Indice dei contenuti
- 1 Le Iene Show 8 ottobre, la diretta
- 2 Le Iene Show 8 ottobre, il caso di Cecilia Marogna
- 3 Le Iene Show 8 ottobre, lo scherzo a Red Ronnie
- 3.1 Le Iene Show 8 ottobre, Luca Corderi e la rissa al Campionato Mondiale di kart
- 3.2 Le Iene Show 8 ottobre, l‘intervista doppia a Emis Killa e Jake la Furia
- 3.3 Le Iene Show 8 ottobre, lo spaccio di stupefacenti a Palermo
- 3.4 L’epidemia da Citrobacter di Verona
- 3.5 Il plasma iperimmune contro il Covid 19
- 3.6 Il caso di Mario Biondo
- 3.7 Sfruttare il Coronavirus per fare business
- 3.8 Mirko Scarcella, “il guru dei social” anteprima
Questa sera, giovedì 8 ottobre 2020 è trasmesso, alle 21.20 su Italia 1, l’appuntamento con Le Iene Show. La seconda puntata della nuova edizione avrebbe dovuto essere condotta dal trio al maschile Filippo Roma, Matteo Viviani e Giulio Golia. Quest’ultimo, però, è di recente risultato positivo al tampone per il Covid-19; pertanto, lo sostituisce la Iena Nina Palmieri.
Sul sito ufficiale Iene.it sono presenti alcune anticipazioni dei servizi in onda stasera. In particolare un’inchiesta sull’utilizzo di plasma iperimmune come cura per il Covid, a cura di Alessandro Politi. In Italia, nonostante numerosi medici siano favorevoli, il trattamento con il plasma non si è diffuso negli ospedali.
Nina Palmieri, invece, ha seguito il caso scoppiato a Verona, dove il Citrobacter, un batterio letale per i neonati, si è diffuso in un’ospedale causando numerose vittime.
Infine, non poteva mancare il tradizionale scherzo delle Iene al Vip di turno. Questa sera è toccato a Red Ronnie, conduttore televisivo, critico musicale, giornalista e conduttore radiofonico. A Ronnie, da anni vegano convinto, viene fatto credere di aver consumato un hamburger di carne.
Le Iene Show 8 ottobre, la diretta
Il primo filmato in onda questa sera è un montaggio di aggiornamenti su servizi già trasmessi. Le Iene avevano indagato su “bombe ecologiche”, ecoballe di plastica inquinante rinvenute in mare. Le autorità locali hanno iniziato a recuperare le ecoballe. Poi, i risultati ottenuti dal photoshooting contro il body-shaming, seguendo l’esempio di Vanessa Incontrada.
Poco dopo, il trio temporaneo composto da Matteo Viviani, Filippo Roma e Nina Palmieri spiega le ragioni dell’assenza di Giulio Golia. Quindi, va in onda il secondo servizio di stasera, dedicato alla presunta esame truffa sostenuto da Suarez. “Ma alcuni dei nostri calciatori italiani lo saprebbero superare?” si chiedono le Iene. Che poi pongono domande di grammatica basilare ad alcuni calciatori, fra cui Antonio Cassano. I risultati non sono soddisfacenti. “Non avete raggiunto la sufficienza!” affermano le Iene ai tre calciatori coinvolti.
Le Iene Show 8 ottobre, il caso di Cecilia Marogna
In queste settimane, uno scandalo ha investito la segreteria di Stato Vaticana, e tutta la Santa Sede. Monsignor Angelo Becciu avrebbe nascosto una serie di sprechi di denaro in beni di lusso. Fra le carte rinvenute dalle Iene, spunta il nome di una società, e della signora Cecilia Marogna. Che prontamente le Iene cercano di rintracciare, per capire dove siano finiti i soldi spesi dalla Santa Sede. Monsignor Becciu ha dichiarato che la signora Marogna l’avrebbe ingannato. Di contro, la signora Marogna ha parlato con le Iene esponendo la sua versione dei fatti.
Cecilia Marogna dichiara di aver offerto vari servigi alla Santa Sede, e che la sua è una società di Servizi Segreti. “Molti dei soldi che ho ricevuto sono compensazioni di lavori già svolti in passato. In Vaticano poi non c’è fiscalità, non si fa fattura” spiega la donna. Ma le dichiarazioni non soddisfano le Iene. “Quindi in Vaticano coi soldi si può fare quello che si vuole? Non si sa quanto si spende e per cosa?” chiede la Iena. “Qualcuno ha dei report, che ho dovuto redigere per pagare i miei lavoratori.”. Ovviamente, poi alle Iene non è pervenuto nessun documento.
Le Iene Show 8 ottobre, lo scherzo a Red Ronnie
“No dai, non abbiamo fatto mangiare della carne a un vegano, non si fa!” esordisce Matteo Viviani, prima di lanciare lo scherzo fatto a Red Ronnie, vegano convinto da più di 30 anni. La figlia di Ronnie, Luna, aiuta le Iene a far credere all’uomo di aver mangiato un Hamburger di carne.
In un ristorante con alcuni amici, la trappola delle Iene è tesa. “Non riesco più nemmeno a mangiarla la carne” dice Ronnie a tavola, mentre mangia alcuni dei piatti proposti dal ristoratore, e a suo dire privi di ingredienti animali. “Abbiamo un Burger Vegano molto buono” afferma il cameriere. Il piatto che verrà dato a Ronnie è davvero vegano: un prodotto innovativo proveniente dagli States che imita alla perfezione persino il sanguinamento della carne al sangue. Ma lui non lo sa, e i suoi commensali e il ristoratore gli faranno credere di aver divorato un hamburger vero.
La trappola scatta quando a Red Ronnie viene mandato dalla figlia un finto reportage televisivo. Nel video si insinua che Ronnie non sia più vegano. Con tanto di foto scattata di sfuggita dal ristoratore mentre mangia l’hamburger al tavolo. La foto scatena le finte reazioni di tutti gli attivisti vegani più noti in Italia, e Ronnie è costretto a diffondere un video in diretta sui suoi social per discolparsi. “C’è tutto il web indignato per il fatto che mangio carne. Perchè mi hai fatto una foto dicendo che mangiavo della carne?” grida Ronnie all’uomo che crede responsabile.
Durante la diretta, molti followers di Ronnie lo avvisano che il ristoratore è un attore delle Iene. “Guarda che è uno scherzo” gli spiegano. Ma Ronnie non ci crede, e prosegue la sua crociata contro il ristorante. “Ma sei scemo? Mi hai fatto mangiare un hamburger di carne? Ti denuncio!” grida Ronnie.
Le Iene Show 8 ottobre, Luca Corderi e la rissa al Campionato Mondiale di kart
All’ultima tappa del campionato mondiale di Kart, Luca Corderi, dopo essere stato mandato fuori strada, impazzisce dalla rabbia, e mette in pericolo sé stesso e gli altri piloti. Attraversa la pista a piedi, lancia un pezzo del suo kart contro un pilota, e non contento scatena anche una rissa dopo la corsa.
Le Iene intervistano Luca Corderi per fargli comprendere la gravità dei suoi gesti. Ma il ragazzo sembra essere già conscio di aver sbagliato. “Non voglio più vedere i kart. Ha tirato fuori la parte peggiore di me.” dice il ragazzo. Il gesto di Corderi ha rovinato non solo la carriera del ragazzo, ma anche la società della famiglia, proprietaria di un’officina e di un circuito di corse. E’ stata chiesta la massima pena contro i Corderi, quindi la radiazione da tutte le competizioni, e la revoca della licenza per il circuito dei Corderi “Devo licenziare i dipendenti, non so come fare” afferma la madre di Corderi.
Il padre di Luca Corderi racconta cosa è accaduto durante la rissa che ha seguito la gara. “Siamo stati dei cogl***i. Ma ho visto mio figlio aggredito, ho voluto difenderlo. Ho avuto paura per la sua incolumità.”. La storia, però, non finisce bene per i Corderi. Luca e il padre sono stati radiati, e la pista di famiglia ha perso la licenza.
Le Iene Show 8 ottobre, l‘intervista doppia a Emis Killa e Jake la Furia
Emis Killa e Jake la Furia vengono intervistati in vista dell’uscita dei loro ultimo disco registrato insieme: intitolato 17.
“Perchè i rapper si ricoprono di gioielli?” chiede l’intervistatore. “Serve a dire che ce l’ho fatta” risponde Killa.
“Cosa pensi dei negazionisti?” prosegue la Iena. “Che sono scemi, come i terrapiattisti” risponde Killa.
L’intervista prosegue parlando di temi scottanti. Sia Killa che Jake la Furia ammettono di avere un passato burrascoso. Entrambi hanno ammesso di aver rubato, e partecipato a numerose risse. Altri temi dell’intervista sono il bullismo, fenomeno contro il quale entrambi i rapper si mostrano contrari, la droga e il loro utilizzo, la prostituzione e l’omofobia. “Dimostriamo che non siete contrari ai rapporti omosessuali: datevi un bacio virtuale” chiede l’intervistatore. E i due lo accontentano.
Le Iene Show 8 ottobre, lo spaccio di stupefacenti a Palermo
In una borgata di Palermo, lo Sperone, le Iene hanno indagato sulle piazze di spaccio in compagnia di un ex frequentatore dello Sperone, ora pentito. L’uomo guida le Iene nei palazzi popolari, tra le vedette dotate di cellulare, pronte a comunicare l’arrivo della polizia. O qualunque movimento sospetto dovesse verificarsi. Da soli gli inviati delle Iene non riuscirebbero a muoversi senza essere notati.
Quasi ogni bar, ogni piazzale, casa privata è un luogo come un altro per spacciare. Molte delle vedette sono giovanissime, pagate dagli spacciatori per non andare a scuola. Il ruolo della vedetta, spiega l’infiltrato, prosegue anche dopo l’acquisto. Per verificare che l’acquirente non si incontri con la polizia.
Il complice delle Iene vuole mettere a nudo tutte le piazze di spaccio dello Sperone. Comprese quelle più insospettabili: una famiglia composta da quasi 3 generazioni di pusher, con un bambino di 1 anno seduto alla tavola dalla quale viene smerciata la droga. “Crescere in un quartiere del genere ti segna il destino” afferma la Iena che ha seguito i movimenti dell’infiltrato.
Le Iene decidono di travestirsi da preti per andare a parlare con la famiglia con bambino ripresa dall’infiltrato. Riescono a parlare con “La Zia”, l’anziana donna che gestisce gli affari di famiglia. Ma la signora non vuole sentire ragioni, e si barrica in casa. Con la seconda famiglia ripresa dal complice delle Iene, va meglio: Luigi Pelazza riesce persino a entrare in casa, e intervistare la spacciatrice. “Lo sai com’è la zona. Ho il marito in carcere, ho il bimbo. Lo so che significa il carcere. Mi vergogno di me stessa.” dice una signora. “Non ho prospettive. Una pregiudicata non la prendono a lavorare. Non c’è via di uscita, non c’è futuro” conclude la donna mestamente.
L’epidemia da Citrobacter di Verona
L’epidemia da Citrobacter che ha colpito e ucciso diversi neonati di Verona l’anno scorso ha avuto la giusta risonanza solo grazie al coraggio di una mamma: Francesca. La donna aveva rilasciato alle Iene un’intervista, quando a sua figlia era stato diagnosticato il terribile batterio omicida. Contattata da altre mamme, Francesca ha portato alla luce una rete di bugie che coinvolge medici e infermieri. Che avrebbero nascosto alle famiglie dei bambini colpiti la gravità dell’epidemia in atto. “Ho sentito tantissime mamme, tutte pensavano che il loro fosse un caso isolato” commenta un’altra mamma.
Pare che l’epidemia fosse nota nella struttura di Verona, in cui sarebbero stati ritardati volutamente i risultati delle analisi per nascondere la situazione del reparto di neonatologia. Nessuno osservava, stando a video registrati di nascosto, le normali norme igieniche. Che in presenza di bambini nati prematuri avrebbero dovuto essere ancor più rigide che in qualunque altro.
Di più, a Francesca sarebbero state fatte pressioni dai medici e dal primario dell’ospedale di Verona. Che avrebbero voluto fare alla figlia di Francesca un intervento di chirurgia estetica inutile solo per nascondere la sua condizione. “Devo fare questo intervento per non finire a Striscia la Notizia” avrebbe detto il primario del reparto a Francesca. Che porta via sua figlia da quell’ospedale, affinché le venisse somministrato in una struttura più adeguata una corretta e umana terapia del dolore.
Da quel momento, Francesca ha iniziato a diffondere attraverso interviste i documenti e le analisi relative al suo caso. “Per salvare altri bambini” dice Francesca. Che riesce, alla fine, a far chiudere il reparto di Verona. “Possibile che il direttore sanitario e il primario non sapessero quello che succedeva?” si chiede Nina Palmieri. Ma il dottor Paolo Biban, direttore sanitario del reparto di neonatologia, rifugge le domande delle Iene con violenza.
Il plasma iperimmune contro il Covid 19
Già in un precedente servizio Le Iene avevano indagato sull’efficacia della cura a base di plasma iperimmune contro il Covid 19. Si tratta di plasma prelevato da pazienti guariti dal Covid 19, la parte liquida del sangue. Questa cura, somministrata ai malati, sarebbe stata provata come una delle cure più efficaci e meno invasive nella battaglia contro il virus. Ma allora, si chiedono le Iene, come mai in Italia il plasma iperimmune non è proposto più frequentemente?
Le Iene stasera intervistano molti dei pazienti curati con il plasma iperimmune. Quindi, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. In Veneto, infatti, è stata fondata una delle poche banche del plasma funzionanti in Italia, con migliaia di donazioni. Questo, nonostante a maggio fossero stati moltissimi i presidenti di Regione a promettere nuove emoteche.
Le Iene terminano l’intervista con un appello al Vice Ministro della salute Pierpaolo Sileri. Come mai, chiedono le Iene al ministro, la stampa ha deciso così unanimemente di boicottare la cura? Non sarebbe meglio, si chiedono Le Iene, in questi giorni di forte crisi provare a far diffondere maggiormente una cura che si è dimostrata tanto efficace?
Il caso di Mario Biondo
Mario Biondo era un DJ che si è creduto, fino ad oggi, morto per suicidio a Madrid. Le Iene avevano già indagato sul caso, mettendo in luce alcune motivazioni per le quali non sarebbe credibile che Mario si sia suicidato. Anzitutto, le autorità italiane scoprirono che il medico legale spagnolo non avrebbe effettuato un’adeguata indagine. Il medico legale Abenza Rojo, quindi, è stato chiamato in tribunale per difendersi dalle accuse di aver svolto un’indagine superficiale.
La difesa del medico legale si basa sull’assunto che, a suo avviso, non esistevano segni evidenti che mostrassero cause della morte non dovute all’asfissia. Eppure, l’autopsia eseguita in Italia ha rilevato segni che avrebbero dovuto fungere da indicatori che qualcosa non andava. Il medico spagnolo, oltretutto, non avrebbe esaminato nemmeno la testa di Mario, nè il suo stomaco o la sua vescica. Le Iene cercano inutilmente di intervistare il dottor Rojo. Che non rilascia alcuna dichiarazione. Il numero e la sequenza di errori commessi da Rojo sono sospetti, anche perché il medico legale è molto stimato in patria.
Ma la prova, recentemente acquisita, più evidente della causa della morte di Mario sarebbero 3 accessi al PC di Mario avvenuti quando il DJ era già deceduto da diverso tempo.
Il Covid-19 ha scatenato la fantasia di truffatori e furbetti che difenderebbero dal Covid-19. Uno in particolare, denunciato stasera dalle Iene, è un curioso braccialetto che contrasta, con misteriosi meccanismi elettromagnetici, le particelle del Covid.
Luciano Mion è la mente dietro la truffa. Scoperta e denunciata al Ministero della Salute, Mion ha dovuto rimuovere i riferimenti al Covid 19 dai suoi siti, che continuano ancora oggi a vendere mirabolanti carte plastificate e braccialetti che difendono da virus e batteri. “Ma oggi, Mion venderà ancora i suoi dispositivi come efficaci contro il Coronavirus?” si chiedono le Iene. Così, invitano l’imprenditore fingendosi un’azienda francese interessata ai suoi prodotti.
L’uomo, un geometra, si dipinge come un genio rivoluzionario. E prova a vendere all’inviato delle Iene in incognito i suoi braccialetti. Che oltre a difendere dal Covid cambierebbero il sapore del cibo, migliorerebbero la qualità dell’aria, contrasterebbero la calvizie e ridurrebbero perfino il consumo di carburante delle auto. Tutte falsità inventate da Mion.
Lunedì 11 ottobre andrà in onda su Italia 1 uno speciale delle Iene dedicato a Mirko Scarcella. Definito da tempo il Guru dei Social, Scarcella avrebbe in realtà ingannato i suoi clienti con false referenze. Scarcella nasce come Social Media Manager, capace di trasformare chiunque in una celebrità. Di recente il suo libro-guida per il successo ha venduto uno spropositato numero di copie.
Questa sera, le Iene anticipano parte dei contenuti che mostreranno lunedì nello speciale. In particolare, descrivono la storia di Scarcella, principalmente quella recente, dal momento dello scoppio del suo incredibile successo ad oggi. E soprattutto, presentano alcuni estratti dall’intervista esclusiva rilasciata da Scarcella per Le Iene.
“Alcuni clienti sfruttano falsi like e iscritti per innalzare i propri clienti” affermano le Iene. Una strategia che Mirko Scarcella afferma di ripudiare.
Quindi, Scarcella accoglie un suo fan, Carmine, che ha vinto una permanenza nell’abitazione del Guru. Carmine segue ogni parola di Scarcella come un mantra, e con lui moltissimi altri followers su Instagram. E’ a questo punto che il servizio delle Iene cambia. Perchè l’inviato delle Iene si accorge di alcune stranezze. Un’intervista, presente sul sito di Scarcella, e rilasciata per Abu Dabi TV, è risultata essere falsa. Approfondendo le ricerche, le Iene scoprono altre menzogne. La collaborazione con l’ateneo di Harvard, per esempio.
Da qui, la domanda alla quale il servizio di lunedì risponderà appieno: quanto di vero c’è nella storia di Mirco Scarcella? Per condurre le loro ricerche, le Iene hanno coinvolto un complice che facesse da esca. Per documentare come lavora davvero il social media manager “Guru dei Social”. Non solo. Le Iene hanno rintracciato alcuni degli ex-clienti (insoddisfatti) di Scarcella, per intervistarli. Su tutti, Gianni Mendes. Uno dei primi a scoprire che Scarcella, in realtà, avrebbe sfruttato finti followers e altri simili espedienti.