Inizia il concerto con le dichiarazioni di Lodo Guelfi in merito alla sicurezza e la dignità sul lavoro. Il presentatore afferma:
“Mi sono stancato dei personaggi potenti, viva la pubblica amministrazione che funziona nonostante noi, che ci lamentiamo sempre; siamo tutti contro gli immigrati, ma poi mangiamo tutti Kebab e Sushi”.
Primi ad esibirsi gli Indigo Face, con un elettro-indie che scalda subito il pubblico. Arriva poi Braschi, un cantautore che ha partecipato a Sanremo 2017.
Ambra dedica il concerto a tutti coloro che oggi lavorano.
Esposito canta la canzone “Vecchio eliporto”, di seguito Frah Quintale fa eslodere la piazza e rende felici i suoi numerosi fan cantando “8 miliardi di persone” e “Nei treni la notte”. Poi Wrongonyou con la sua “I don’t want to get down” ci porta nel pieno indie inglese condito di cultura laziale. Achille Lauro e Boss Doms ci trascinano in un’atmosfera dark con le loro provocazioni. Lodo definisce Achille “un punk matto”, cantano “Teatro e cinema” e “La Bella e la Bestia”.
Ambra ricorda Mandela per la concomitanza con la data della sua nascita, avrebbe infatti compiuto 100 anni, e parla di proporre iniziative benefiche in suo nome.
Sale sul palco Mirkoeilcane che canta la sanremese “Stiamo tutti bene”, facendoci tornare per un attimo più seri e portandoci a riflettere sul dramma degli sbarchi degli immigrati. Segue Nitro, che entra saltando sul palco con un vestito rosso fiammante; sembra un wrestler, canta “Infamity Show”. Nitro ha una voce da metal ma rappa, questo mix gli dona un quid in più.
Galeffi, l’Ed Sheeran italiano, canta la sua “Occhiaie”. Gemitaiz porta sul palco la trap, un ramo del rap che la fa da padrona in Italia, e canta “Chiamate perse” e “Davide”. Gazzelle arriva vestito con un k-way rosso fosforescente, in tema con il clima uggioso di questa giornata romana; canta “Nero”. Willie Peyote è un ragazzo che viene dai locali underground, uno che ha fatto tanta gavetta ed ora fa sold out anche nei palazzetti; canta “I cani”.
E’ poi il momento della finale del contest 1MNext2018, salgono sul palco La municipal, Erio e Zuin. Vince La municipal, premiata dall’organizzatore del concerto Massimo Bonelli.
Si continua con il concerto con i Dardust feat. Joan Thiele con la loro “Bandaginn”; i loro tamburi colorano il palco, le loro coreografie tribali avvolgono il pubblico in un alone medievale.
Simpatico il siparietto dei due presentatori, che per tutta la prima parte del concerto scherzano con una signora in prima fila di nome Giovanna. Ambra e Lodo la salutano più volte, la cercano senza trovarla, ma infine svelano che questa signora è un’infermiera di Siracusa ed è arrivata stamattina alle 6.30 per accompagnare la figlia al concerto. E’ proprio lei ad introdurre Canova.
Canova rappresenta il nuovo cantautorato italiano, canta le delusioni giovanili, un menestrello dei nostri giorni con la voglia di vivere.Canta “Threesome”.
E’ poi il momento degli Zen Circus. Lodo conosce da tempo il frontman del gruppo, Andrea Appino, e racconta di quando suonando insieme al Circolo degli artisti lui gli salvò la vita (perchè stava cadendo dal palco). Cantano “Catene”.
Poi un punto di rottura e si entra nel pieno pop adolescenziale con Francesca Michelin, che con la sua freschezza giovanile canta “Nessun grado di separazione” e “Vulcano”.
John de Leo omaggia De Andrè e canta “Bentivoglio Angelina” dei Quintorigo.
Chiude la prima parte del concerto un altro omaggio: mentre Lodo e gli Stato Sociale mangiano spaghetti e bevono sul palco, diversi artisti di varie band cantano in onore degli Skianthos e chiedono al pubblico un applauso per chi “almeno una volta nella vita ha fatto schifo”.
Ambra e Lodo danno appuntamento per la seconda parte del concerto alle ore 20, sempre su Rai tre e Rai Radio2.