Seguite con noi la diretta.
Al via l’ultima puntata di Ossigeno. Quest’oggi Agnelli e i suoi Afterhours partono con uno dei loro più famosi pezzi: Non è per sempre.
La puntata di oggi è in realtà un mesh up delle puntate precedenti, fondato sull’ascolto di tutte quelle tracce che non sono andate in diretta durante gli scorsi episodi di Ossigeno. Dopo gli Afterhours è dunque il turno di Ghemon, presente nella prima puntata.
Da Bellissimo di Ghemon si passa a un estratto dell’intervista avvenuta nella terza puntata di Vasco Brondi. Il punk mi ha cambiato la vita. Per me è stata la cosa più salutare mai esistita, dice Vasco Brondi, dava una certa sfacciataggine di cui oggi, invece, si ha molta paura.
La puntata di oggi, purtroppo, è un riempitivo bell’e buono. In sostanza è una semplice raccolta di spezzoni delle puntate precedenti. Non di certo una scelta felice vista l’immensa vivacità e complessità che sino a quest’oggi il programma era riuscito a dare al pubblico da casa.
Da Vasco Brondi si ritorna agli Editors, presenti nella quarta puntata del programma.
Con il gruppo inglese Agnelli parla della birra che è stata da loro prodotta in Belgio: Una nera molto potente, dice il frontman del gruppo.
Dallo spezzone dell’intervista tagliato nella puntata precedente, si passa a uno degli inediti eseguiti in studio dagli Editors, Blood.
Finalmente si giunge al vero momento totalmente inedito di quest’ultima puntata di Ossigeno: i Zen Circus, presenti in studio, eseguono il loro brano Catene.
Dal punto di vista musicale il programma mantiene un profilo ben al di sopra la media nazionale – soprattutto al netto delle sciagurate esibizioni che si danno a vedere quest’oggi nel talent targato RaiDue, The Voice. Ciò nonostante è un peccato che gli autori abbiano chiuso quest’ottima prima stagione con una puntata evidentemente raffazzonata.
Dalle chitarre distorte e le voci graffianti dei Zen Circus, il palco passa alle tonalità blues dei grandissimi ospiti della seconda puntata di Ossigeno, gli incommensurabili Ben Harper e Charles Musselwhite che eseguono il brano classico No mercy in this land.
Dopo aver riassaporato la musica del duo Harper – Musselwhite (alla distanza il gruppo musicale più interessante di questa prima edizione di Ossigeno), il palco ripassa nelle mani degli Afterhours che cantano L’odore della giacca di mio padre.
Finita l’esibizione, la regia passa ad Agnelli che chiude la puntata ricordando le parole principali di quest’oggi. tra tutte quante spunta, tristemente, la parola fine.
Manuel Agnelli e Rodrigo D’Erasmo riservano un’ultima sorpresa (e chicca) per la fine del programma. In studio viene suonato il brano di classica Andante con moto di Schubert e il tutto assume una tinta magica ed evocativa di profondo stile e gusto.
Con la viva speranza che il programma venga riconfermato, finisce oggi il riuscito esperimento televisivo di Manuel Agnelli, tra tante lodi e tanti margini di crescita.