Indice dei contenuti
- 1 Le Iene Show 25 febbraio diretta – i servizi della puntata
- 2 Le Iene Show 25 febbraio diretta – Coronavirus: il vicino del paziente ha il Coronavirus, ma il tampone?
- 3 Le Iene Show 25 febbraio diretta –Coronavirus: parlano gli italiani tornati dalla Cina
- 3.1 La concessionaria fantasma
- 3.2 Coronavirus: ma il blocco dei voli ha funzionato?
- 3.3 Picchiato per il colore della pelle
- 3.4 Lo Scherzo delle Iene a Paolo di Canio
- 3.5 Servizio: Un motore di ricerca può sapere tutto di noi
- 3.6 Un uomo condannato più volte, non paga e se ne frega
- 3.7 Ecco chi è Adriano Panzironi
- 3.8 Coronavirus: come il mondo ci guarda
Le Iene Show di stasera 25 febbraio 2020 sarà in diretta per il primo martedì di questa nuova stagione del programma. La conduzione è affidata ad Alessia Marcuzzi e Nicola Savino con le voci fuori campo della Gialappa’s Band. Inoltre, come vi abbiamo anticipato, per la prima volta lo show è in diretta senza pubblico in studio. Una misura precauzionale in risposta all’emergenza Coronavirus scoppiata in Lombardia e in tutta Italia.
Le Iene Show 25 febbraio diretta – i servizi della puntata
Le Iene show di stasera sono in diretta per il loro primo martedì della nuova stagione. Gli appuntamenti con Le Iene quest’anno sono previsti il martedì e il giovedì, con la rotazione dei conduttori in studio.
Fra i tanti servizi che seguiremo in diretta, ben tre saranno dedicati a tematiche relative al Coronavirus. “Il sindaco del capoluogo lombardo Giuseppe Sala ha chiesto di prendere tutte le misure per fermare la diffusione del virus. Anche noi vogliamo contribuire” affermano infatti attraverso il loro sito le Iene.
Il primo servizio delle Iene riguarda proprio il Coronavirus. Le Iene denunciano, attraverso il servizio e utilizzando registrazioni ottenute da testimoni diretti, una gestione dell’emergenza non adeguata. La telefonata proviene da un vicino di casa dei primi contagiati di Codogno.
L’uomo ha tutti i sintomi dell’influenza da Coronavirus, ma da venerdì 21 ancora nessuno è andato a controllare la sua situazione e verificare se sia davvero affetto dalla malattia. Solo attraverso una conoscente medico ha potuto tranquillizzarsi e tranquillizzare sua moglie e suo figlio che vivono con lui. Ma non ha ancora avuto modo di fare un tampone.
Ad aggravare la situazione, la notizia che un suo amico, con il quale era stato recentemente a cena e del quale non ha più notizie, è stato dichiarato positivo al virus. L’uomo, inoltre, denuncia che nessuno nel suo condominio, che lo ripetiamo è lo stesso del paziente 1 di Codogno, è stato sottoposto al tampone che verificherebbe la positività al virus.
Il servizio prosegue con una panoramica sulla situazione di Codogno, isolata dai posti di blocco e abbandonata alla confusione per via delle poche informazioni certe sugli sviluppi. Proseguono anche le testimonianze dei residenti, che confermano la confusione di ASL e amministrazioni nel gestire una situazione alla quale evidentemente non erano preparati.
La iena Matteo Viviani prosegue i servizi legati al Coronavirus, con una intervista agli italiani tornati direttamente dall’area di Huan tempo fa. Dopo essere stati dichiarati negativi al virus sono stati infatti riaccompagnati proprio da Matteo Viviani alle loro abitazioni in Italia, dal centro dove erano tenuti sotto controllo.
Gli uomini, artigiani nel campo dell’argilla, denunciano una comunicazione non chiara da parte della Farnesina, dei media esteri e dei media cinesi. Tutti avrebbero inizialmente reso impossibile capire la reale gravità della situazione. Il servizio prosegue con immagini registrate a Huan dagli italiani, con i loro smartphone. Quindi, con dei video registrati da un blogger cinese che stava condividendo notizie sulla situazione in città. Il Blogger è al momento irrintracciabile, dichiarato “in quarantena” dai media cinesi. Dai video mostrati emerge che in Cina la situazione sia più confusionaria e grave del previsto.
“Non capisco, non possono non dare risposte” dichiara in una registrazione di gennaio uno degli uomini riferendosi alla Farnesina. Continuano poi a raccontare la loro esperienza. Solo il 2 febbraio avrebbero iniziato il loro viaggio di ritorno in patria. Ma ci vorranno altri 17 giorni di quarantena prima di poter tornare a casa. E quando ci riescono, alla fine del servizio, la gioia loro e dei familiari è tangibile.
La concessionaria fantasma
Dopo aver mostrato lo studio vuoto, Nicola Savino e Alessia Marcuzzi, insieme con la Gialappa’s Band, introducono il prossimo servizio, dedicato alle contraddizioni del Coronavirus. Che però andrà in onda solo più in là durante la puntata.
Prima, dato che il servizio non è pronto, viene mandato in onda un altro servizio riguardo una truffa messa in atto da un concessionario. La truffa è peculiare: tutto lascia intendere che le macchine in vendita esistano, come da dati su internet o addirittura dopo aver provato l’auto in questione. Eppure, da un giorno all’altro la concessionaria chiude, i rivenditori scompaiono e le auto non ci sono più. Sono una trentina le persone truffate per ora, per un valore della truffa complessiva di circa 400.000 €.
La realtà viene lentamente a galla: le auto della New Car, il nome della concessionaria, erano noleggiate da aziende terze. Uno dei truffati riesce a rintracciare i due truffatori, che subito vengono incontrati dalle Iene. Ma uno dei due, Simone, si mostra ostile e minaccia di venire alle mani.
La vicenda si complica. Il secondo dei rivenditori, Costantino, è irrintracciabile. E l’ex-amministratore della società, Carmelo, dice di aver denunciato Simone in quanto truffato anche lui da quello che credeva essere un amico. Nel conto della società, gestito teoricamente da Carmelo, i soldi sono stati spostati tramite assegni. E la banca conferma che il riferimento per il conto non era Carmelo, ma Simone. Quest’ultimo, nel frattempo, è sparito. “Che ti ha truffato? Se ha sbagliato pagherà” dichiara la nonna dell’uomo.
Le indagini delle Iene conducono fino a un uomo, amministratore di una seconda società di rivendita orologi, che ha ricevuto un bonifico da 280.000 €. Il quale dichiara di non sapere nulla degli illeciti di Simone e di New Car.
Il servizio seguente torna a parlare del Coronavirus. E di un caso particolare che mostra come, nelle settimane passate, sia stata la Farnesina stessa a fornire un escamotage per evitare il blocco dei voli. Il servizio infatti mostra il caso di Dalila, rimasta inizialmente bloccata in Cina dal blocco dei voli indetto dal governo.
Segue una registrazione della telefonata dei genitori alla Farnesina. “I voli devono essere indiretti” dice un uomo della Farnesina al telefono. Il suggerimento in pratica consente di aggirare il blocco dei voli. Così Dalila ordina un volo dalla Cina a Bangkok, e da quest’ultima all’Italia: senza mai essere stata controllata.
In autonomia, Dalila effettua i test, che vengono mostrati a schermo. E risulta negativa.
Il servizio viene quindi mostrato al Premier Conte, che risponde alle Iene. “Per i voli indiretti abbiamo data istruzione di procedere in aeroporto tramite il termoscanner” dice. “Oltre 1000.000 passeggeri al giorno sono stati controllati. Ma è impossibile che con un flusso così ingente si possa effettuare il test al tampone” continua. “Le disposizioni sono state adottate quando erano stati registrati solo due casi positivi” termina.
Picchiato per il colore della pelle
Alice Martinelli racconta di un terribile sopruso: un ragazzo di 20 anni. Buba, è stato picchiato da venti altri giovani. L’evento è stato fortunatamente ripreso dalle telecamere di sicurezza della zona, ed è diventato, giustamente, un caso. Il tutto, mentre gli urlavano terribili insulti razzisti.
Buba racconta il giorno dell’evento, quando è stato salvato da due ragazzi che passavano di là per caso. “Sono nero, e sono orgoglioso di essere quello che sono. Sono un nero palermitano” dice Buba. Che conclude dichiarando che se i ragazzi che lo hanno aggredito si scusassero sinceramente con lui, addirittura ritirerebbe la denuncia.
Lo Scherzo delle Iene a Paolo di Canio
Arriva il momento dello scherzo, che vede protagonista e vittima Paolo di Canio, con la complicità del suo socio attuale. I due hanno un negozio di vestiti insieme, ma lo scherzo si basa in realtà sulla particolare avversione di Paolo ai social network. “Sfruttano il rinco**ionimento della gente!” afferma non sapendo di essere registrato.
Un’altra complice si rivela essere l’influencer Miss Marika, “assunta” dal socio di Paolo, che subito viola il suo tabù, coinvolgendolo in un video in diretta. La ragazza si mostra volutamente disinibita, come confermano le numerose foto da nuda presenti sul suo profilo Instagram. Alla fine del servizio fotografico, la ragazza esce dal negozio con 5900 € di vestiti… senza pagare. Inoltre, il responsabile dell’agenzia di influencer ricorda ai due che ci sono 7500 € da pagare.
Solo dopo Paolo scopre le foto da nuda di Miss Marika, sconvolto dal fatto di essere stato coinvolto nel profilo della ragazza. Come se non bastasse, il giorno dopo Paolo scopre che la ragazza sta facendo una pubblicità negativa al negozio e addirittura a di Canio stesso. Questo perché sarebbe stata licenziata dall’agenzia in seguito “al furto” dei vestiti. Ma non si ferma qua: Marika accusa di Canio di averla fatta ubriacare in una diretta pubblica, chiamandolo “infame” e minacciandolo insieme con il suo ragazzo. Paolo, ovviamente, non la prende bene.
L’agenzia rincara la dose: ha mandato un altro influencer più adatto al negozio. Paolo è sempre più fuori di sè, ma riesce a ottenere il numero della precedente influencer, con cui inizia una telefonata al vetriolo. Viene fissato un incontro durante il quale l’influencer riotterrà i vestiti sottratti, a fronte della richiesta di una buonuscita da 1000 €. Le situazioni si accavallano (volutamente), e di Canio si arrabbia sempre di più: il nuovo influencer non soddisfa nuovamente Paolo, ovviamente.
Arriva Marika con il suo ragazzo, e la situazione si scalda. “Se avevi i baffi stavi già sdraiata” dice di Canio alla ragazza. Quando le cose sembrano aver raggiunto l’apice, le Iene si rivelano. “Ma tu sei un deficiente” dice di Canio al suo socio. Tutto finisce bene, per fortuna!
Segue subito dopo un servizio proveniente dal passato: sono le Ieneyeh, una raccolta dei migliori servizi delle Iene. In questo estratto, le Iene insultano viso a viso celebri Vip.
Servizio: Un motore di ricerca può sapere tutto di noi
Il servizio che segue l’interruzione pubblicitaria riguarda i motori di ricerca di Internet. Inizia spiegando come funzioni un motore di ricerca, uno strumento per ricercare informazioni online. E confrontando vari motori diversi. Jean Claude Ghinozzi, del motore di ricerca francese Want, spiega che Google “tiene traccia delle ricerche dei suoi utenti”. Ma non va molto oltre. Allora le Iene chiedono all’inventore di Ecosia, un motore di ricerca ecologico, che usa i proventi pubblicitari per progetti a impatto zero. Conclude dicendo che “Noi teniamo alla tua privacy, e non creiamo un profilo degli utenti”.
Arriva il momento di Bing, il motore di ricerca di Microsoft. Questo motore di ricerca crea in effetti profili degli utenti, basandosi sui dati ottenuti dalle ricerche effettuate di volta in volta. “Ognuno ha il suo internet” dichiara un esperto chiamato dalle Iene. Non sono solo le pubblicità ad adattarsi a noi, ma anche i contenuti, in base alle ricerche precedentemente effettuate dai nostri profili. Ma si va oltre: i siti rivelano quali dispositivi usiamo, quanto spendiamo, e quanto siamo disposti a spendere.
Le iene utilizzano due computer nuovi, “vergini”, fingendo due profili diversi. I risultati sono, in effetti, diversi, mostrando che forse l’Internet non è così “uguale per tutti” e democratico come sembra. “Un utente coccolato è propenso a cliccare. Ogni click vale dei soldi”. Per questo i motori di ricerca offrono un servizio personalizzato, una bolla. Chiamata “filter bubble”. Se i motori di ricerca vogliono tenere a bada gli utenti, tendono a tenerli contenti con algoritmi che guidano le loro ricerche verso risultati affini a quelli ricercati.
Sono i Cookies il segreto: file salvati con il nostro consenso sui nostri pc che contengono tutte le informazioni su “cosa ci piace”, in base a cosa abbiamo cercato. Allora basta disabilitare i cookies? In alcuni casi sì.
Il servizio continua su come “difendersi”, e come scoprire cosa Google o un altro motore di ricerca sa di noi. Se non impostiamo correttamente i permessi forniti a Google, in pratica, non c’è limite alle categorie per le quale siamo profilati. Spostamenti, acquisti, cose dette a Google tramite il microfono (e registrate), tutto è fornito a Google. Cosa significa questo? Che se incautamente noi forniamo a Google troppe informazioni, chiunque fosse in grado di hackerare il nostro profilo Google potrebbe sapere dove siamo in qualunque momento. E non solo.
Un uomo condannato più volte, non paga e se ne frega
La iena Nina Palmieri intervista un uomo più volte condannato per omicidio, che anziché accettare le sue condanne, dichiara di essere vittima di un complotto.
Un muratore è deceduto mentre lavorava. La vittima è morta a causa impalcatura insufficiente, e a esserne responsabile, secondo il giudice, sarebbe l’uomo mostrato a inizio servizio: il datore di lavoro del muratore. Ma anche se condannato più volte a pagare risarcimenti alla figlia della vittima, il datore di lavoro ricorre in appello, ostacola la famiglia del lavoratore deceduto e rifiuta di accettarsi colpevole.
La famiglia del muratore vince anche in appello. Eppure ad oggi nulla è successo. Il debito del datore di lavoro secondo lo stato sarebbe di 800.000 €, che “non vedrò mai” dice Ilaria, la figlia della vittima. “Non riesco a rendergli giustizia” continua riferendosi a suo padre.
Durante il servizio viene chiamato in causa il datore di lavoro incriminato. Ma anziché riconoscere la sua colpa, l’uomo grida al complotto contro la giornalista delle iene. “Se non sei straniero o di sinistra, lo stato ti va contro” dice l’uomo.
Ecco chi è Adriano Panzironi
Il servizio seguente riguarda un uomo: Adriano Panzironi. Un giornalista, non un medico. Più volte colto in flagrante dalle Iene, raccontava di essere in grado di curare malattie e allungare la vita a chiunque. Ma nonostante sia stata comprovata la sua colpevolezza, ultimamente alcuni studi in TV stanno quasi “ripulendo la sua immagine“, con interviste e inviti in studio. Anzichè mostrare cosa l’uomo ha fatto negli ultimi anni per davvero, per meritare la sua fama e le accuse a lui rivolte. A questo, quindi, pensano adesso le Iene.
La dieta pubblicizzata da Panzironi quando fu incriminato consisteva in una eliminazione completa dei carboidrati in favore di proteine e grassi. Il tutto, certo, integrando l’alimentazione con degli integratori. Prodotti e venduti, ovvio, da una azienda di proprietà della famiglia di Panzironi. Furono molti i medici conniventi Panzironi, che all’epoca mostrata dai filmati del servizio di oggi tessevano le lodi degli integratori. Il problema, però, è che lo schema pare oggi star ripartendo.
Due medici chiamati oggi dalle Iene ricordano cosa siano il Diabete e il morbo di Kron, che Panzironi promette di guarire solo con la sua dieta e i suoi integratori. Mentendo. Molte delle dichiarazioni fatte da Panzironi sono giudicate oggi dai due medici “criminali”. Ma parlando al telefono con i call center di Life120, la società di Panzironi attraverso la quale vende i suoi prodotti, questi dichiarano di poter curare addirittura l’Alzheimer.
L’ordine dei medici e l’ordine dei giornalisti giudicano gravissime le azioni di Panzironi e di chi si è prestato alle sue macchinazioni. Le Iene arrivano fino a interrogare Panzironi stesso, che fugge dall’inviato e non risponde alle domande. Ma, successivamente, Panzironi accetta di rispondere alle domande delle Iene in una intervista programmata.
Il giornalista viene messo di fronte alle dichiarazioni dei suoi dipendenti del Call Center. Scarica inizialmente la responsabilità sui dipendenti. “Un errore di formazione del Call Center” dice. Ma su tre telefonate, tre persone hanno fatto dichiarazioni criminali. Ma poi, le Iene mostrano le dichiarazioni al telefono di Panzironi stesso, che non differiscono da quelle dei dipendenti del Call Center. Seguono le ripercussioni alle azioni di Panzironi, che arriva a rischiare 3 anni di galera, ma che non hanno avuto reale seguito nell’effettivo.Oggi Panzironi prosegue la sua opera di diffusione di falsità. Allora le Iene intervistano un ex dipendente, che conferma non solo la vacuità delle promesse di Panzironi, ma mette in luce un sistema criminale di vendite al nero, scadenze falsificate e quant’altro,
Il collaboratore inoltre racconta dei messaggi inviati da clienti insoddisfatti, perché le cure non stavano avendo effetto. Eppure, c’è quasi di peggio: Panzironi ha addirittura truffato molti altri tramite affitti truffaldini pagati in nero, su edifici fatiscenti di Anzio. Edifici che, oltretutto, non erano di sua proprietà. Ma che lui riusciva a vendere comunque. Finché, dulcis in fundo, non inviava un complice dopo aver venduto la casa, che rivendicava la proprietà dell’immobile con documenti falsi. E il sistema poteva ricominciare.
Sembra incredibile, ma la storia prosegue. Perché Panzironi si era anche immesso nel mercato del cinema, producendo film mai usciti veramente, ingaggiando attori che non poteva pagare. E che, in effetti, non ha mai pagato. Si parla di cifre dai 15.000 ai 70.000 € circa. Solo per gli attori. Includendo le maestranze, si parla di 130.000 € di debiti.
Allora, le Iene chiamarono ancora una volta Panzironi in modo che pensi di parlare di Life120. Ma, invece, verrà messo di nuovo di fronte alle sue responsabilità. La storia arriva fino a ottobre 2019, quando Panzironi fu chiamato nuovamente dalle Iene. ma, ancora una volta, Panzironi elude le domande. Un rocambolesco inseguimento porta le Iene e Panzironi a confrontarsi con la Polizia. E la storia pare finire. Almeno, finché qualcun altro non cadrà ancora negli inganni del giornalista. Il che, speriamo, non accada mai più.
I servizi non si fermano. Il seguente servizio riprende quindi i partecipanti della Fashion Week, mettendo in mostra l’assurdità di alcuni design.
Quindi, le Iene tornano a concentrarsi sul Coronavirus. Vengono mostrate le prime pagine di giornali dal mondo, per cercare riferimenti al Coronavirus nel mondo. In particolare, riferimenti al modo in cui l’Italia viene percepita in questo momento storico.
Il New York Times pone la situazione in prima pagina, ma non fa riferimenti all’Italia. Le Monde, invece, fa esplicito riferimento all’aggravio della situazione in Italia, alle chiusure delle scuole e a tutte le misure intraprese dal nostro paese. I giornali del regno unito preferiscono concentrarsi inizialmente sul proprio paese, ma poi parla anche dell’Italia.
Poi si passa ad internet. La CNN, ad esempio, intervista i cittadini di Codogno e mostra immagini della zona calda, dei controlli sui residenti. Anche altri siti mostrano immagini registrate in Italia, in particolare nelle zone rosse in Veneto e Lombardia.
“Una regione tra psicosi e disorganizzazione” titola infine un servizio in onda sulla TV nazionale francese, mostrando le medesime riprese. Il che esemplifica il modo in cui, almeno la Francia, vede la situazione italiana in relazione alla diffusione del Coronavirus.
Angelo Duro è quindi ospite in studio per promuovere il suo programma, che andrà in onda dopo le Iene “Perchè mi state guardando?”. Il programma si basa su uno spettacolo del comico, che promette di trattare male tutti: pubblico e ospiti. Successivamente vengono presentati i servizi in esclusiva per leIene.it, che proseguono le indagini e gli aggiornamenti su casi precedentemente trattati dalle Iene.
Prima di chiudere il programma, infine, rimandando all’appuntamento di giovedì e a quello, ancora successivo, di martedì prossimo, viene ricordata l’importanza di Dynamo Camp, un’organizzazione che organizza giornate di divertimento e svago per bambini e ragazzi con disabilità.
Quindi, la puntata di oggi, martedì 25 febbraio 2020, termina.