Filippo Roma è sceso in Sicilia, per capire chi può essere il nuovo capo di Cosa Nostra dopo la morte di Riina. La Iena è a Corleone: il servizio è ritagliato in modo originale, dal titolo “Toto Boss”. Stando ai giornali, nella mafia sono in corso delle vere elezioni: Roma va ad intercettare i “candidati”. Subito grandi difficoltà: il primo “candidato” è sul punto di aggredirlo fisicamente, gli altri lo mandano malamente a quel paese. Interviste incalzanti e con domande ironiche: grande coraggio da parte di Roma che non mostra di avere la minima paura davanti a gente potenzialmente pericolosa, cercando di sapere “i programmi elettorali” .
Ai “barellieri della morte” è dedicato il servizio di Roberta Rei: nel catanese un barelliere è stato arrestato per aver causato la morte di circa 50 malati terminali in ambulanza, immettendo dell’aria nel sangue: tutto avveniva nel tragitto dall’ospedale alle rispettive case. Se non si riusciva con le siringhe, allora si ricorreva ai cuscini sulla faccia per soffocare la vittima di turno. Il testimone oculare, che attualmente vive in una località segreta, spiega i motivi alla base di queste azioni terribili: chi si macchiava di questi crimini lo faceva spesso per questioni economiche, in un sistema collaudato mirante a lucrare sulla morte (e relativi funerali) dei poveri malati. La Rei intercetta l’altro ambulanziere indagato, che nega tutto.
Le questioni delicate continuano: i conduttori anticipano che la Iena Valeria Castellano e una autrice sono state coinvolte in una rissa. Il parroco di una Chiesa di un paese del Sud avrebbe costretto una donna ad abortire, abbandonandola al suo destino. Il padre del religioso ha percosso l’operatrice di ripresa senza che il prete lo fermasse: per la Castellano e l’operatrice 9 giorni di prognosi a testa
Poi comincia la storia: una parrocchiana racconta di essere stata corteggiata dal sacerdote con cui è nato un sentimento d’amore. La donna è rimasta incinta di lui, con cui ha perso la sua verginità. “Prima del test di gravidanza mi ha detto che avrebbe lasciato tutto per me“, dice. Tutto è cambiato dopo la scoperta della gravidanza: l’atteggiamento del padre del bambino è cambiato e l’ha spinta ad andare dal vescovo, che l’ha spinta ad abortire come poi ha effettivamente fatto. Raggiunto dalle telecamere, il monsignore dà poco ascolto all’inviata allontanandola frettolosamente.
La Castellano intercetta il diretto interessato, che smentisce di aver avuto una relazione con la donna. Domande incalzanti che mettono all’angolo il religioso: poi ecco l’aggressione che ha aperto il servizio. Filmato che lascia senza parole, per contenuti e comportamenti dei protagonisti. La versione integrale è sul sito del programma.
Si parla di truffe con Luigi Pelazza. Il presunto truffatore sarebbe un uomo che si spaccia per un poliziotto dei Nocs. Un uomo, che dice di averlo conosciuto via Internet, rivela che il tale si sarebbe offerto di pagare delle multe al posto suo, chiedendo però anche a lui di contribuire. In pratica, gli ha sottratto dei soldi non pagando affatto le sanzioni elevate. Pelazza gli tende un tranello e lui, spavaldo, minaccia di chiamare la Polizia: alla fine si scopre che l’uomo è un albanese e collaboratore di giustizia, dedito però a truffare gli altri. E così, i Carabinieri lo fermano e se lo portano in caserma. Cosa sia successo dopo non si sa, ma l’uomo meriterebbe una punizione esemplare se venissero accertate condotte illegali.
Per la par condicio, non si può citare il partito coinvolto nel caso Rimborsopoli: chiaramente si tratta del Movimento Cinque Stelle. I conduttori annunciano che domani alle 18 sul sito ufficiale saranno pubblicate nuove notizie.
Il programma va avanti con un servizio di Matteo Viviani sui bitcoin, spiegando il loro funzionamento. L’approfondimento viene curato con le testimonianze di esperti del settore e anche commercianti. Scopriamo che il bitcoin è una tipologia di moneta virtuale: il suo valore sale nel momento in cui ne vengono acquistati in modo crescente. C’è chi lo definisce “l’equivalente digitale dell’oro“, ma anche chi ammette come anche attraverso questo nuovo strumento si possono commettere illeciti. Giornalisticamente ineccepibile la scelta di dare voce a chi è a favore e chi è contro questa nuova tipologia di valuta.
Alessandro Di Giuseppe dedica il suo servizio alla morte di Marco Pantani. Il Pirata morì esattamente 14 anni fa. La Iena afferma di essere convinta che il ciclista fu incastrato, a cominciare dal 1999 quando il 5 giugno a Madonna di Campiglio fu squalificato per i valori di ematocrito nel sangue superiore alla norma. Secondo l’ex massaggiatore, il livello di ematocrito la sera prima era regolare e il Pirata era tranquillo anche nell’imminenza del controllo antidoping.
Pantani decise di sottoporsi ad un immediato esame del sangue ad Imola poche ore dopo: l’ematocrito era regolare. Mettendo a paragone i due referti, stando anche alle parole di un medico, c’è qualcosa che non quadra, come se il campione prelevato al controllo antidoping fosse stato sottoposto a delle manipolazioni. Riprendendo alcuni atti del processo, emergono in effetti dei sospetti su come sia andata davvero la vicenda: la sensazione, suffragata dal fatto che dal 1999 ad oggi sono ancore tante le ombre che avvolgono i fatti, è che la verità difficilmente verrà fuori
Nel servizio successivo si parla di esorcismi: ad esservi sottoposta è addirittura una ragazza di 13 anni. Secondo i genitori e il prete che si è occupata della vicenda, la sorella della ragazza, Arianna, è legata al demonio. La giovane, omosessuale, viene intervistata: è proprio il suo orientamento sessuale che ha scatenato l’ira del padre con percosse e continue violenze, cui ha assistito anche la sorellina che ne ha risentito fisicamente.
Dopo una terapia farmacologica per farla guarire, si è passato agli esorcismi curati da un sacerdote noto negli ambienti, don Michele Barone. Questi avrebbe spinto i genitori ad allontanare la sorella maggiore dalla famiglia e la 13enne ora è in una struttura gestita proprio dal religioso: gli esorcismi avrebbero lasciati sul suo corpo anche segni a causa di percosse, giudicati anche dai familiari come necessari per estirpare il maligno dalla sua anima.
Arianna ha deciso di fare un esposto contro Barone e di rivolgersi alla Polizia, ma invano, anche per la presenza di un ispettore che sarebbe un fedele seguace di Barone. Nemmeno il vescovo sembra averla realmente aiutata, suggerendole di ritirare la denuncia. L’inviato raggiunge il discusso sacerdote, che smentisce percosse e violenze nei confronti della piccola, esorcismi compresi. Allarmanti gli interrogativi sulla vicenda, anche in virtù del fatto che la ragazza è ancora sotto le cure di padre Barone e che Arianna è stata costretta a spostarsi in un’altra città.
Corti e Onnis hanno cercato di far scoppiare la pace tra Francesco Monte ed Eva Henger dopo il caso “Cannagate”. Le due Iene prima incontrano Monte, che in fondo sembra augurarsi di chiudere la vicenda con l’ex pornostar. Il ragazzo riceve in dono una maglia con una foto stampata della “nemica”, successivamente raggiunta dalle due Iene che le danno lo stesso regalo. Poi, chiamano Monte in diretta quando sono dalla Henger: “Con lei non ho mai avuto nessun problema”. Dice di volere la pace, ma la vicenda sembra tutt’altra che risolta nonostante i buoni propositi.
Cominciano la messa in onda di servizi già proposti in passato: è il caso di Angelo, un cane che venne barbaramente ucciso da 4 ragazzi di un paese della Calabria che decisero anche di filmarsi e postare il video sul web. Il servizio è filmato da Nina Palmieri, che per l’occasione si recò sul posto per intervistare i protagonisti di questo fatto di cronaca: l’accoglienza fu talmente ostile fino a spingere la giornalista ad andare via onde evitare aggressioni da parte della gente del posto, parenti dei responsabili inclusi.
10 giorni dopo, alcuni abitanti del paese calabrese e il parroco (precedentemente non disposto ad essere intervistato) hanno chiesto di essere intervistati per dire la loro. La Palmieri riesce ad incontrare due dei ragazzi responsabili, che ammettono di aver commesso un grosso sbaglio e spiegano il motivo del loro gesto: “L’abbiamo ucciso per vendetta, aveva ammazzato le pecore di Francesco (uno dei 4, ndr)“, dichiara uno di loro.
Ancora un servizio già trasmesso: si tratta dello scherzo ai danni di Eva Henger, in cui le fu fatto credere che la figlia Mercedesz aveva deciso di fare un film porno: l’ex attrice hard andò su tutte le furie.
Termina qui la puntata odierna. La prossima andrà in onda domenica 18 febbraio, alle ore 21:20, su Italia 1.