Seguite con noi la diretta.
Si comincia. Maurizio Crozza esordisce presentando la fittizia compagnia web In.Cul.8 in evidente relazione con lo scandalo Facebook di alcuni giorni fa.
Lei li mette i like, fa Crozza a Zalone dallo studio, Ogni volta che mette like: zaccc.
Dalla fittizia app, si passa alla fittizia voce e immagine di una Intelligenza artificiale legata a In.Cul.8.
Dopo un intro al vetriolo contro le grandi compagnie del digitale, Crozza dà la sigla per poi partire con il suo consueto monologo di inzio puntata.
Il comico genovese continua a picchiar duro sul CEO Zucherberg (e anche a ragion veduta). A quanto pare Zucherberg ha venduto a una compagnia privata 50 milioni di profilo facebook così favorendo la campagna di Trump… Siamo sicuri che non abbia fatto lo stesso contro il Partito Democratico?
Da Facebook si passa a Google, il nuovo bersaglio della satira di Crozza: Questi voglion comprare il nostro DNA… Vi prego torniamo al fax, non se ne può più.
Non poteva non mancare, viste le notizie di giornata, il personaggio di Napalm 51: strambo figuro, paranoico e ossessionato da dietrologie di vario tipo.
Elezioni: la palla passa a Sergio Mattarella… Com’è possibile? Se tutti sanno che Mattarella è morto 10 anni fa?! sostiene un alienato Napalm 51.
Il personaggio di Napalm è poco più che spiritoso. Dopo pochi minuti stucca visto anche il suo evidente rimando al personaggio del Grande Lebowski di Walter Sobchak, più apprezzabile in lingua inglese che in italiano.
Si torna in diretta. A quanto pare Maurizio Crozza si dà alla filosofia citando Marx… Groucho Marx, Che diamine di battute mi tocca fare, chiosa il conduttore.
Dalla filosofia alla scrittura, l’oggetto dello scherzo è lo scrittore sui generis Mauro Corona, che a breve verrà imitato da Crozza.
Non erano mia amici, ma neanche nemici, inizia così il racconto di una rissa da parte dello pseudo-Corona interpretato da Crozza.
L’imitazione di Mauro Corona è oggettivamente esilarante. Crozza se la sta cavando a pieni voti, con riferimenti di vario tipo alla vita dello scrittore e alpinista: dalle risse, alle sue visioni politiche, sino a passare per la sua passione per l’alchol.
Mauro Corona: pochi concetti, ma solidi… E grazie, ci vuol poco ad avere pochi concetti in Montagna, non avviene mai nulla!, chiosa Crozza tornando al monologo.
Dall’alpinista e scrittore friulano si passa a un nuovo bersaglio: Beppe Severnini, a quanto pare colpevole di essere troppo soft e lapalissiano nei commenti.
Dalle immagini delle interviste della settimana di Severnini, all’imitazione di Crozza, tutta incentrata sul misunderstanding.
Sostanzialmente, tutta l’imitazione critica ferocemente la pavidità (presunta) di Beppe Severnini.
Si torna alla diretta con l’imitazione del solito Maestro Laurenzi, uno dei personaggi più forti del repertorio di Crozza.
Kama vuol dire sia Kama che C’ho i lavori in casa, esordisce lo pseudo maestro, Ganesh che c’ha la freccia in testa è la prima causa dei mal di testa.
Praticamente Crozza segue l’iter solito delle associazioni stocastiche e totalmente arbitrarie solite di molti maestri Yoga.
Nel Mahabharata ce stanno un sacco di storie, lo pseudo maestro si riferisce alla bibbia indù, ce sta Ridge che ha dato l’olio alla nonna, no? Praticamente stamo a parla d’un insieme de pratiche terapeutiche.
Il Maestro Laurenzi è un altro personaggio fantastico del repertorio di Crozza. In questa seconda fase del programma, il factotum genovese dell’imitazione sta veramente dando spettacolo con interpretazioni mai banali e un piglio comico di tutto rispetto.
Si torna in diretta: Quest’anno in parlamento abbiamo 700 nuovi parlamentari su 1000. Saranno spiazzati no? Lo siamo noi che li abbiamo votati… Esordisce Crozza.
Crozza continua col prendere in giro alcuni dei neoeletti: è il turno di un neoeletto della Lega, l’onorevole Pillon, convinto che il grande problema dell’istruzione italiana sia la stregoneria. Lo sapete quanti soffitti ha fatto crollare Voldemort? Chiosa Crozza.
Si passa alla satira del PD: Dalle fabbriche alle ZTL, ecco la fine del PD… Il Pd continua a fare la lotta di classe. Fanno ancora la lotta di classe, ma della prima.
Giunti a questo punto, non poteva mancre lo pseudo Walter Veltroni interpretato da Crozza.
L’imitazione di Veltroni non è al livello delle ultime due precedenti. Penso che il problema sia nella scelta: l’ex segretario del PD non è al centro dei riflettori da molto tempo e la sua imitazione sembra una vera e propria imitazione ex nihilo di un personaggio qualunque.
Dismesso lo pseudo Veltroni, la palla della critica passa a Giorgio Napolitano, reo d’aver criticato fortemente il PD senza aver fatto nulla quando ne aveva il potere.
Ovviamente non poteva mancare il rimando all’ex cavaliere Silvio Berlusconi: prima dell’imitazione vien fatta vedere in studio una clip sulle sue ultime settimane.
Dalle immagini alla realtà… Chiamiamola così… Ecco lo pseudo Berlusconi di Crozza.
Come al solito lo pseudo Berlusconi di Crozza regala sempre forti emozioni (tutte comiche). Questo nuovo Berlusconi è alle prese con la sua anzianità e in uno stato confusionale perenne. Il risultato è esilarante.
Il programma si avvia alle battute finali, l’appuntamento è per venerdì 6 aprile, sempre su canale NOVE alle ore 21:25.