Alessandro Cattelan annuncia l’ingresso dei giudici con la consueta enfasi del format: quello di stasera, dice, sarà un “black thursday”.
Breve break pubblicitario, si torna nell’arena. Luci abbassate, chitarra in spalla, il palco è di Noel Gallagher che canta Don’t look back in anger degli Oasis.
Due le manche in cui sarà articolata la puntata: una prima in cui i giudici hanno assegnato un brano ai loro pupilli, la seconda con un pezzo scelto dai concorrenti.
Si comincia con i Ros: Killing in the name dei Rage against the machine. Per la band che rivendica di voler fare rumore, niente di meglio: i giudici apprezzano in toto, sia il pezzo che l’esecuzione. Fedez si aspettava qualcosina di più da un punto di vista vocale.
Si prosegue con Enrico Nigiotti: Mi fido di te di Lorenzo Cherubini.
Nigiotti perde la leggerezza che aveva Jovanotti, rendendo così il brano più intenso. Fedez sostiene che il punto di forza sia l’inedito: apprezza il riadattamento, seppur siano state abbassate troppo le note. Per Agnelli ha “trovato la quadra”: questa è la direzione da prendere. Levante si accoda: si è sentita l’impronta di Nigiotti, il suo percorso è stato coerente dall’inizio.
Terzo in ordine d’uscita, Samuel Storm: She’s on my mind di JP Cooper, allo scopo di mostrare un altro lato di Samule senza però snaturarlo.
Per Agnelli gli “sculettamenti” sono un percorso a ostacoli: “bravissimo”. Levante l’ha finalmente visto divertirsi e l’ha visto a suo agio, mentre per la Maionchi questo “signor cantante” è stato divertente.
Per Andrea Radice, Diamante di Zucchero e De Gregori.
Secondo Fedez è il concorrente che non ha mai sbagliato colpo: dopo la prima tensione, si è ripreso egregiamente. Per Agnelli la versione fatta bene, molto vicino all’originale. Levante l’ha sentito insicuro: l’ha convinta di più in altre occasioni.
Tocca ora ai Maneskin. Per dare prova delle loro tante sfumature, Agnelli ha scelto una ballata: Flow di Shawn James.
I giudici svolgono presto il proprio compito: bravi, anche in una veste inedita. Prova che lo spettacolo sono loro.
È il turno di Rita Bellanza: In questo misero show di Renato Zero.
Canzone non facile: per la Maionchi Rita è riuscita a cantarla bene. Secondo Fedez l’assegnazione è perfetta, perché descrive il momento che sta attraversando la ragazza nel programma. Agnelli trova azzeccata l’assegnazione: “Stai rimettendo a posto dei pezzi, e questo è già moltissimo nella situazione in cui sei”.
Chiude la manche Lorenzo Licitra: We will live forever dei Queen.
Licitra sfoggia tutta la propria estensione vocale, guadagnandosi applausi scroscianti dal pubblico. Fedez è felicissimo di essere stato il promotore di questa assegnazione, dato che l’aveva caldeggiata lui. Agnelli non si aspettava tanta naturalezza: vuole che trovi qualcosa di unico, perché fuori quel timbro potrà consentirglielo. Levante l’ha trovato all’altezza di un brano così importante: le è anche piaciuto vederlo emozionato.
Breve riepilogo delle performance, poi un video in cui viene mostrato il live che i ragazzi hanno tenuto in settimana con un pubblico vero: è stato il primo test dopo l’uscita dei singoli.
Stop al televoto: il meno votato non andrà al ballottaggio, ma verrà direttamente escluso. Cattelan annuncia chi passa il turno: tra Andrea Radice e Rita Bellanza, esce Rita Bellanza. La ragazza esce ringraziando tutti; Levante non ha più nessuna under donna.
La gara riparte con la seconda manche. Inizia Enrico Nigiotti, che ha optato per Vento d’estate di Max Gazzè e NIccolò Fabi.
Un po’ piatto per Fedez, ma tutto sommato l’esibizione viene apprezzata.
Samuel Storm si è assegnato Say something di Gale Franklin.
Agnelli gli chiede di essere sempre triste, se questo è il livello; Levante si accoda. Impeccabile per la Maionchi, secondo cui è stato nostalgico più che triste.
Lorenzo Licitra ha voluto Milion reason di Lady Gaga.
“Finalmente Michael Bublé è uscito da questo corpo”, dice Fedez. Agnelli ha ritrovato il Licitra dei casting, perché ha mostrato la sua personalità nel rielaborare. Levante stasera lo trova molto immerso nella musica.
I Ros cantano Future starts low dei The Kills.
A Levante Camilla ricorda Gwen Stefani. La Maionchi fa fatica a collocare la ragazza: “Faccio fatica a innamorarmi, ma questo è un mio limite”. Fedez li ha preferiti nella prima manche.
Si continua con Andrea Radice: Transformer dei Gnarls Barkley.
Scelta ricercata per Fedez. Sia il rapper che Manuel Agnelli trovano che l’abbia “fatta bene”. Ok anche per Levante.
Infine i Maneskin: Kiss This dei The Struts.
La messa in scena è “oltraggiosa”: palo da lap dance e tacchi per il frontman Damiano, che si arrampica sul palo dimostrando un fiato notevole. I giudici sottolineano quanto il gruppo sia consapevole dei propri mezzi, Agnelli ironizza ringraziandoli per la sobrietà.
Chiuso il televoto, sul palco torna Noel Gallagher con il nuovo singolo She fell. Al termine dell’esibizione, l’artista definisce il suo album come una grande storia d’amore; a Cattelan che gli chiede come descriverebbe gli anni ’90, risponde che “gli anni ’90 sono io”.
Salutato l’ex Oasis, il verdetto della seconda manche. I due meno votati si sfidano al ballottaggio, mentre gli altri sono i semifinalisti. Vanno all’ultimo scontro Ros e Andrea Radice.
Per conquistare il posto in semifinale, si punta sui cavalli di battaglia: L’Unica cosa di Marta sui Tubi contro Recovery di James Arthur.
La parola passa ai giudici: Agnelli elimina Andrea Radice e la Maionchi i Ros, ovviamente. Per una questione di gusti personali, Levante elimina Andrea Radice; lo stesso fa Fedez. I Ros accedono alla finale, Andrea Radice è fuori: la Maionchi ha perso il suo primo concorrente.
La puntata si conclude qui.