Vestito da nobile settecentesco, Costantino Della Gherardesca apre lo show salutando i coach: inizio divertente, che rispecchia le corde del nuovo conduttore del programma.
Si parte con Raimondo Cataldo, 26enne di Mantova. In passato è stato affetto da attacchi di panico, ma lui dice che il palco e la musica sono state la sua terapia. La cura ha funzionato, perché bastano poche note di “I can’t stand the rain” (successo di Tina Turner) per far girare Al Bano e J-Ax. La sua è una voce davvero molto potente che riesce a personalizzare il pezzo. Il ragazzo sceglie Al Bano.
La 31enne Mara Sottocornola è di Como e nel 2012 ha partecipato alle selezioni di X Factor. Una nuova avventura in un talent, dunque, per lei. Sceglie di cantare “The Waves” di Elisa. Dopo un po’, sono in tre a girarsi quasi all’unisono (Scabbia-Al-Bano-J Ax), poi anche Renga viene conquistato dalla sua voce. Per lei, dunque, c’è l’imbarazzo della scelta: alla fine, decide di entrare nel team di Cristina Scabbia.
Francesco Amato è un operaio che viene da Napoli. Non è giovanissimo, avendo 41 anni. Per convincere i quattro giudici a voltarsi, canta alle loro spalle “Sunday morning” dei Maroon 5 in chiave quasi jazz. Niente da fare per lui.
La gara prosegue con Virginia Mellino, 19 anni livornese. Ha un legame molto forte con la madre, vittima in passato di un aneurisma. Le storie dei concorrenti finora presentati rivelano sempre qualche sofferenza vissuta, quasi come se dovesse essere una costante. La ragazza presenta “California dreamin'” nella versione di Sia e fa girare Francesco Renga e Al Bano. “Corteggiata” a dovere dal cantante bresciano, alla fine si convince e decide di far parte del suo team.
Claudia Illari è figlia di due cantanti e già da piccola si è affacciata nel mondo della musica. Per questo prova l’avventura a The Voice proponendo “Rather be” dei Clean Bandit. Esibizione e voce non straordinarie, ma comunque Cristina Scabbia decide di dargli una chance e la ragazza romana così entra nella sua squadra.
Tra i vari aspiranti talenti, i quattro giudici si divertono a scherzare tra loro. Mattatore Al Bano che confeziona una versione di “Felicità” rivisitata per l’occasione. J-Ax continua sulla falsariga degli scorsi anni, con le sue metafore elaborate che una volta definiva “Axforismi”: il rischio ripetitività è altissimo, però.
La 19enne Sabrina Rocco viene da Arzano (Na). Canta “I’m changing”. Pezzo assolutamente non facile, con momenti particolarmente complicati per ritmo e sforzo vocale. La ragazza, molto grintosa nella sua performance, riesce ad attirare l’attenzione di tutti, tranne di J-Ax. Decide di entrare a far parte del team Scabbia.
Un duo quello protagonista della prossima esibizione: sono Gaia e Nicolò, fidanzati baresi. Il loro gruppo si chiama Uramawashi e propongo “Riptide” di Vance Joy. La loro intesa artistica funziona e i ragazzi vengono apprezzati da Cristina e J-Ax che si girano. La coppia tentenna e poi opta per il team del rapper lombardo. Nicolò, nello spiegare la sua scelta, si commuove: bel momento.
Del tutto particolare l’esibizione seguente: è doppiamente al buio. Né i coach né il pubblico a casa può vedere chi sta cantando: soltanto se almeno uno dei giudici si girerà sarà possibile guardare il suo viso. Francesco Renga ascolta il pezzo, “Human” di Rag’n’bone man, e dopo un po’ si volta verso il palcoscenico: si trova davanti Laura Ciriaco, 33 anni pescarese. Una voce molto simile a quella di un uomo, tra le più interessanti ascoltate fino a questo momento. Il coach blocca Cristina Scabbia, che si gira poco dopo di lui.
Lavora in pizzeria insieme alla madre e nel fine settimana si diletta a cantare in provincia: viene da Novara Giuseppe Leoni, che propone “Sign of the times” di Harry Styles. Estensione vocale notevole, bene nel falsetto che contraddistingue parte del pezzo, ma purtroppo per lui i giudici non si girano. E volano giù fischi dal pubblico. J-Ax spiega che il ragazzo non ha sostanzialmente saputo trasmettere emozioni, motivo per cui nessuno si è voltato.
Studia canto al conservatorio il messinese Giovanni Saccà, che ripropone un grande successo dei Queen: “Who wants to live forever”. Fa esaltare la sua voce da tenore ma non sembra convincere i coach, fin quando Francesco Renga decide di dargli un’opportunità. Tuttavia, il giudice lo ammonisce dicendogli di aver fatto “un inizio disastroso“.
D’Alise sceglie di portare “What about us”: alla cantante americana assomiglia nel look, in particolare nella pettinatura. Rispetto all’originale manca tuttavia un pizzico di grinta. Francesco Renga si gira, ma viene bloccato e dopo poco a schiacciare il pulsante è Al Bano che ha provveduto in anticipo a stoppare il collega. Da adesso in poi i block sono terminati. In seguito, il cantante pugliese si diverte a dedicare a Cristina Scabbia “I’ te vurria vasà”: pubblico in piedi.
La rassegna di aspiranti concorrenti continua: stavolta tocca a Mattia Mitrugno, che canta in italiano (tra i pochi): il pezzo è “Tu portami via” di Fabrizio Moro. Il ragazzo, originario del brindisino e ora a Milano, non graffia come dovrebbe nonostante una discreta intonazione. E così, il suo sogno si spezza. “La sua strategia era far piangere le milf che fanno pilates” sentenzia J-Ax. Renga, inoltre, rivela di non apprezzare molto le canzoni di Moro
Daniele Gentile, 18 anni di Bari, si fa avanti proponendo “You are my destiny” di Paul Anka, un pezzo che è molto apprezzato dalla madre che non a caso è dietro le quinte. Nessuno pare attratto dalla sua voce, che deve ancora crescere, ma sul finire è Francesco Renga a girarsi facendolo entrare così nel suo team.
“Feeling good” di Nina Simone è il pezzo che presenta la giovane Rosy Castello, 19 anni. J-Ax viene attirato dalla sua voce e così decide di girarsi schiacciando il pulsante. Il rapper premia la sua voce che però ancora deve raggiungere una sua maturità.
Marchigiana, Arianna Palazzetti canta “Running” di Naughty Boy, Beyoncé e Arrow Benjamin. L’intonazione c’è, ma quando il pezzo si apre la ragazza non riesce a dare la giusta intensità. E così, i giudici non la premiano: ad ogni modo, Cristina Scabbia e Al Bano vanno a consolarla a fine esibizione.
Stefania Calandra, chitarra in mano, si cimenta in “Tango romano”: un brano molto lontano nel tempo, essendo del 1930. Fu scritto da Ettore Petrolini. Voce scura e un po’ graffiante, mette personalità nella sua esibizione e dopo un attento ascolto, tutti i giudici si voltano. La donna, 50 anni, decide di entrare a far parte del team Al Bano. Bel colpo per il cantante pugliese.
Carrellata di eliminati: Mattia Lappano con “Over my shoulder”, Salvatore Muschio con “Che cos’è l’amor?” e la pescarese Imen non vengono promossi. Tra i giudizi dei coach, le parole di J-Ax sono quelli che vengono messe in risalto, ma le sue metafore finiscono per sembrare costruite.
C’è spazio anche per gli sfottò a Renga: è fissato con le pulizie, poiché non ammette le ditate sul suo tavolino e così provvede a lucidarle con tanto di detersivo.
Alberto Lionetti ha lasciato la scuola a 16 anni per dedicarsi interamente alla musica: il ragazzo, dal look tipico da popstar per teenager, canta “Blurred lines” di Robin Thicke e si porta a casa il sì di Francesco Renga. Ottima la padronanza del palco, con anche un balletto. Dal suo atteggiamento pare fare capolino un pizzico di presunzione: vedremo se sarà effettivamente così o è soltanto una chiara consapevolezza delle sue capacità. Questa è l’ultima esibizione della serata.
Termina qui la puntata odierna. Prossimo appuntamento giovedì 12 aprile, alle ore 21:20, su Rai 2.