppure, come si dice nel gergo giornalistico, una “bufala”. Qualcuno, inevitabilmente, casca nella notizia farlocca. Arriva sul palco Francesco Rutelli, che commenta il servizio e coglie l’occasione per presentare il suo nuovo libro.
Enrico Lucci è andato ad un convegno organizzato da Articolo 1, il partito nato dalla scissione del Pd e dove sono confluiti, tra gli altri, Bersani e Speranza. L’ex Iena ironizza sui cattivi rapporti tra Renzi e i suoi ex compagni di partito, mostrando a questi ultimi dei bizzarri fotomontaggi che testimonierebbero l’amore del segretario dem verso gli attuali membri di Articolo 1. Bersani la prende con un sorriso, facendosi baciare la fronte da Lucci. Dice la sua nuovamente Francesco Rutelli, che si esprime sulle difficoltà attuali nel centro sinistra.
Si passa ad argomenti più leggeri. Il protagonista del servizio seguente è Angelo, un ragazzo che desidera essere esteticamente perfetto. Per riuscire nell’intento si è sottoposto ad un trapianto di capelli, si è rifatto il naso e non mancano le punture in varie parti del viso. “Sono un bambolo“, dice il giovane, che ha 28 anni. Per questa serie di trattamenti la spesa totale è stata, all’incirca, di 12 mila euro. Una evidente esagerazione. “Il mio viso viene prima di ogni cosa“, ammette sicuro di sé.
Com’è l’amore in vecchiaia? L’inviata cerca di scoprirlo in un centro anziani dove a ballare sono uomini e donne in avanti con l’età: c’è chi cerca conoscenze e nuove amicizie, ma anche chi prova ad innamorarsi. E non manca, a detta di alcuni intervistati, anche il sesso. Proprio da un incontro in un centro anziani è nato l’amore fra un uomo e una donna, che poi si sono sposate. Ora hanno rispettivamente 81 e 84 anni e ammettono, con sincerità, di avere ancora rapporti sessuali.
Arriva in studio Lando Buzzanca per offrire la sua testimonianza in merito, ricordando i suoi 50 anni d’amore con la moglie, scomparsa tempo fa. Ora l’attore ha una nuova compagna, che ha 40 anni meno di lui. “Le donne amano meglio di noi: gli uomini sono dei poveri disgraziati!“, esclama.
A Roma recentemente sono state uccise due prostitute. Una di loro viveva in un camper, un’altra in uno dei tanti sottopassaggi presenti nella Capitale. Si tratta di zone oscure e poco controllate, dove vivono tanti senzatetto: l’inviato parla con alcuni di loro per capire com’è la loro vita e come si faccia a sopravvivere in condizioni così disagiate e rischiose. Il focus si sposta poi sul mondo della prostituzione con un’intervista ad un’amica della trans uccisa. “Per me questa vita è brutta“, ammette.
Con questo servizio si chiude la puntata odierna. Prossimo appuntamento giovedì 30 novembre, alle 21.20, su Rai 2.