Diretto da Peter Sullivan nel 2013, la pellicola è stata girata con tecniche più televisive che cinematografiche e verte sulla storia di Laura (Ashley Scott), una donna che ha fatto parte di una giuria che ha condannato a morte uno spietato serial killer.
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Dopo alcuni anni dalla sentenza e dall’esecuzione del condannato, iniziano ad accadere strani fatti. Laura nota che molti dei membri di quella giuria stanno morendo in strane situazioni che troppo spesso non sono chiarite e rimangono avvolte nel mistero.
Questa è la base della pellicola. E, sulla ricerca della verità e sulle scomparse degli ex colleghi di commissione, è incentrala tutta la storia. Laura, però, sa di non potercela fare da sola a cercare indizi e fare indagini. Così si rivolge ad un professionista, il detective Callendar (Cuba Gooding) del quale si fida personalmente. Laura sa che ci sono troppi eventi strani che stanno accadendo ed ha paura per la sua vita.Teme di poter rimanere vitta di uno degli stranio incidenti nei quali sono morti gli altri componenti della giuria e che sono stati subito archiviati.
I due protagonisti
Il film, il cui tiitolo originale è Summoned, riserva molti colpi di scena pieni di adrenalina e fa della suspense l’ingrediente cardine della sceneggiatura. Infatti nel corso della trama si susseguono molte scene a effetto: specchi che riflettono strane creature, porte che cigolano senza alcuna spiegazione razionale, rumoni sordi, voci strane, lamenti, pianti: insomma un insieme di elementi da evocare, in alcuni momenti, la tipica cinematografia horror di Dario Argento. Senza però averne lo spessore.
Intanto vi anticipiamo che Laura e il detective Callendar arriveranno alla verità che sarà essa stessa sconvolgente e inaspettata per tutti, compresi i telespettatori, naturalmente.
Il film è stao accolto in maniera molto differente negli States. La critica si è divisa. Alcuni hanno trovato il soggetto molto interessante ma realizzato in maniera poco convincente. e hanno puntato il dito contro Ashley Scott accusandola di essere in alcune scene poco credibile. Ad esempio all’attrice è stato contestato di girare per casa indossando un paio di improbabili sandali proprio nei momenti di più alta tensione.
Anche la prova di Cuba Gooding ha diviso la critica d’oltre oceano. Un ruolo poco adatto a lui, una sorta di comparsata, queste alcune delle osservazioni fatte. Promossa, invece, la regia di Peter Sullivan.
Vedremo che ne pensano i telespettatori italiani.
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