Ludovica Caramis parte con il “giuramento”: i concorrenti, tutti sul palco, si impegnano ad essere valutati dal pubblico con applausi, fischi, pentole e campanacci. Conti va tra il pubblico a scegliere un’altra valletta: è la signora Maria.
Ecco il primo concorrente: Giuseppina Frongia, casalinga cagliaritana 67enne, amante delle canzoni di Rita Pavone. Alla signora piace chiacchierare e racconta a Conti i suoi hobby ed alcune esperienze di vita, “stordendolo” un po’: personaggio pittoresco, in pieno stile Corrida. Per fortuna il conduttore stoppa la sua logorrea con un sorriso, altrimenti avrebbe continuato fino a Unomattina. Prima dell’esibizione, breve videomessaggio delle due figlie che abitano in Germania.
La simpatica signora canta “Il ballo del mattone”, che ripete due volte: nella prima occasione va fuori tempo e così si ricomincia. Nella seconda attacca bene, ma è davvero stonata. Non appena scatta il semaforo verde (il via libera per il pubblico in studio per far sentire il proprio voto), tanti applausi per lei.
Secondo concorrente: si tratta di Bruno Vincenzo Pinto, di Fondi (Latina). Attualmente è pensionato ed è un appassionato di rime e subito dà una breve dimostrazione a Conti, anche se parla velocemente e non si capisce quasi niente quando parla: il conduttore fatica a trattenere le risate ma è bravo a non deridere il signore.
Pinto recita “L’innocente”, una poesia da lui stesso scritta. Più che altro, sembra un flusso di coscienza: del tutto si capisce circa il 20% e così per lui abbondano pentole e campanacci. Conti gli fa recitare altri versi per dargli un’altra chance, ma i risultati non cambiano tanto.
Massimiliano Pau, 43 anni, operaio, arriva sul palco insieme a Mia, la sua cagnetta. È lei la protagonista del numero che fa insieme al suo padrone. Lui le dà dei piccoli comandi e lei lo segue camminandogli vicino o tra le gambe: la cagnetta e il suo padrone arrivano a darsi anche il cinque. L’intesa tra i due è perfetta e la loro prova è davvero molto divertente. Anche il pubblico se ne accorge e premia i due.
Viene da Itri (Latina) il signor Luigi De Crescenzo. Vestito con un look anni ’70, l’uomo si dice amante della musica soul, ma anche di rap dandone subito una dimostrazione al pubblico. L’uomo canta poi un pezzo di James Brown, “I feel good”. Risultato così così: il pubblico rumoreggia e al contempo applaude.
Il quinto concorrente viene da Putignano (Ba), Vincenzo Muggipinto. Si definisce molto somigliante a Checco Zalone: “Molte volte mi scambiano per lui“, dice. Non a caso, decide di cantare “Angela”, un brano cantato proprio dall’attore pugliese. Va fuori tempo, è stonato pure anche se va meglio nella parte recitata. Anche in questo caso il pubblico appare diviso.
Si spezza il ritmo con un balletto coreografato da Stefano Mainini. Carlo Conti di lì a poco pesca alcune persone dal pubblico per affidarle allo stesso Mainini: con lui, durante la puntata, proveranno la medesima coreografia e dovranno riproporla sul finire della puntata.
Il concorrente successivo è il signor Liberatore Russolillo, dall’avellinese. È il più anziano finora: ha ben 92 anni e nella sua vita ha fatto il contadino. “Finché starò bene continuerò a farlo“, dice. Anche il signore ha voglia di parlare e raccontare pezzi di esistenza, per Conti non è semplice stopparlo e farlo cantare. Alla fine, il simpatico vecchietto con il suo organetto (un pezzo di antiquariato, essendo stato prodotto ben 140 anni or sono) propone una tipica tarantella meridionale, andando anche bene a tempo. Tanti applausi per lui e standing ovation.
Maria Rosaria Berardi ha 28 anni e viene da un piccolo comune in provincia di Viterbo. Ha una laurea triennale in Filosofia Finora è la più giovane tra i concorrenti di questa stasera. La ragazza ha ballato fin da bambina e così stasera danza sulle note di un pezzo di Jason Derulo. Brutta davvero la sua prova, senza né capo né coda. E le sirene, insieme ai coperchi, lo confermano. Conti le dà la chance di riprovarci, ma i risultati sono gli stessi.
Si presentano sul palco un papà con il figlio, rispettivamente Vittorio e Luca Lunini. Il padre fa l’allevatore, mentre il ragazzo studia. La loro abilità è quella di suonare cucchiai. Vengono accompagnati dall’orchestra e l’abilità con le posate permette loro di andare a tempo e di creare un numero divertente. Campane e applausi per loro.
67 anni, napoletano, Carlo Carotenuto è pensionato. Prima faceva il commerciante di olive. L’uomo, che attualmente fa il volontario, tenta l’impossibile con il “Nessun dorma” della Turandot di Giacomo Puccini. Strilla e prende qualche stonatura, ma il pubblico non lo stronca totalmente. Se lo meriterebbe per aver quasi ucciso un’aria così bella.
A presentarsi stavolta sono i Mystical Women, una gruppo di 7 amici cremonesi. Tutti indossano un accappatoio blu e una sorta di copricapo con i colori della bandiera italiana. Simulano una sorta di coreografia in un’ipotetica piscina, come fossero esperti di nuoto sincronizzato. Anche la loro esibizione è giudicata dal pubblico in maniera ambivalente.
Prima, però, Carlo Conti viene chiamato al telefono da Giorgio Panariello e così mette il cellulare in viva voce per fargli salutare il pubblico. Quando si dice “il bello della diretta”.
Vestita da Marilyn Monroe di cui è una grande appassionata, Gabriella Lambiase lavora in un laboratorio d’analisi e ha 54 anni. La signora canta proprio un pezzo eseguito dall’attrice americana, “I wanna be loved by you”. Disastro totale per lei, i campanacci e i versi d’asino surclassano la sua voce che finisce per non sentirsi più. La spaccata finale conclude una prova davvero da dimenticare.
Il romano Mario Labieni, 42 anni, si dice timidissimo e non ha mai cantato in pubblico. La scelta di partecipare alla Corrida la motiva spiegando che “cantare fa bene“. Il pezzo cantato dal concorrente è “Non me lo so spiegare” di Tiziano Ferro. Con il cantante di Latina c’è anche una leggera somiglianza fisica. Labini fa una bella interpretazione, sentita, con qualche sbavatura: il pubblico apprezza.
Giuseppe Sposato, 44 anni, è in realtà tutt’altro che coniugato come indurrebbe a pensare il suo cognome: si è separato per ben 3 volte. Di professione benzinaio, ha l’hobby del ballo e decide di riproporre una scena del film “The Mask”, con tanto di costume realizzato da lui stesso. Il pubblico però non sembra aver apprezzato molto quanto da lui proposto.
Penultimo concorrente in gara: Livia Geti, laureata in matematica e consulente tecnologico. La ragazza è appassionata di pole dance ed infatti è vestita da ballerina e c’è già pronto un palo per lei al centro del palco. Grande coordinazione nei momenti, la ragazza riesce a mantenersi in equilibrio anche in posizioni complicate che assume durante la sua prova.
L’ultimo concorrente di questa sera si chiama Angelo e viene da un paese dell’avellinese. Fa il postino e lo mette in evidenza entrando in scena con il tipico giubbotto delle Poste e una bicicletta. Canta una canzone autoreferenziale, “Angelone il postino in pensione”. Applausi per lui da parte del pubblico, che gradisce in buona parte.
Riecco le persone del pubblico che erano state selezionate per la coreografia curata da Stefano Mainini, che dà loro istruzioni durante il ballo. Grazie alla sua opera gli improvvisati ballerini se la cavano e non fanno troppa confusione.
Carlo Conti riepiloga i finalisti: Massimiliano Pau (l’uomo con la cagnetta), Liberatore Russolillo (il suonatore di organetto 93enne), Vittorio e Luca Lunini (suonatori di cucchiai), Mario Labieni (cantava Ferro), Lidia Geti (ballerina di pole dance). Il pubblico voterà tramite gli applausi: potranno essere dedicati solo ad un concorrente. L’arzillo anziano avellinese ne raccoglie di più e vince questa prima puntata.
Termina qui la prima puntata. Lo show, che Corrado portò alla ribalta radiofonica e poi televisiva su Canale 5, è simile all’originale nella struttura, ma nella gestione e nella conduzione si notano delle differenze. Innanzitutto nel casting. Nel caso del programma di Mantoni, i personaggi improbabili e goffi erano molti di più, qui invece la percentuale si è abbassata notevolmente: certo, c’è stata qualche eccezione, ma in linea di massima non si sono notati particolari “fenomeni”. Ballo e canto le abilità più inflazionate: per ora non si sono visti né suonatori di pernacchie né imitatori di rumori vari, come spesso invece accadeva nelle edizioni passate.
Questo, di conseguenza, ha portato il programma a essere meno caotico: abbiamo visto una trasmissione senza dubbio piacevole, ma nel confronto con il modello di riferimento ci si è divertiti e si è riso un po’ di meno.
D’altro canto, Carlo Conti ha il merito di essersi cucito addosso lo show distaccandosi dal suo storico conduttore: di lui non ha la pungente ironia con la quale canzonava i concorrenti di turno (pur non ridicolizzandoli mai), ma il presentatore toscano è riuscito a interfacciarsi in modo divertente con la folta schiera di “dilettanti allo sbaraglio” che gli si sono capitati davanti. Ha scherzato con loro e si è permesso qualche battuta in più rispetto ai programmi dove lo si vede abitualmente, nei quali è più vincolato al suo ruolo di conduttore. Qui ha la possibilità di mostrare altre doti di uomo di spettacolo: attendiamo le prossime puntate per vedere se riuscirà ad “osare” di più.
Prossimo appuntamento venerdì 20 aprile, alle ore 21:25, su Rai 1.