“Un programma storico: non perché l’ho fatto io, ma perché ha rotto degli schemi. Ha portato la cucina in televisione, e tutti i programmi gli devono qualcosa”: così apre la puntata una commossa Antonella Clerici. In azzurro vestita, la conduttrice è in lacrime: “Non pensavo fosse così difficile, anche se è stata una mia scelta, voluta”. Nello studio Dear, la telecamera inquadra molti visi con gli occhi lucidi.
Il programma compie 18 anni: “Durato più di ogni mio matrimonio”, ironizza la Clerici. “Quando sono entrata qui avevo 37 anni: tutto il resto, Sanremo, è successo dopo”. “Bisogna andar via -prosegue- quando la tavola è ancora apparecchiata, quando gli invitati stanno ballando: questo è un programma vivo. Ci sono anche gli incontri importanti: io ho conosciuto questo uomo straordinario, e cambio la mia vita”. Tra i ringraziamenti, un pensiero a Fabrizio Frizzi: “La sua scomparsa mi ha fatto pensare, bisogna salire sul treno della vita”.
Ma la Clerici non sparirà dal video: continuerà comunque ad essere presente nella trasmissione, ma la seguirà da dietro le quinte. “Al mio posto arriverà un’altra conduttrice, poi ve ne parlerò: la dovete sostenere”, annuncia.
E ora, via alla gara: Mauro Improta contro Renato Salvatori. Inizia il conto alla rovescia: ci sono 30mila euro da assegnare.
Quello di oggi è un vero “happening”: tanti i grembiuli in studio, non senza qualche vecchio spezzone per celebrare la Clerici e la “maggiore età” del programma. Rivediamo così Beppe Bigazzi, i teatrini con Anna Moroni, una Clerici più giovane, il ritorno dopo la gravidanza, la partecipazone di Frizzi, i momenti goliardici cantando Le tagliatelle di nonna Pina: tutto all’insegna della risata. “Ho capito che devo fare programmi dove si ride, in quelli dove si piange faccio fatica”, conclude la Clerici.
La commozione continua: alla conduttrice viene consegnata una maglia de La Prova del Cuoco con tutte le firme della squadra di lavoro. Il numero è naturalmente il 18.
La Clerici ha deciso di non fare l’elenco delle persone da ringraziare: essendo tanti, e tutti importanti, non vuole rischiare di dimenticare qualcuno.
Mentre i concorrenti preparano il proprio menù, la Clerici dà qualche numero: 4400 concorrenti per i primi 10 anni, 560 negli altri 8. “Tutta gente che non era in cerca di notorietà, ma solo appassionata di cucina”, arrivata da ogni angolo della penisola.
Ultimo conto alla rovescia e ultimo lancio della “reclame”. Si passa così ad illustrare i passaggi dei piatti preparati, poi al verdetto: vince la squadra rossa, che porta a casa il montepremi.
Si spengono ora le luci. La Clerici prende la parola: “Faccio gli auguri a Elisa Isoardi, che stavolta torna non come sostituta ma come titolare“.
“Voglio dirvi che ci rivedremo presto, perché a ottobre avrò a che fare coi pappagalli: tornerà in onda Portobello, una trasmissione del grandissimo Enzo Tortora che non è più andata in onda. La faremo dagli studi di Milano. Poi ci sarà Sanremo Yong, da aprile-maggio una nuova trasmissione di cui non voglio dire niente: di sabatu sera in famiglia ce ne saranno tanti, ma è ovvio che mi mancherà il rapporto con voi. Grazie per tutto quello che mi avete dato”. La Clerici è di nuovo in lacrime, però “vorrei lasciarvi con un sorriso”: “Questa è una trasmissione del buonumore, perché quando si parla di cucina si parla di buonumore. Quando pensate a me, pensate a me che rido: quando c’è un cambiamento, andate avanti senza tornare indietro”.
Si conclude così l’esperienza quasi ventennale a La Prova del Cuoco: circondata dai collaboratori, la conduttrice brinda al suo pubblico. Alla regia non rimane che sfumare augurando buone vacanze.