Una voce fuori campo presenta l’appuntamento speciale e da il là all’ingresso di Gianluigi Nuzzi. Paolo Bonolis viene definito “agli arresti professionali” all’interno dello Studio Uno Elios. Il faccia a faccia tra i due dovrà servire ad incastrare il conduttore. Il primo aspetto per smascherare il “crimine contro l’umanità” è il famoso pidicozzo.
Ogni puntata inizia con la/il valletta/o di serata che apre il contenitore dei pidicozzi, che per chi non avesse mai seguito il programma, sono i foglietti dove si trovano i montepremi. Non tutti sono stati disinvolti nell’alzare il coperchio, e i contributi servono proprio per rivedere le figuracce dei malcapitati.
Il secondo indizio della colpevolezza di Paolo Bonolis è la famosa mazza di gomma. Ogni volta che in studio entra il Bonos tutte le signore del pubblico, anche le più anziane, gli corrono incontro per baciarlo e abbracciarlo. Il conduttore per liberarsene colpisce le donne proprio con questo gioco. “Lo vede? Sono io l’aggredito“. Gianluigi Nuzzi incalza e lo accusa di abuso. Rvm con tutti i baci alle spettatrici.
“Lei discrimina le persone e i concorrenti, anche per l’aspetto fisico“: Gianluigi Nuzzi, incalza Bonolis, e attraverso un nuovo contributo video mostra il tradizionale irriverente comportamento del padrone di casa che in più riprese utilizza proprio i difetti dei partecipanti per creare show e strappare risate.
Ecco la prima novità nello schema narrativo che si sta portando avanti. All’interno di una scena andata in onda vengono mostrati dei pezzi inediti che poi sono stati tagliati in fase di montaggio. Espediente divertente. A casa piace sempre scoprire fuori onda.
“Lei prende in giro anche i suoi collaboratori“. Ovviamente, dopo Luca Laurenti, la vittima preferita di Paolo Bonolis è Stefano Jurgens. Tra i siparietti più divertenti andati in onda ci sono quelli durante le domande legate al Kamasutra, quando i due simulavano le posizioni che i concorrenti dovevano indovinare.
Gianluigi Nuzzi calato alla perfezione nel ruolo; ai telespettatori appare come un perfetto mix tra la sua tradizionale conduzione di Quarto grado e un interrogatorio in commissariato. Altro rvm dedicato a Stefano Jurgens, quando si “traveste” in modo originale e assolutamente divertente per fare le sue domande. La costante? Si chiude sempre il naso con le mani.
Nel rivivere i momenti più esilaranti, ovviamente non potevano mancare le numerose gaffe di Luca Laurenti. Nella ricostruzione di un’indagine non poteva mancare la lavagna con le foto di tutti i personaggi coinvolti. Gianluigi Nuzzi parla de “La banda di Paolo Bonolis” e indica uno ad uno tutti i protagonisti del mini-mondo. Altro rvm.
Altro espediente divertente. Arriva la “testimonianza” esclusiva del Bonos che accusa Paolo Bonolis di sfruttamento. Durante il video, lo svedese, palesemente doppiato, dice di voler tornare a fare il sosia di Nino D’Angelo. Modo sicuramente originale di trasmettere delle repliche, ma questo ritmo, eccessivamente alto, uccide un po’ i telespettatori che non apprezzano a pieno nè i vecchi contributi, nè i passaggi in studio.
L’accusa successiva mossa al padrone di casa è quello di essersi appropriato di opere d’arte, nello specifico di lavori cinematografici. In diversi casi infatti, per fare delle domande Bonolis ha coinvolto spettatori, con mezzi improvvisati, per ricostruire scene di noti film. Seconda testimonianza di un “pentito”. Questa volta a parlare è l’alieno, che si finge noto professore di astrofisica.
Con il caso Cofone, Paolo Bonolis avrebbe violato le regole della Par condicio. Il concorrente coinvolto infatti dichiarò di essersi candidato per le elezioni comunali. All’interno di una carrellata delle migliori scene non si poteva far a meno di segnalare le concorrenti che davanti al conduttore scoppiano a ridere senza sosta. La più famosa di queste fu Olimpia.
Primi segni di debolezza per Paolo Bonolis, prima della testimonianza anonima di una collaboratrice, che avrebbe subito molestie dal conduttore in cambio di far carriera. Dopo aver rivisto la performance di un logorroico concorrente del Cilento, l’accusa successiva per il presentatore è quella di truffa a Mediaset. Il video che lo testimonia i ripetuti travestimenti di Luca Laurenti.
L’ultima domanda di Gianluigi Nuzzi: “Ma lei sente colpevole o innocente?!“. Risposta a sorpresa di Paolo Bonolis: “Se io mi dichiaro colpevole poi posso andare dalla D’Urso però”. Espressione entusiasta e risate assicurate.
Termina qui questa puntata speciale di Avanti un altro, dal titolo An italian crime story. Con questo originale modo di ripresentare i momenti migliori di oltre 1000 appuntamenti Paolo Bonolis chiude la stagione del quiz di Canale5.
l’allegoria è palese:
“Il faccia a faccia tra i due dovrà servire ad incastrare il conduttore. Il primo aspetto per smascherare il “crimine contro l’umanità” è il famoso pidicozzo.