Così, nel corso della conferenza stampa di presentazione, ha dichiarato il direttore di Raiuno, Giancarlo Leone “Quella di quest’anno si può definire la vera seconda edizione della trasmissione. Cominciò due anni fa a maggio come programma pilota, con poche puntate. Abbiamo visto che il tutto era piaciuto e così l’anno scorso c’è stata la prima edizione. Quest’anno ripartiamo alla grande: per l’occasione abbiamo avuto anche lo Studio 5 della Dear, il più ambito. La giuria è il punto di forza di Tale e quale show che è il nostro fiore all’occhiello di questa stagione televisiva di garanzia, ormai si usa dire così, cominciata domenica scorsa. Ci aspettiamo molto, ma sicuramente andrà bene come l’anno scorso”.
Il primo appuntamento è fissato in prima serata venerdì 13 settembre. Anche quest’anno il conduttore sarà Carlo Conti, coadiuvato dalla stessa giuria della passata edizione, formata da Christian De Sica, Loretta Goggi e Claudio Lippi. I protagonisti? Tutti nuovi. Cinque donne – Chiara Noschese, Silvia Salemi, Fiordaliso, Roberta Lanfranchi, Clizia Fornasier – e cinque uomini – Riccardo Fogli, Kaspar Capparoni, Amadeus, Attilio Fontana, Fabrizio Frizzi – dieci celebrities coadiuvate nelle loro “trasformazioni fisiche” da un team composto da stilisti, truccatori e parrucchieri che lavorerà ore su ore per farli diventare il più possibile uguali alle star che andranno ad imitare. Per le loro performance di ballo e canto, durante la settimana, saranno aiutati da quattro vocal coach e da un coreografo perché timbro di voce, tonalità, gestualità, passi delle coreografie possano essere quasi uguali agli originali imitati.
Carlo Conti, durante la conferenza stampa di presentazione, ha fatto un po’ gli onori di casa: ha parlato della trasmissione, ha presentato i protagonisti e non “concorrenti” come ha tenuto a precisare e quando gli è stato chiesto del perché del successo di questa trasmissione ha dichiarato: “Dovessi dire del perché di questo successo non lo so, è un’alchimia particolare. So solo che il risultato è stato superiore alle aspettative, forse anche perché il pubblico si rende conto che ogni settimana c’è un grosso lavoro dietro le quinte e i protagonisti sentono questo programma come se fosse loro, con una squadra che lavora per loro”.
Poi ogni protagonista ha voluto fare una propria dichiarazione. Chiara Noschese: “Dopo tanto teatro, sono veramente contenta di essere tornata in Rai. E’ da un po’ che pensavo a questo rientro, è veramente come se fossi tornata a casa mia. Voglio arrivare al cuore della gente. La tv è come la classica ciliegina sulla torta”. Fabrizio Frizzi: “Ringrazio tutti ma soprattutto Carlo Conti per avermi dato questa opportunità. Qui è bello, perché mi metto in gioco in maniera diversa. E’ come se tornassi indietro nel tempo: tanti anni fa agli inizi della carriera, il giovane Frizzi voleva fare il cantante e l’imitatore. Ora da vecchio, da vecchio-giovane si viene a colmare questa lacuna”. Kaspar Capparoni: “L’artista è uno che nella sua carriera dovrebbe saper fare tutto, recitare, ballare, cantare. Le prime due, sembra, siano andate a buon fine. Sulla terza ho qualche perplessità, è ancora un mondo da scoprire. Speriamo bene”.
Fiordaliso: “Ci tenevo moltissimo a fare questa trasmissione già dall’anno scorso. La giuria mi fa un po’ paura, specialmente Loretta. Quando l’altro giorno ho fatto la prima prova trucco per imitare il personaggio mi sono spaventata: allo specchio ero totalmente un’altra persona. Per 57 anni ho sempre visto la mia faccia, per la prima volta mi vedevo diversa. Mi sono resa conto che è un lavoro faticoso, ma tutti collaborano, ci mettono passione, lo stesso staff dietro le quinte si impegna e non viene qui solo per prendere lo stipendio. E questo è molto bello”. Riccardo Fogli: “Se Fiordaliso non si è più riconosciuta dopo 57 anni che si guarda allo specchio, io non mi riconosco già così allo stato naturale. Figuriamoci truccato da un’altra persona. L’idea, comunque, di imitare qualcuno non mi è mai passata per la testa. E’ un’avventura meravigliosa”. Clizia Fornasier: “Io sono la più giovane e già il fatto di stare qui in questa squadra di grandi, di big, mi ha fatto commuovere. Assaporo con Tale e Quale Show il vero e vecchio varietà Rai di una volta, quello in bianco e nero. Ho la fortuna di viverlo anni dopo. Sono contentissima”. Silvia Salemi: “Sono contenta di essere qui e fare questa esperienza importante. Cercherò di superare la mia timidezza cronica che quando sono sul palco non si vede, ma, credetemi, esiste. Qui c’è tutto: ogni protagonista mostra la sua mimica, balla, canta. Uno fa veramente propria la personalità del personaggio che sta imitando, arricchendosi professionalmente. Alla fine delle puntate avrà necessariamente un buon bagaglio di esperienza”.
Amadeus: “Io, a differenza della Fornasier, non mi commuovo, ma penso che si commuoveranno da casa i telespettatori quando mi sentiranno cantare. Vada come vada, comunque, sono sicuro che una volta che usciremo da qui ci sentiremo tutti diversi, avremo aggiunto qualcosa di positivo al nostro curriculum personale. In ognuno di noi c’è grande serietà e grande professionalità”. Roberta Lanfranchi: “Che dire? Parlo per ultima. Hanno già detto tutto loro. Anch’io mi reputo molto fortunata di far parte di questa edizione. So che la fatica sarà grande, ma è una cosa, questa, che mi piace moltissimo”.
Ma quest’anno c’è una novità: c’è un undicesimo protagonista che, rimasto fedele alla trasmissione, ha deciso di essere presente, anche se in video. Ogni settimana si cimenterà in una “Mission Impossible”: stiamo parlando di Gabriele Cirilli che darà vita ad un personaggio ai limiti dell’impossibile: per cominciare sarà in trasmissione imitando contemporaneamente i tre Ricchi e Poveri. Un po’ di gossip: e, se dovesse essere costretto a farlo, chi imiterebbe Carlo Conti? “Forse farei Zucchero, Tony Dallara o Johnny Dorelli”. E il direttore di Raiuno, Giancarlo Leone? Non ha avuto tempo di dirlo, perché l’ha subito bloccato Christian De Sica: “Dovete sapere che io conosco Giancarlo dai tempi della scuola, andavamo al Nazareno. Io ho qualche anno più di lui, ma me lo ricordo in quegli anni a scuola. Lui aveva una passione per Sylvie Vartan e faceva ottimamente la sua imitazione cantando la canzone ‘Come un ragazzo’. Diciamolo: Leone ha un trascorso ‘en travesti’”.