Il film TV è tratto dall’omonimo libro di Claudio Fava e Michele Gambino. Nel cast ci sono Fabrizio Gifuni nel ruolo del protagonista Pippo Fava, Dario Aita che interpreta il figlio Claudio, Lorenza Indovina nel ruolo della moglie Lisa.
Prima che la notte | la trama
Pippo Fava ha oramai più di 50 anni. La sua carriera è stata all’insegna di importanti successi conseguiti al cinema, in tv, in teatro e alla radio. Nel 1980 decide di tornare a Catania perché ha intenzione di fondare un giornale e crearvi intorno una vera e propria scuola di giornalismo incentrata sulla più totale libertà di opinione da parte di coloro che vi scrivono e vi collaborano.
Passa poco tempo e questa linea editoriale comincia a creare seri problemi. Pippo Fava denuncia tutto ciò che è illegale e molto presto si scontra con i potenti capi dell’imprenditoria locale legati a doppio filo con la mafia. Il cerchio intorno a lui si stringe per tentare di fargli chiudere la testata.
Il cronista però non si arrende e tenta in tutti i modi di affermare la propria libertà e autonomia nei riguardi dei poteri forti. In questo viene aiutato dal figlio Claudio e dai giornalisti che si sono formati alla sua scuola divenuti oramai dei veri e propri professionisti credibili, appassionati, e pronti a non piegare la testa dinanzi a nessuno.
Pippo Fava realizza allora un mensile, I Siciliani, che diventa subito di grande successo. Infatti la prima edizione viene esaurita in sole due ore. E le successive quattro ristampe hanno sorte analoga. La sua lotta contro la delinquenza organizzata e soprattutto la mafia continua a ritmo serrato, le denunce su quanto Cosa Nostra sta realizzando a Palermo e soprattutto sull’isola, si susseguono continuamente. Nel mirino c’è Nitto Santapaola, il boss che allora guidava la città di Palermo. E sarà proprio Santapaola ad ordinare l’uccisione di Fava. Ma i tempi sono cambiati.
Quando il giornalista muore i suoi allievi continuano la lotta da lui intrapresa. La ricerca della verità è alla base della loro opera professionale. I cronisti lavorano per la loro ricerca della verità senza mai dimenticare di essere al servizio di un solo padrone: la libertà di stampa.
A colpire in particolare è la persona che ha ucciso Pippo Fava: si tratta di un giovane killer che ha quasi l’età di suo figlio Claudio. Gli spara 5 colpi di rivoltella alla nuca e si assicura che sia davvero morto. Era la sera del 5 gennaio 1984.
Il TV movie va in onda non a caso questa sera 23 maggio Giornata della Legalità 2018.
Vengono ricordati in tale occasione i due magistrati Paolo Borsellino e Giovanni Falcone che sono morti nello stesso anno, il 1992, a distanza di circa due mesi.
Ogni anno il piccolo schermo ne ricorda le figure e l’operato attraverso una programmazione specifica.