In prima tv assoluta, Cielo (DTT canale 26, Sky canale 126 e TivùSat canale 19) manda in onda un’inchiesta che ripercorre l’attentato dell’11 settembre dal punto di vista di Al Qaeda, proprio nel giorno della tragedia che ha sconvolto l’America e il mondo intero.
Il reportage dal titolo 11 settembre 2001 – la versione di Al Qaeda, infatti, racconta, attraverso riprese inedite, filmati di Al Qaeda e interviste esclusive, come Osama Bin Laden ha pianificato l’attacco alle Torri Gemelle: dal finanziamento e l’organizzazione dei campi di addestramento in Afghanistan alla selezione degli attentatori, dalla definizione dei piani di attacco alla ricerca del consenso interno. Un documento inedito che parte dai primi anni ’90, quando Bin Laden inizia la sua guerra santa contro gli Stati Uniti, per arrivare ai primi progetti di un possibile grande attentato da realizzarsi con aerei civili. E ancora, l’assassinio del comandante Massoud due giorni prima del’11 settembre per trovare il consenso dei talebani, le reazioni di stupore di molti esponenti di Al Qaeda di fronte all’attacco alle torri gemelle, gli attentati di Bali, Madrid e Londra, fino ad arrivare all’uccisione di Bin Laden il 2 maggio 2011. E, nel corso del racconto, per ricostruire il quadro generale, si susseguono testimonianze di diversi membri di Al Qaeda: dal reclutatore Azul Abri alla vedova del leader Karim El Mejjati, da uno scienziato malese ad un altro strettissimo collaboratore di Bin Laden in Pakistan. Si delinea, quindi, un quadro di Al Qaeda spesso contraddittorio, con voci fuori dal coro non sempre concordi sulle modalità degli scontri e, addirittura, diviso sullo stesso 11 settembre, ma tuttavia unito da un profondo spirito di appartenenza religiosa e culturale.
Sky Arte HD (130 e 400 di Sky) ricorda il tragico attentato alle Torri gemelle e le sue vittime con 16 ACRES – GROUND ZERO in onda alle 23.15 (in replica venerdì 13 alle 21.10. E’ la storia dei progetti per la ricostruzione di Ground Zero, 16 acri, poco meno di mezzo km², e degli architetti in gara per realizzare uno dei rinnovamenti urbani più architettonicamente, politicamente ed emotivamente complessi della storia americana. “Questi erano forse i 16 acri più preziosi… sulla faccia della terra. / E di colpo… non c’erano più… i 16 acri al centro dell’universo… ora erano vuoti… e un facile bersaglio. Come riempire quel vuoto dipende da chi sei… e la lotta per accaparrarseli iniziò subito”, così commenta Scott Raab, giornalista dell’Esquire che ha seguito la ricostruzione dell’area. Oltre alla sfida ingegneristica che sta alla base della ricostruzione del sito colpito dagli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, un fattore che ha reso complicata la ricostruzione del World Trade Center è il gran numero di parti coinvolte. Citando il New York Times: “Dove alcuni hanno visto un settore immobiliare redditizio altri hanno visto un cimitero…” Al centro di 16 Acres la tensione drammatica tra le intenzioni più nobili, il desiderio di tutti i soggetti coinvolti di “fare la cosa giusta”, e la politica, l’arroganza, l’ego e l’ideologia che si celano dietro questo progetto al quale hanno partecipato il sindaco di New York Michael Bloomberg, il governatore George Pataki e l’architetto Daniel Libeskind.
Discovery World offre una programmazione speciale per ricordare la tragedia che ha scosso il mondo intero. L’appuntamento è per venerdì 13 settembre alle 21,55. In “Fuga dall’incubo” rivivremo l’incredibile storia della fuga miracolosa di alcuni sopravvissuti al terribile impatto dei due aerei, che colpirono le Torri Gemelle del World Trade Centre. Mentre in “Rising: la rinascita di Ground Zero“, prodotto da Steven Spielberg, assisteremo all’impegno di uomini e donne determinate a ricostruire e a restaurare il luogo sacro, per dar vita ad un nuovo World Trade Center di 104 piani. Con “W.T.C. 11-9: Le storie sotto le macerie” seguiremo le operazioni di recupero all’indomani dell’attacco terroristico. Vedremo come la restituzione degli oggetti personali delle vittime abbia contribuito ad alleviare la sofferenza di chi ha perso i propri cari. Infine, con “9/11, The Day After” scopriremo l’assetto definitivo del Paese a seguito dei tragici eventi che segnarono indelebilmente la sua storia. Il documentario raccoglie le testimonianze dei soccorritori, dei soldati, dei familiari delle vittime e dei sopravvissuti che raccontano in prima persona quel terribile giorno.
Infine Iris, con il film di Oliver Stone “World Trade Center” in prima serata, commemora le vittime dell’attentato terroristico. Con un suono sordo, quasi muto, quello dello schianto del primo aereo sulle Torri Gemelle, Stone interrompe il risveglio della Grande Mela e dà inizio alla rappresentazione della giornata più apocalittica del nuovo millennio. Omaggio all’eroismo dei soccorritori della tragedia, “World Trade Center” narra la storia vera di due agenti di polizia portuale ‘sepolti’ sotto i resti della Torre Sud colpita dal volo United Airlines 175 e miracolosamente estratti vivi.
«Non volevamo offendere la sensibilità dei newyorkesi», afferma Stone quando svela al ‘New York Times’ di aver ricostruito a Marina del Rey, in California, la perfetta replica delle macerie fumanti delle Torri Gemelle che l’11 settembre 2001 giacevano nell’attuale area di Ground Zero, a New York. Nonostante le parole d’ordine del producer Michael Shamberg siano «sensibilità e accuratezza», la pellicola esce nelle sale nel 2006 non senza polemiche: oltre a sottolineare alcune inesattezze, i parenti delle vittime biasimarono il fatto che talune famiglie di superstiti e i due sopravvissuti, interpretati nel film da Nicolas Cage e Michael Peña, parteciparono concretamente alla produzione.