Indice dei contenuti
- 1 Le Iene Show 5 marzo 2020 diretta – i servizi della puntata
- 2 Le Iene Show 5 marzo 2020 – scherzo, un razzista di colore
- 3 Le Iene Show 5 marzo 2020 – Disabili prigionieri in casa
- 3.1 Il primo scherzo di oggi al calciatore Verratti
- 3.2 Nonni ribelli autogestiti contro il sistema
- 3.3 Finti Casting per la Pupa e il Secchione
- 3.4 La truffa con la valigia dei contanti falsi
- 3.5 Essere cinesi in Italia ai tempi del Coronavirus
- 3.6 Lo scherzo a Eva Grimaldi
- 3.7 Falsi invalidi a Palermo
- 3.8 Il racket delle prostitute di Roma
- 3.9 Erba, Azouz ritorna sul luogo della strage
- 3.10 I furbetti del terremoto in Emilia
- 3.11 I terrapiattisti
- 3.12 Migranti in fuga verso l’Europa
Questa sera, 5 marzo 2020, torna Le Iene Show su Italia 1 alle 21.20, per il consueto appuntamento del giovedì. La rotazione dei conduttori prevede oggi in studio Veronica Ruggeri, Nina Palmieri e Roberta Rei, al posto di Giulio Golia, Filippo Roma e Matteo Viviani. Non manca Giulia Innocenzi a Iene.it Aspettando le Iene, che inizierà in streaming sulle pagine social delle Iene e su Mediaset Play alle 20.45.
Le Iene Show 5 marzo 2020 diretta – i servizi della puntata
Fra i servizi della puntata, annunciati sul sito Iene.it, ci sono l’anteprima di un servizio sul post-terremoto in Emilia, e un’altro che mostra le condizioni dei migranti sull’isola di Lesbo, in fuga verso l’Europa. Infine, lo scherzo tradizionale delle Iene: la vittima di questa puntata è l’attrice Eva Grimaldi.
Le Iene Show 5 marzo 2020 – scherzo, un razzista di colore
Applausi registrati, dato che lo studio è ancora vuoto, accolgono le conduttrici Veronica Ruggeri, Nina Palmieri e Roberta Rei all’inizio della trasmissione.
Quindi parte il primo servizio: un inviato delle Iene di colore si finge fondatore di un partito “Italia agli Italiani”. In giro con un volantino, prova a convincere dei passanti a “mandare via tutti i neri dall’Italia”. Alcune risposte sono esilaranti.
Le Iene Show 5 marzo 2020 – Disabili prigionieri in casa
Il servizio successivo racconta la storia degli abitanti di un condominio a Roma, il cui ascensore è rotto da diversi mesi. Il problema, però, è che molti di questi residenti sono invalidi riconosciuti, e non sempre riescono a salire e scendere le scale.
Nè il comune nè la ditta che teoricamente dovrebbe occuparsi della manutenzione hanno risposte per i condomini. Interrogato direttamente, il responsabile della ditta incolpa il comune, che non avrebbe inviato i fondi necessari alla manutenzione. Successivamente viene incontrato l’assessore del comune responsabile, che ripete di aver agito “al meglio che si poteva fare”. E promette una soluzione in breve tempo.
Pochi giorni dopo l’intervento delle Iene, l’impianto viene ripristinato. E l’ascensore torna funzionante.
Il primo scherzo di oggi al calciatore Verratti
La puntata di oggi, annunciano le conduttrici, sarà caratterizzata da due scherzi. Il primo ha come vittima il calciatore Marco Verratti, trasferitosi in Francia. La sua ragazza, complice, gli fa credere che ci sia un topo nella loro abitazione, dal momento che Verratti è terrorizzato dai topi! Il calciatore non sa che la minaccia è tangibile: le Iene hanno disseminato il suo appartamento di piccoli topi di gomma!
Appena rientrato in casa, Verratti ha il primo spavento dopo aver visto uno dei topolini nascosti dalle Iene. Si rifugia in piedi su un tavolino, arrivando a prenotare una stanza d’hotel pur di allontanarsi dall’appartamento “infestato”. Ma alla fine, è costretto a scendere dal tavolino per tornare ad allenarsi.
Al ritorno a casa, avrà un’altra terribile sorpresa: il pupazzo di un topo grande come un piccolo cane, molto realistico. Appena visto il peluches, prevedibilmente, Verratti viene preso dal panico. “Ci sta un ratto grosso come un Ipad” dirà al telefono, spaventatissimo.
Il colpo finale lo darà l’inquilina del piano di sopra: è arrivata nell’appartamento con un serpente per mangiare il ratto, che Verratti crede morto. O almeno, così fanno credere al calciatore. In realtà, ad arrivare nella stanza da letto di Verratti, sono le Iene!
Nonni ribelli autogestiti contro il sistema
Dopo l’interruzione pubblicitaria, si riprende con un servizio girato in una casa di riposo di Nocera Umbra. Gli anziani abitanti vivono pagando da soli, senza sovvenzioni statali, le spese di sostentamento della struttura, di proprietà della ASL. E qui risiede il problema, di natura assolutamente burocratico. Per risolvere il quale, a breve, gli anziani rischiano di essere sfrattati.
Ma la soluzione del comune non soddisfa, ovvio, i residenti, che hanno creato un comitato per la non chiusura della casa di riposo. Tramite tale comitato, pagando tutto con le loro pensioni, in proporzione all’entità dei singoli redditi, sono riusciti a rimanere nella struttura fino ad ora. Considerando, insomma, la casa di riposo come una casa in cui vivere tutti insieme. Di più, ora che la struttura è autogestita, le spese sono diminuite, e i residenti aumentati!
Il clima che si respira è commovente, gli anziani ormai si considerano come una famiglia. Ma per il sindaco questa realtà ancora non dovrebbe esistere. Viene spiegato come funziona il sistema delle case di riposo, divise fra quelle destinate ad anziani autosufficienti e quelle per anziani non autosufficienti. Il sindaco, quindi, ancora si ostina a voler dividere gli anziani, relegandoli in strutture che, paradossalmente, proprio allo stato costerebbero molto di più. Ma, viene aggiunto, tale soluzione garantirebbe un afflusso di fondi pubblici maggiore, facendo considerare tutti gli ospiti come non autosufficienti. E genererebbe un precedente.
Interpellato da Giulio Golia, però, il sindaco di Nocera Umbra non cede. Il giornalista propone un cambio di destinazione d’uso, per poter vendere agli anziani la struttura. Alla USL Umbria 2, però, dichiarano impossibile la soluzione, fuorilegge. In chiusura di servizio quindi, purtroppo, sempre a causa della burocrazia la soluzione sembra non sussistere. Anche se, in ottica futura, sarebbe l’unica in un paese come l’Italia.
Finti Casting per la Pupa e il Secchione
Pierluigi Bersani, Briatore, Maurizio Pistocchi, Alberto Barbera, Marco Travaglio. Questi alcuni dei nomi a cui le Iene hanno telefonato fingendo un casting de “La Pupa e il Secchione”. Le risposte sono variegate, tra chi chiude la telefonata senza rispondere, come Valeria marini, e altri che gentilmente declinano.
Di seguito viene fatta una panoramica sui servizi esclusivi per Iene.it, aggiornamenti che seguono i protagonisti di vecchi servizi delle Iene, studiando se e come si è evoluta la situazione.
La truffa con la valigia dei contanti falsi
Andrea Agresti propone un servizio a tema “truffe”. Un finto imprenditore finge di voler comprare un immobile a prezzo molto vantaggioso, chiedendo, però, al venditore un piccolo favore. In cambio dell’affare, vorrebbe cambiare un grande quantitativo di banconote da grande a piccolo taglio. La truffa, ovviamente, consiste nel fatto che le banconote di grosso taglio saranno false. L’amo, lanciato dal truffatore, consiste in un piccolo quantitativo di banconote vere, portate a riprova.
Le Iene organizzano quindi uno scherzo rivelatore, fingendo di portare allo scambio una borsa da palestra con dentro indumenti da palestra. Appena Agresti entra nella stanza con la borsa “vera”, il truffatore fugge, e la Iena lo insegue.
Il servizio successivo vede come protagonista un ragazzo italiano, che nei giorni scorsi ha rotto una bottiglia in testa a un uomo, solo perché l’uomo è cinese. Intervistato con telecamere nascoste il ragazzo, di nome Marco, non si mostra pentito, anzi, rivendica il suo gesto con orgoglio.
La storia viene raccontata prima dall’uomo cinese, che spiega di non aver fatto nulla se non essere entrato nel locale, versione confermata dalla barista. Poi le Iene intervistano Marco. “Io sono fascista, non razzista” dice.
Poi continua. “Perché arrivare alle mani” chiede il giornalista a Marco. “Perchè non sa l’italiano, non vedi?” risponde lui. “Io volevo menarti ancora” continua. Incredibilmente, però, alla fine del servizio pare ristabilirsi un clima pacifico. E gli interessati si stringono la mano.
Subito dopo un estratto di Ieneyeh, vecchi servizi del programma riproposti oggi.
Lo scherzo a Eva Grimaldi
Il terribile secondo scherzo delle Iene coinvolge Eva Grimaldi, famosa attrice. Oggi, dopo una serie di relazioni amorose, la donna è sposata con l’attivista politica Imma Battaglia, complice dello scherzo. Imma si finge coinvolta da un’improvvisa fede, alimentata da strani volantini e poster, che iniziano a comparire nella casa delle due.
Il problema, però, si amplifica quando, una mattina, entra in casa loro la suora che avrebbe provocato questa voglia di fede in Imma, e inizia a coinvolgere le due donne in una serie di rituali. Il giorno dopo, Eva rientrando a casa non può fare a meno di notare che il letto di casa è disfatto. E che fra le coperte c’è la collana arancione che proprio la suora indossava il giorno prima. Il crudele scherzo prosegue: Imma inventa una storia improbabile sul perché la collana si trovi nel letto. “Questa suora ha delle energie che fa muovere tutto il letto…” si giustifica Imma, complice dello scherzo. Ma per Eva è tutto chiaro: la suora è stata in casa loro. Ma non crede in un tradimento: pensa invece che le suore pedinino la moglie. E passa un altro giorno.
Lo scherzo è pronto per esplodere: Imma si fa trovare, una mattina, nel letto con la suora. inizia a piangere disperata, uscendo dall’appartamento, dove viene intercettata da due Iene vestite da chierichetti. Che la rincuorano, rivelando che è stato tutto uno scherzo. “Ma andate a fanc**o” ripete più volte.
Falsi invalidi a Palermo
I falsi invalidi sono un problema dello stato Italiano da moltissimi anni. Nel servizio mostrato dalle Iene, in due paesini nelle vicinanze di Palermo, pare si concentri una ingente quantità di questi falsi invalidi, che non si fanno scrupoli a fingersi ciechi o altro, per ricevere la pensione di invalidità. Pare che la truffa sia stata resa possibile da un uomo, Antonio Randazzo, che avrebbe architettato tutto con la complicità di un CAF di Palermo e di alcuni medici compiacenti. La scoperta del sistema truffaldino sarebbe emerso a causa di una denuncia mossa da un marito tradito, che si è voluto vendicare della moglie denunciandone la falsa invalidità. Ma c’è di più.
Dentro alla commissione di valutazione delle pensioni di invalidità, infatti, parrebbe esserci un ennesimo medico compiacente, che avrebbe agito in cambio di 12.000 euro. Vengono quindi intervistati alcuni falsi invalidi, che si giustificano impacciati.
Seguono, poi, ulteriori aggiornamenti su servizi pregressi, presenti anche sul sito Iene.it.
Il racket delle prostitute di Roma
Il servizio seguente delle Iene tratta del racket delle prostitute nella capitale. Coinvolta, una psicologa interpreta il ruolo della prostituta. Quello che gli avventori non sanno, però, è che la ragazza sarà legata a un palo con una catena. E che per ricevere il servizio richiesto, dovranno ottenere la chiave per liberarla.
Solo 23 su 50 clienti individuano la catena e fuggono. Fra gli altri, resi consci del fatto che la ragazza è tenuta schiava, solo 17 restano. 5 di questi accetteranno non solo di levare la catena, ma anche di rimetterla dopo aver consumato.
Un caso si distingue: un ragazzo che non sembra interessato a consumare. Quanto, piuttosto, a liberare la ragazza aiutandola. Sarebbe stato disposto a portarla dalla polizia, che infatti poi chiama, non sapendo dell’esperimento sociale in corso.
Erba, Azouz ritorna sul luogo della strage
Le Iene tornano a parlare del delitto di Erba, portandovi Azouz Marzouk. L’uomo ha perso un figlio e la moglie nella strage, e ha deciso, dopo 10 anni, di tornare a Erba per fare i conti con il passato. Di più: come altri, anche Azouz crede che non siano stati individuati i veri colpevoli. “Erano solo due persone giuste per chiudere le indagini, e basta” dichiara.
Tre settimane fa si era svolto un processo per calunnie proprio nei confronti di Azouz. Paradossale, dato che la calunnia riguarda la loro innocenza, poi negata. Ma Azouz ha un piano: contro denunciare Olindo e Rosa per calunnia riguardo l’accusa di calunnia mossa a lui in precedenza. Il rischio, però, è di ricevere fino a 6 anni di pena. Ma l’uomo farebbe di tutto per far riaprire il processo, e individuare i veri colpevoli.
Con Azouz sul luogo della strage, le Iene cercano di rispondere a una domanda: come hanno fatto i due presunti assassini, Olindo e Rosa, a fuggire, se la strada era loro bloccata dalla polizia e dai vigili del fuoco che stavano salendo le scale? Questa è solo una delle tante questioni irrisolte, che rendono il caso controverso e la sua risoluzione, a dire di Azouz, falsata.
Le Iene interpellano poi un investigatore Privato, Oscar Candian. L’uomo, come già anticipato dalle Iene, sostiene che probabilmente i veri assassini, non Olindo e Rosa quindi, sarebbero potuti fuggire passando dai tetti. Vengono mostrati rilievi e immagini a supporto della teoria, che non sembra in effetti essere impossibile. “Mi sta bene che siano colpevoli Olindo e Rosa. Ma ditemi come avete fatto.” conclude l’investigatore.
In ultimo una dichiarazione di Azouz. “La vita va avanti per tutti, ma devi essere convinto. Ho perso delle persone, che sono state brutalmente ammazzate. Meritano giustizia”.
I furbetti del terremoto in Emilia
A seguito del drammatico terremoto verificatosi in Emilia Romagna il 20 maggio 2012, pare che siano stati in molti a lucrare sulla tragedia, truffando lo stato. Molti si sarebbero infatti approfittati dei soldi forniti dalla regione per denunciare danni in eccesso rispetto alla realtà a edifici già fatiscenti. E ricevere, quindi, molti più soldi di quelli effettivamente dovuti per le ricostruzioni.
Ma il problema non è solo dovuto ai suddetti truffatori. In alcuni casi, come quello di un fienile preso a esempio dalle Iene, al proprietario sono stati attribuiti troppi soldi rispetto a quelli che avrebbe dovuto e voluto ricevere. In questo caso, però, colpevoli sarebbero le ditte di costruzione e i tecnici che avrebbero denunciato, a insaputa dei proprietari, danni più ingenti per ricevere più denaro pubblico. E guadagnare così sulla differenza costi effettivi delle riparazioni – denaro ricevuto. Viene ricordato poi che i tecnici e gli architetti vengono pagati a percentuale sui costi dei lavori. Quindi, più danni, più costi, più guadagno. A spese dello stato.
Ma il problema è che ora, scoperti molti casi simili, lo stato sta chiedendo i soldi indietro ai proprietari degli immobili che, come detto, non sempre sapevano quello che i tecnici stavano architettando alle loro spalle. E non tutti possono pagare il dovuto.
I terrapiattisti
“La terra non è tonda, è piatta” afferma un uomo mascherato perchè “I poteri forti non vogliono che sappiate” continua. Il servizio che va in onda mostra un vecchio classico delle Iene, riproposto in quanto le teorie del complotto non sembrano mai essere soddisfatte. Il servizio sembra paradossale, ma è proprio vero: molti, ancora oggi e anche in Italia, sono convinti che la terra sia piatta. Non solo. Negano l’evoluzione, l’esistenza della forza di gravità, dei Dinosauri.
Migranti in fuga verso l’Europa
Il programma continua con un servizio drammatico, che racconta la situazione dei migranti bloccati sull’Isola di Lesbo mentre in viaggio verso l’Europa. La costa turca, dall’isola, dista pochi km, motivo per cui molti migranti tentano la traversata, osteggiati e picchiati dalla polizia. Recentemente è anche morto un bambino, nel vano tentativo di superare la traversata.
Le immagini mostrano i migranti, in condizioni disastrose, e gli aiuti umanitari loro forniti. “Ho quattro figli in Germania, vorrei andare da loro” racconta un anziano. “Come potrebbe aiutarvi l’Europa?” chiede la giornalista all’uomo. “Potrebbero portarci in un posto dove c’è la pace.” risponde lui. Eppure, c’è chi si trova in situazioni peggiori: nel campo profughi limitrofo la spiaggia.
Come in ogni campo profughi, i migranti si autogestiscono, organizzano negozi, casupole, cercano di sopravvivere. Ma non è facile.
Seguono quindi ulteriori aggiornamenti, come nei due casi precedenti, dedicati alle situazioni post-servizi pregressi delle Iene già disponibili sul sito Iene.it.
Subito dopo l’interruzione pubblicitaria e un ultimo invito delle conduttrici a rivolgersi alle Iene in caso di soprusi irrisolti, la trasmissione di oggi, 5 marzo 2020, termina.