Inizio che conferma l’indole comica del showman toscano, fatta di battute che traggono linfa dal quotidiano di un italiano medio non proprio di successo.
Torna in scena Gianni Morandi, il primo ospite della serata. Lo spazio a lui dedicato è ripetitivo: battute sul suo uso dei social, altre sulla sua forma fisica – su cui è imbastita anche una gag – e un medley di vecchie canzoni del cantante e di altri suoi colleghi illustri.
Segue uno sketch sulla fama dei grandi influencer sui social network. Panariello propone il personaggio di Vittorio’s secret, facendo il verso alle fashion blogger di fama planetaria. Tutto sommato funziona bene perché fa risaltare alcuni grotteschi vizi espressivi e comprtamentali degli influencer, ma alcune battute sono del tutto prevedibili.
Si può dire, per ora, che il ritmo di Panariello sotto l’albero, per ora, è buono: gli interventi non sono troppo lunghi e le transizioni vivaci.
Ora un monologo di Giorgio Panariello. Comincia piuttosto male, col solito refrain dello shopping femminile compulsivo durante le festività. Al di là del tema, ciò che non va sono le battute. L’ironia sul costo delle borse femminili vi ricorda altri esempi? Ecco.
Seconda parte dedicata ai 25 anni dal primo sms ed ai messaggi di auguri per Natale. Non proprio originale, ma buona la seconda, con una virata finale sul ricordo commosso e affettuoso di suo padre.
Poi Zucchero canta “Il suono della domenica” con la sua band sul palco. Fase complessivamente più lenta e riflessiva, ma godibile.
Segue intervista. Giorgio Panariello e Zucchero sono seduti ad una tavola apparecchiata. Si parte da quando i due si sono conosciuti: Panariello lavorava in una radio di provincia e Zucchero, agli esordi, bussava alla sua porta per chiedergli di “suonare” i propri dischi.
Un breve excursus sui momenti internazionali più rilevanti della sua carriera e poi la promozione del nuovo mega-cofanetto pubblicato dal cantante emiliano per celebrare i suoi trenta anni di carriera.
Nuovo monologo, sulla tecnologia. Dagli smartphone alle app per incontri, quasi tutto ciò che facciamo nella nostra quotidianità è filtrato dalla tecnologia. Il passaggio – con un momento dedicato alle “fake news” – sembra più centrato ed efficace nei confronti del pubblico.
È il momento di Paola Cortellesi ed Antonio Albanese. I due, in questo periodo, stanno promuovendo il nuovo film di cui sono protagonisti: “Come un gatto in tangenziale”. Finiscono per convincere Panariello a metter ein scena la sua storica imitazione di Renato Zero, una delle più amate dal pubblico.
Questo è anche il periodo delle cene aziendali. La nuova finestra comica riguarda proprio le serate con i colleghi di lavoro e le rispettive famiglie. Coglie aspetti tipici di queste situazioni, ma è un po’ scontato.
Forse, piuttosto che continuare con un monolgo dietro l’altro sarebbe meglio concedere maggiore spazio a Diana Del Bufalo. Nelle transizioni in cui ha partecipato si è dimostrata quantomeno vivace e con personalità.
Ma torniamo agli ospiti. A Panariello sotto l’albero tocca a Vanessa Incontrada, reduce dal successo di “Scomparsa”, la fiction di Rai1 di cui è stata protagonista e la cui ultima puntata è andata in onda pochi giorni fa.
Di nuovo Gianni Morandi, che stavolta canta, in playback, “Dobbiamo fare luce”, un brano del suo nuovo album: “D’amore d’autore”.
Eccolo, lo spazio per Diana Del Bufalo. Il suo è un numero all’incrocio tra comicità, canto e gioco di prestigio.
Si va verso la chiusura e Giorgio Panariello dedica un monologo alla violenza sulle donne. Non c’è comicità, ma è forse il momento più toccante e di spessore della puntata.
Fiorella Mannoia adesso canta “Nessuna conseguenza”, un brano che parla di riscatto di una e di tutte le donne. Durante la sua esibizione, sullo schermo appare il testo della canzone, la parte più significativa.
La Mannoia è tornata sugli schermi tv in prima serata – in veste di ospite – dopo l’esordio di qualche mese fa alla conduzione di “Uno, due, tre…Fiorella”, il suo programma.
La chiusura è affidata ad un monologo sulla difficoltà di essere davvero felici nelle nostre vite. A metà strada tra comicità e riflessione – partendo da alcune recenti classifiche sulla qualità della vita che vede l’Italia indietro nel mondo – la felicità nel nostro Paese appare come un interrogativo senza una risposta all’altezza.
La prima puntata di Panariello sotto l’albero finisce qui. Un ritorno senza infamie e senza lodi. Pochi spunti comici degni di nota e uno spettacolio senza guizzi da ricordare, ma nel complesso una prima serata costruita bene. Panariello siconferma un comico un po’ a corto di vere nuove idee che però riesce comunque a trovare una certa sintonia con il pubblico. Positiva la serata di Diana Del Giudice.
Appuntamento con la seconda puntata per doamni sera, sempre su RaiUno alle 21:25.
Attenzione, avete sbagliato a scrivere il cognome di Diana nell’ultima parte dell’articolo.
Mi trovo d’accordo con voi, inoltre pensavo Diana sarebbe stata più presente.