Dieci gli aspiranti chef rimasti a contendersi il primo posto. Questa sera i concorrenti trovano degli ingredienti già fuori dalla Mystery Box: si tratta di ananas, sottofesa di manzo, nasello, zucchine, cicale di mare, peperone. Sotto la Mystery Box invece, una volta svelato il contenuto, ci sono miele d’acacia, thè verde, frutti rossi, zenzero, aceto di mele, salsa worcester, burro di cocco, spezie miste: cioè gli ingredienti per marinare quelli fuori.
Il compito consiste nel creare un piatto dove la marinatura sia protagonista.
Giunti a questo punto della competizione, i giudici sono molto esigenti: sia per quanto riguarda la concezione del piatto che la sua realizzazione, impiattamento compreso. Come migliori, i giudici chiamano Simone, Alberto e Marianna: vince proprio Marianna con il suo carpaccio affumicato, mentre Alberto viene scelto per la terza volta senza riuscire ad avere la meglio.
Si va in dispensa, dove arriva Giorgio Locatelli: primo stellato italiano con un ristorante stellato all’estero. I piatti sotto le cloche raccontano l’incontro tra la cucina italiana e la Gran Bretagna.
Locatelli spiega i segreti delle tre ricette: sogliola arrosto su macedonia di patate, fagiolini e pesto, coda di rospo in salsa di noci e capperi, filetto di maiale in crosta di mostarda con borlotti. Gli inglesi, svela, sono molto più formali di noi italiani, perciò è importante che non debba prendere il cibo con le mani: per questo la sogliola ad esempio, viene cotta sull’osso, sfilettata e poi ricomposta.
Marianna può decidere quale ricetta prepareranno lei e gli altri: opta per la sogliola, secondo Locatelli il piatto più complesso perché la cottura è fondamentale. Quattro minuti esatti, inoltre la sfilettatura va compiuta solo in seguito alla cottura: l’errore più comune sarà quello di farlo invece prima.
Il tempo a disposizione è di un’ora.
La previsione di Locatelli si rivela esatta: come prima mossa, procedono tutti alla sfilettatura. I concorrenti trovano la spesa già fatta: non avendo la spiegazione dell’ospite, bisogna quindi capire come utilizzare gli ingredienti. Inoltre, nonostante la sogliola sia arrosto, Locatelli consiglia la cottura in padella anziché al forno.
Trascorsa un’ora, cominciano gli assaggi. Si inizia da Marianna, che sbaglia i minuti di “timing”: indovina esattamente la cottura Davide, mentre Antonino aggiunge una crema di finocchi lessi che Locatelli apprezza. Alberto ha sbirciato Marianna mentre cucinava, peccato avesse già sfilettato prima. Denise lascia una lisca: la sogliola può essere mangiata da un bambino, perciò è fondamentale una perfetta sfilettatura.
Disastro per Ludovica: “terrible” il commento di Locatelli, Barbieri le fa notare che non è stata in grado di cuocere i fagiolini. La ragazza è stata in lacrime.
Non convince Katryna: “non male” secondo la Klugmann, ma non un piatto che conquista. Se lei fosse una cliente insomma, non tornerebbe.
Fallisce la prova Fabrizio, così come Simone.
Giorgio Locatelli sceglie il migliore: Davide, grazie alla cottura ottimale. Antonia Klugmann, Joe Bastianich, Bruno Barbieri e Antonino Cannavacciuolo decretano i peggiori: Simone, Ludovica e Fabrizio. Lasciano la cucina di MasterChef Fabrizio e Ludovica. Cannavacciuolo consiglia alla ragazza di dedicarsi alla pasticceria, la Klugmann la consola dicendole che la giovane età è un vantaggio.
A sfidarsi in esterna dunque, saranno in otto. Per l’esterna siamo al confine tra Alto Adige e Lombardia, a più di 3mila metri d’altitudine: sul Ghiacchiaio dello Stelvio, dove 20 campioni dello sci stanno per sostenere un’amichevole di slalom.
Le due brigate dovranno affrontare l’alta quota, dove diminuisce la concentrazione e cambia la pressione dell’atmosfera. Al centro dei due menù, capriolo, cervo e polenta: essendoci tre vegetariani, le ricette proposte dovranno essere riadattate anche per loro.
Davide, vincitore dell’Invention Test, forma la sua squadra: chiama Kateryna, Denise, Antonino. Se nella brigata blu di Davide vige una tranquilla organizzazione, nella rossa serpeggia l’agitazione.
Mentre Antonino Cannavacciuolo prende lezioni di sci invocando tutti i santi del paradiso, nelle cucine continua la sfida. La brigata rossa sembra la più tesa, Alberto in particolare.
Gli sciatori sembrano apprezzare, anche se il ragù di capriolo per qualcuno era “sciacquato”.
La brigata vincitrice è la blu di Davide.
Al Pressure Test finale vanno Alberto, Simone, Marianna e Francesco. I giudici li rimproverano per la poco personalità, l’arrendevolezza: i piatti preparati in esterna erano come loro, giocavano in difensiva.
Il Pressure Test consiste in vari step: mano a mano vengono svelati alcuni ingredienti, nascosti sotto un telo, e degli utensili da usare. Pian piano bisogna integrare, aggiungendo i nuovi a quanto già preparato. I primi ingredienti sono anatra, cipollotti, mandarini cinesi, curcuma, coriandolo, lime; si finisce con gli scampi.
Si salvano Simone e Marianna, mentre per Alberto e Francesco non è ancora finita: li aspetta un duello decisivo. Sotto la cloche trovano foglie: dalla vite alla bieta, dall’alloro alla menta al basilico, i due ragazzi devono cucinare tre tipi di involtini diversi usandole tutte.
I giudici sono delusi dal risultati: fanno togliere il grembiule ad entrambi, per dire loro che il livello sembrava quello di quando sono entrati. Esce però Francesco, congedato da Bastianich con la parole di Fausto Coppi: non conta l’arrivo al traguardo, ma il momento in cui si decide di fare lo scatto finale.