12 i concorrenti rimasti in gara, con l’obiettivo di vincere il montepremi di 100mila euro e pubblicare il proprio libro di ricette.
Si comincia con la Mystery Box: gli aspiranti chef ci trovano sotto un orsacchiotto di peluche. Purtroppo per loro però, il tenero orsacchiotto parla: fa ascoltare a ognuno la critica di un collega nei suoi confronti. Chiaramente i giudici vogliono seminare zizzania, perché come ha detto Antonia Klugmann in apertura, a questo punto non ci sono più amici quanto avversari.
Cannavacciuolo spiega allora il senso della prima prova: per “vendicarsi” di quanto ascoltato, ognuno farà la spesa all’altro. Dieci ingredienti in tutto, per mettere in difficoltà il più possibile il rivale: Marianna ha comprato frutto della passione e cozze per Manuela, a sua volta delusa dall’atteggiamento dato che la sua critica era comunque garbata.
Fabrizio provoca le ire di Barbieri, dato che non riconosce lo scorfano che gli ha dato Manuela: lo chef gli intima di “abbassare la cresta” e studiare, stizzendolo. Barbieri gli fa perciò notare che se gli muove sempre le stesse osservazioni, è perché non ascolta.
I migliori si rivelano Marianna, Antonino e Francesco, per la prima volta a riuscire così bene in una prova. Vince Antonino, a cui ha “contribuito” Simone con una spesa da amico.
Per l’Invention Test Antonino sceglierà non il piatto da preparare, ma il come. Si tratta dello Scrigno di Venere, timballo di tortellini da realizzare in staffetta: Antonino deciderà tutte le coppie, a partire dal proprio compagno. Dalla sua parte, a differenza degli altri, ha le indicazioni di Barbieri.
Antonino cucinerà con Kateryna, brava a fare i tortellini. Queste le coppie: Ludovica e Giovanna, Fabrizio e Denise, Alberto e Davide, Marianna e Manuela, Simone e Francesco.
Occorre quindi preparare: pasta brisée, tortellini, ragù e besciamella. Da bolognese, Barbieri spiega che il tortellino nasce da un oste che si era ispirato all’ombelico di una cliente.
Ogni 40 minuti si fa a cambio: uno cucina, l’altro rimane fermo. A un certo punto si verifica un problema: qualcuno ha spostato le paste brisée nell’abbattitore, col risultato che qualcuno le trova un blocco di ghiaccio: Davide e Alberto, Simone e Francesco ottengono da Bastianich un quarto d’ora in più per ripetere l’operazione.
Mentre i giudici procedono all’assaggio, la produzione guarda i filmati delle telecamere per scoprire chi ha spostato le brisée. Antonino fa doppietta: la coppia Antonino-Kateryna vince l’Invention Test, mentre i peggiori si rivelano Alberto e Davide: non devono togliersi il grembiule. C’è chi infatti ha fatto di peggio: nonostante Manuela avesse detto a Marianna ripetutamente quale pasta prendere, lei ha deliberatamente scelto di non parlare. Quando gli chef hanno chiesto di chi fosse la responsabilità, Marianna sapeva che c’era un’altra pasta col contrassegno nell’abbattitore: ha deciso però di non sollevare il dubbio, pur avendo capito.
Con l’accusa di un colpo basso, seppure non intenzionale, Manuela e Marianna escono: devono togliersi il grembiule. Rimane il fatto che le paste brisée incriminate erano due, quindi l’affare non si conclude qui.
L’esterna si apre alle porte di Milano, davanti a un ex manicomio: ora divenuto Olinda Onlus per persone con problemi mentali, le brigate cucineranno per gli ospiti e i lavoratori dell’associazione. Scelto un menù ciascuno, i capitani di brigata sono Antonino e Kateryna: a loro si aggiungono degli aiutanti.
Mentre fuori da Città Olinda le brigate hanno appena un’ora e mezza per preparare il menù, Bastianich conosce una degli ospiti: Maria vive lì dal 1981, racconta che questo bel posto una volta era un inferno. La donna sogna di poter fare dei viaggi, magari per visitare Varsavia, città della sua badante.
Comincia a piovere: le cucine all’aperto vengono riparate con dei gazebi. Piove talmente tanto che, al momento di impiattare, si rischia che l’acqua entri dentro le portate.
Alla fine i 44 commensali preferiscono il menù della brigata rossa, composta da Antonino, Denise, Fabrizio, Davide.
Si rientra in cucina: l’affair pasta brisée non ha ancora una fine. Rientrano Manuela e Marianna, per sviscerare meglio i filmati: Kateryna, Simone e Francesco salgono in balconata senza sottoporsi al Pressure Test. Annullata l’aliminazione di Marianna e Manuela: le coppie coinvolte di conseguenza, responsabili di una leggerezza che poteva ripercuotersi sui compagni, si giocano il posto a MasterChef al Pressure Test. Viene chiamata una notaia per mettere il tutto a verbale.
Si confrontano al Pressure Test: Alberto, Davide, Giovanna, Marianna, Ludovica e Manuela. Oltre agli ingredienti presenti sotto la cloche, ognuno ne ottiene altri (e minuti di penalità) attribuiti dalla sorte.
Giovanna ha zampe di gallina, Alberto palle di toro e sanguinaccio. Ingredienti difficili, come riconosce pure Barbieri mentre discute con gli altri chef: si salvano Marianna, la migliore, Alberto, Ludovica. Davide e Manuela hanno deciso di puntare sulle idee in quanto a corto di idee: Davide si salva. Esce Giovanna, scusandosi per aver risposto a Barbieri: lo chef la saluta dicendo di comprendere la tensione del momento. Rimane Manuela: fuori pure lei, la cui frittura ha dato l’impressione di un buffet mal riuscito.
MasterChef torna giovedì prossimo.