Seguite con noi la diretta.
Si comincia: un esilarante Sergio Mattarella in salsa Maurizio Crozza, entra nello studio tra gli applausi scroscianti del pubblico.
L’inizio è col botto: questa versione di Sergio Mattarella è una delle migliori satire del 2018 per il comico e attore genovese. Il centro dello sketch sta tutto nell’improvviso appeal di cui il presidente della repubblica gode in queste febbrili giornate di consultazioni.
Dopo Sergio Mattarella, al centro delle satire di Crozza finisce l’ideatore ed ex leader del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo. Neanche a dirlo, tutta l’ironia di giornata si concentra sul possibile accordo tra MS5 e Lega.
Esilarante momento con lo pseudo Luigi di Maio che dopo aver tanto litigato a distanza con l’ex cavaliere Silvio Berlusconi, oggi sembra pronto a farlo diventare ministro del venturo governo Lega-Cinquestelle.
In Italia il capo del partito di sinistra ha chiamato il capo del partito di destra, intercede Crozza, per creare un partito di ultradestra. Maurizio Crozza oggi è molto più duro che nelle puntate precedenti: non risparmia critiche né per Renzi né per Berlusconi, trattandoli sostanzialmente come fossero una persona unica.
Dalle relazioni pericolose tra Berlusconi e Renzi, si passa a Nicole Minetti e le sue vicende giudiziarie. Nella scorsa settimana, infatti, l’avvocato della ex consigliera regionale della Lombardia ha sostenuto che la sua protetta fosse un’eroina della società milanese che ha protetto decine di donne permettendo loro di vivere la vita che volevano.
Torna l’azzecatissimo personaggio di Paolo Sorrentino in salsa crozzese: Io quando in un film voglio raccontare una famiglia felice parto dalla planimetria.
Si torna in diretta con Roberto Mancini e il suo nuovissimo ruolo da ct della nazionale italiana di calcio.
Il calcio prende il sopravvento in studio: La Juve con ogni probabilità vincerà lo scudetto, eppure ho immaginato un bar in cui potessero riunirsi i più grandi anti juventini del calcio. Da queste parole Crozza rimanda a una clip trasmessa in diretta di un fortuito incontro tra le imitazioni di Mourinho, Sacchi e Mancini.
Si riparte da uno dei pezzi forti del repertorio di Crozza: il direttore e giornalista Vittorio Feltri. Ho aspettato 74 anni prima di questo momento, intercede lo pseudo Feltri, Finalmente potrò dire di essere governato da un partenopeo… E’ un insulto dare del partenopeo a qualcuno?
Fratelli di Crozza finisce qui. L’appuntamento è per la prossima settimana, sempre alle ore 21.25, su Canale NOVE.