Proprio in coincidenza con la riunione arriva la notizia che a dirigere Miss America saranno per la prima volta tre donne: presidente dell’organizzazione è Regina Hopper. E’ un “segnale che va nella direzione di un cambiamento che inaugura una nuova era di progresso ed emancipazione”, spiega un comunicato. Ed è la conseguenza degli scandali per molestie che hanno portato alle dimissioni i dirigenti.
Miss Italia ha indicato questa linea da molto tempo, essendo guidata da quasi vent’anni da Patrizia Mirigliani. “Sono donne – spiega la patron – anche le responsabili di importanti regioni, dalla Lombardia, al Lazio, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, Il Trentino-Alto Adige, la Calabria, l’Umbria, il Molise ed altre. Ovunque, come richiedono le regole e il buon senso, gli organizzatori … uomini sono comunque affiancati da assistenti … donne. La serietà e il rispetto nei confronti delle ragazze da parte di uomini e donne dell’organizzazione fanno parte della storia e della tradizione di Miss Italia. E’ il nostro biglietto da visita da 80 anni”.
Progetti, novità, preparativi alla vigilia dei suoi 80 anni (1939-2019) sono stati esaminati nel corso della riunione alla quale sono intervenuti i partner del concorso, alcuni dei quali al fianco delle miss da decenni, ed altri con una collaborazione più recente. Il quadro sarà presto definito insieme alle date e ai dettagli della manifestazione che ha aperto le iscrizioni alle ragazze da 18 anni (da compiersi entro il 24 agosto) ai 30 anni (entro il 31 dicembre)..
Patrizia Mirigliani ha confermato le iniziative che caratterizzano il concorso ed anzi, per sottolinearne l’attualità, ha lanciato una campagna (“Miss Italia fa la differenza”) in cui pone in evidenza i punti fondamentali, come l’abolizione delle misure delle miss (1990), la nascita del titolo “Miss forme mobile” (2011) e di quello “Normal Size” di un anno fa: un programma che si è sviluppato negli anni con propositi con coerenza e propositi chiari a favore delle ragazze. Ma ci sono altre tappe del cammino di Miss Italia che è opportuno tenere vive: l’ammissione delle mogli e delle mamme (1994), l’elezione della prima miss di colore, Denny Mendez (1996), la chiusura alle ragazze minorenni (2011) e la nascita – nello stesso anno – dei titoli Miss Italia Sport e Miss Fair Play.
La storia del concorso si specchia in queste decisioni maturate negli anni e assunte da Enzo e Patrizia Mirigliani che hanno così indicato alle ragazze italiane la strada da seguire, come le regole suggerite nel 2011 con “Il bon ton delle miss”.
La figura di Gessica Notaro, ambasciatrice di Miss Italia contro il femminicidio, e la Campagna #EnjoyRespectVenezia# (2017) chiudono la serie.
cristina chiabotto la migliore di tutte le edizioni di miss italia