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Alle 21.20 di martedì 16 giugno 2020, torna su Italia 1 l’appuntamento in diretta con Le Iene Show. La puntata è preceduta da Iene.it: Aspettando le Iene, un contenitore di servizi trasmesso live sulla pagina Facebook delle Iene e sul sito ufficiale Iene.it. L’anteprima è condotta da Giulia Innocenzi.
Sul sito Iene.it sono disponibili brevi estratti dei servizi previsti per la serata. Tra questi uno è dedicato alla cosca mafiosa insediata a Roma. Un altro è relativo all’imbrattamento della statua di Indro Montanelli a Milano, ad opera di un collettivo studentesco che ne richiede la rimozione dal parco in cui è sita.
La puntata integrale è visibile in diretta streaming sul servizio MediasetPlay. I singoli servizi e le puntate precedenti sono disponibili al termine dello show anche sul sito Iene.it.
Le Iene Show 9 giugno 2020 – La diretta
Post lockdown è aumentato esponenzialmente l’uso delle biciclette come mezzo di trasporto primario. Se l’uso delle biciclette aiuta l’ambiente e fa bene alla salute, è altrettanto vero che è molto difficile parcheggiarle in sicurezza. In Italia infatti viene rubata una bici ogni 2 minuti.
Andrea Agresti ci porta a Bologna, la città italiana più “bike friendly”. La redazione delle Iene decide di fare un esperimento e parcheggia una bici da 200 euro in pieno centro. La bici viene rubata dopo poco e viene portata sul retro di un ristorante indiano. Il proprietario Ahmed nega qualsiasi implicazione ed infuriato caccia l’inviato e prende a colpi la telecamera. All’arrivo dei carabinieri il proprietario del locale spiega di aver scambiato 50 euro di cibo con la bicicletta.
Viene ripetuto l’esperimento e anche stavolta la bici viene rubata dopo poco. Il ladro scompare, ma grazie al gps le Iene riescono a rintracciarlo e parte l’inseguimento. L’uomo riesce però a darsela a gambe.
Agresti ci porta poi nel “mercato nero” delle biciclette. Qui riuscirebbe ad acquistare una bici per soli 20 euro.
Le Iene Show, Di Maio ed i Pomigliano boys
Roberta Rei ci porta al Liceo Classico Vittorio Imbriani di Pomigliano, istituto in cui si diplomò Di Maio. Il Ministro non ha mai dimenticato gli anni tra i banchi di scuola e ancora vi torna a volte per presenziare ad eventi.
Molti dei compagni di scuola di Di Maio hanno fatto carriera e ricoprono oggi incarichi importanti. Ad esempio Dario De Falco, suo caro amico, è diventato capo della sua segreteria.
L’attivista Aniello Nazaria non ha frequentato quel liceo e denuncia questa “sospetta coincidenza”. Un tempo era un fervente sostenitore del Movimento 5 stelle, ma si è poi ricreduto. Nel 2018 è stato eletto alla Camera dei Deputati ma il suo seggio sarebbe stato dato ad un altro perchè non sarebbe stata applicata correttamente la legge elettorale. “Inizialmente ho pensato fosse una svista” – racconta. Nello sostiene che sarebbe stato privato del seggio in Parlamento in favore di altri candidati tra cui il ministro Azzolina.
Aniello non si è però abbattuto e c’ha provato un’altra volta, ma stavolta a dare parere negativo sulla sua candidatura è stato il capo politico (Luigi Di Maio). “Il più votato della sua regione è stato escluso da lui senza un motivo né una spiegazione” – continua. Al suo posto sarebbe entrato Luigi Napolitano, altro compagno di scuola di Di Maio.
Le Iene Show, sfruttate al bar del tribunale
Torregrossa è il proprietario del bar del tribunale di Palermo. Anni fa denunciò di essere vittima del pizzo, ma oggi è lui ad essere denunciato dalle sue dipendenti. Rita e Valeria sono contrattualizzate per un part-time di 4 ore, ma ne lavorano 9. Il loro stipendio ammonta a soli 600 euro. Lavorano per circa 3.33 euro all’ora. Torregrossa bonifica alle sue dipendenti alcune cifre, ma loro devono restituirgli gran parte della somma in contanti.
Le due dipendenti sottostanno a questa ingiustizia da ben 12 anni, sotto ricatto morale. Non solo però le sole a lavorare in quel bar. Ci sono altri 10 colleghi, che si rifiutano però di testimoniare per “proteggersi il posto di lavoro”. L’avvocato Nadia Spallita, si offre di sostenerli qualora decidessero di iniziare un’azione legale.
Rita e Valeria indossano delle telecamere nascoste e registrano la confessione della figlia di Torregrossa. Insospettita dalle domande delle dipendenti, la Torregrossa ha fatto recapitare loro – il giorno dopo – una lettera di richiamo disciplinare.
Interrogata dall’inviato delle Iene, la donna smentisce tutto. Davanti ai filmati, la Torregrossa ha provato a giustificarsi dicendo che le dipendenti “hanno sempre voluto lavorare così”.
Le Iene mettono a parte della vicenda anche Salvatore Di Vitale, Presidente del Tribunale di Palermo.
Le Iene Show, la storia di Davide
Nel 2017 Davide ha deciso di andare in Svizzera per “porre fine a tutti i suoi dolori”. Era affetto da Sclerosi Multipla da 24 anni e non ce la faceva più. Prima di andarsene, Davide ha registrato un videomessaggio chiedendo al governo Italiano di rendere l’eutanasia un diritto anche nel nostro Paese.
Ad accompagnarlo nel suo viaggio è stata Mina Welby ed a raccogliere i soldi necessari affinchè Davide riuscisse a raggiungere la Svizzera è stato Marco Cappato con il sostegno dell’Associazione Luca Coscioni. Cappato si è successivamente autodenunciato.
Davide aveva molta fretta di mettere fine al proprio calvario, ma i tempi di attesa erano lunghi. Grazie all’aiuto della Welby e di Cappato è riuscito a velocizzare i tempi. Nel video che ha lasciato Davide però ci ha raccontato il suo dolore, fisico e morale. Senza amici, senza autonomia, la sua vita era un lento trascinarsi senza speranza, lui la definiva “un inferno”. “Ho invidiato Fabo alla fine. Arrivo Fabo, arrivo” – ha esclamato. Il giorno dopo Davide se ne è andata con un dolce sonno.
“E’ stata la settimana più santa della mia vita perchè era un po’ come un altro Cristo per terra che doveva essere aiutato” – svela Mina Welby.
“Legalizzare o non legalizzare non è una questione ideologica. Queste persone hanno bisogno di parlare con il medico, con lo psicologo, con l’assistente sociale, del fatto che se è possibile lo aiuteranno anche a morire – se è questo che vogliono – ma che se invece ci sono altre soluzioni sarà nell’interesse di tutti proporgliele” – spiega Cappato.
Sia la Welby che Cappato sono indagati per “aiuto al suicidio”. Hanno però voluto autodenunciarsi perchè sentenza dopo sentenza ci si sta avvicinando alla modifica della legge. Mina racconta di averlo promesso a suo marito Piergiorgio.
Le Iene Show, lo scherzo a Marco Predolin
Marco Predolin vive con la moglie Laura ed il gatto Jack. Predolin ha una vera adorazione per il cucciolo di casa, perciò Le Iene hanno deciso di coinvolgere il micio in un malefico scherzo ai danni del personaggio televisivo.
Predolin deve portare il gatto dal veterinario, ma il cucciolo non sembra gradire il viaggio in macchina. Arrivati in clinica, il conduttore lascia Jack nelle mani dell’equipe medica che lo prepara all’operazione. Il giorno dopo quando lo va a prendere il gatto è molto arrabbiato ed i veterinari spiegano a Predolin che l’anestesia può avere effetti psicotropi. L’anestesista gli lascia il proprio numero di telefono nel caso ci fossero emergenze.
Quello che Predolin dovrà credere è che l’anestesista ha somministrato a Jack un farmaco che lo spinge a mangiare plastica e ad eliminarla attraverso le feci. Questo test dovrebbe far parte di una sperimentazione che potrebbe portare ad innovativi metodi di riciclo della plastica. Per rendere credibile questa versione, con la complicità della moglie di Predolin, vengono posizionate delle feci molto grandi con pezzi di plastica nella lettiera del gatto ed una pianta finta “mangiucchiata”.
Predolin si mostra molto preoccupato e chiama l’anestesista. Il medico lo rassicura, ma il conduttore non è convinto.
Il giorno dopo si ripete l’episodio e Predolin è sempre più allarmato. L’anestesista si reca a casa Predolin per visitare Jack, ma mentre è lì, il conduttore riceve la telefonata del veterinario che lo mette in guardia dal collega. L’anestesista, incurante delle critiche, si prepara a fare un’iniezione al gatto. Predolin si infuria e difende il suo Jack dalle grinfie dell’anestetista.
Le Iene Show, mafia a Roma
Piergiorgio Capra è un imprenditore, il proprietario di una concessionaria, che ha subito, 18 mesi fa, il sequestro e la confisca dell’attività durante l’operazione Apogeo. L’operazione mirava a sequestrate possedimenti del clan Spada.
Piergiorgio dichiara di non avere legami con gli Spada e di essere vittima di uno scambio di indirizzi. Non ci sono effettivamente né intercettazioni, né prove che riconducano a Capra.
Federica Angeli, giornalista sotto scorta de “La Repubblica”, conferma la possibilità dello scambio e spiega che nel giro di pochi km c’erano due concessionarie, ma una delle due ha chiuso vendendo l’attività, nel 2012, ad un salone di bellezza.
Sarebbe proprio la concessionaria che ha chiuso quella riconducibile al clan Spada. Lo confermano anche i commercianti che posseggono attività nei dintorni, ma come è possibile che ci sia stato uno scambio di indirizzi e di identità? Probabilmente l’errore è nato da un estratto del verbale ufficiale, che è stato sintetizzato in modo errato.
Le Iene Show, la star di Instagram Mirko Scarcella
Gaston Zama intervista Mirko Scarcella, colui che si definisce il “Guru di Instagram e dei social network”, “the chosen one”, “il prescelto”. Mirko è famoso per aver inventato miti social, come ad esempio Gianluca Vacchi.
Il suo libro ha battuto tutti i record, guadagnando più di 100000 euro in una sola notte. Il manuale vanta la prefazione di Vittorio Feltri, che lo ha persino definito “un genio”.
Oggi Mirko vive a Miami in una lussuosa villa. Afferma di aver costruito il proprio impero grazie ad un modello algoritmico che assicura il successo a qualsiasi profilo social.
Per tenere alto l’interesse dei suoi followers Mirko utilizza alcuni espedienti di marketing, invitandoli a comprare i suoi corsi online e lasciare commenti in cambio di inviti nella sua lussuosissima villa con viaggio e soggiorno tutto pagato. Carmine è uno dei fortunati ad aver “vinto” questo trattamento. Il ragazzo ammira moltissimo Scarcella perchè lo spinge a credere che chiunque possa farcela.
Controllando i profili social di Mirko però, Zama si rende conto che ci sono video di interviste fake e che la sua collaborazione con l’Università di Harvard non è mai esistita. Scarcella è un millantatore?
Con l’aiuto di un complice, che si finge in cerca di un aiuto per aumentare i propri followers, Zama smaschera il business di Mirko.
Yari Brugnoni, co-founder di Ninjalitics, svela poi i trucchi dietro al mercato dei follower, dei commenti e dei like su Instagram.