La puntata è iniziata con Maurizio Crozza nei duplici panni di Matteo Salvini e Luigi Di Maio, durante una cena romantica.
Salvini: “Che voglia che ho di governare con te!”. Di Maio: “Al primo appuntamento, non governo con nessuno!”.
Dopo la cena, Matteo Salvini e Luigi Di Maio si concedono una passeggiata.
Salvini: “Luigi, con te, mi trovo proprio bene…”. Di Maio: “Anch’io…”. Salvini: “E allora facciamolo…”. Di Maio: “Per me, sarebbe la prima volta!”.
Ad un certo punto, però, irrompe Beppe Grillo…
Dopo lo sketch della cena, è arrivato il primo monologo della serata di Maurizio Crozza: “Dopo il primo giro di consultazioni, siamo ancora al palo. Per tornare a votare serve la legge elettorale, per avere la legge elettorale serve il governo, per avere il governo serve votare…”. Maurizio Crozza ha citato Ci vuole un fiore.
Maurizio Crozza sul PD: “Alla guida di questo rottame, c’è Maurizio Martina, che sembra il maggiordomo della famiglia Addams!”.
Maurizio Crozza, quindi, ha imitato Matteo Renzi, citando il Riccardo III di William Shakespeare.
Durante il monologo, il comico ha parlato anche di Sergio Mattarella, paragonandolo alla rana della pioggia che esce dalla sabbia solo quando piove: “Più o meno, fa quella stessa vita lì”.
Su Pietro Grasso: “Mattarella ha ricevuto anche lui che non viene ricevuto nemmeno dal suo amministratore di condominio!”.
Maurizio Crozza, quindi, ha imitato il Presidente della Repubblica durante un tentativo di fuga dal Quirinale.
Crozza/Mattarella ha provato a fuggire, travestendosi e imitando Pierluigi Bersani e, successivamente, fingendo di essere un tecnico del telefono.
L’ultimo tentativo è stato il travestimento da Manuel Agnelli degli Afterhours.
Crozza: “C’è stato un momento in cui Mattarella si è sicuramente divertito…”. Sul video wall, è apparsa un’immagine del Presidente della Repubblica con Silvio Berlusconi.
Il comico genovese su Berlusconi: “Berlusconi ha chiesto la riabilitazione entro luglio. Facciamo le elezioni a giugno!”.
Successivamente, è arrivata l’imitazione del Cavaliere dopo le consultazioni: “Mi stabilirò in Quirinale entro il mese prossimo! Colleghiamoci con Capitan Ventosa!”.
Poco dopo, Crozza/Berlusconi ha cantato Malafemmena.
Nel monologo successivo, Maurizio Crozza ha parlato di San Gimignano e del crollo del tratto delle mura medievali e di Anzio e dei crolli nella villa di Nerone: “Poi, dicono che il paese è fermo!”.
Sulle buche di Roma e Milano e il caos appalti: “Forse ha ragione Briatore: aumentare stipendi, dando meno soldi allo Stato: tanto li butta via”.
Crozza ha imitato, quindi, Flavio Briatore: “Lasciamo governare chi ha vinto: i 5 Stelle hanno trionfato come Napoleone Bonaccorti! L’unica cosa che non mi piace dei “grilletti” è che vogliono dare il reddito di “poveranza”“.
Crozza: “Tutti i politici danno la colpa alla burocrazia, tutti tranne lui!”.
Maurizio Crozza, quindi, ha imitato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, parlando del Crescent di Salerno e dei detrattori del progetto come la cantante Teresa De Sio o Concita De Gregorio: “Miserabili, miserabili mille volte! Per chi come me, passa l’esistenza murato vivo, cementificato! Non ho più vita sociale. Quando lancio il grido nella vale, mi spunta la doppia spunta blu!”.
La puntata è terminata con l’imitazione di Vittorio Feltri: “Consultazioni? Se si va avanti così, Mattarella non ci arriva mica a dire il nome di ‘sto premier! Gli dico di sbrigarsi! Alla nostra età, i minuti sono preziosi! Io mangio la pasta cruda! (…) La Pasqua è la festa dedicata ad un extracomunitario che ha fatto finta di morire per avere tre giorni di ferie!”.