Qui tutte le dichiarazioni degli intervenuti durante la conferenza stampa svoltasi all’interno di Venezia 75.
Ha esordito la direttrice Janet De Nardis: “Ci spostiamo di sede, non saremo più al MAXII, ma per la prima volta approdiamo alla Casa del Cinema. Inizialmente eravamo un festival indipendente, in più anni fa, quando si associava la parola web al cinema, si pensava immediatamente alla pirateria.
Tra le novità principali abbiamo voluto inserire prodotti di realtà aumentata e sono previsti diversi incontri di approfondimento, affrontando temi come web e sport, l’elemento importante delle colonne sonore e le radio nate in rete. Non mancheranno i workshops, ad esempio ne abbiamo siglato già uno con la Scuola Holden di Torino. Dato che il festival è sempre più internazionale, avremo come ospiti i direttori delle più importanti manifestazioni che si svolgono all’estero tra cui Seoul Webfest, Melbourne WebFest, Team Realist Web Fest, Rio Web Fest, Die Seriale e Series Web Awards.
Il nostro festival, sei anni fa, è nato come terzo web fest, mentre oggi siamo arrivati a più di cento a livello mondiale ed è un dato che va evidenziato. Quest’anno dedicheremo un premio importante all’ideatore del webfest al mondo, Michael Ajakwe creatore della kermesse a Los Angeles che, purtroppo, è venuto a mancare nel 2018 e senza il quale probabilmente non avrei mai pensato a realizzare un festival del genere”.
Proprio per ricordare Ajakwe ha preso la parola Cristina Priarone, direttore generale di Roma Lazio FilmCommission, “Michael è stato un promotore, aprendoci un mondo, ed è stato una leva che è andata ad influire su tanti Paesi, generando iniziative e relazioni. Il rapporto con lui ha evidenziato gli aspetti che mi hanno sempre colpito: una webserie contiene elementi che potremmo condividere in altri settori dell’audiovisivo; in più la webserie raggiunge subito un pubblico internazionale. Esiste, quindi, una osmosi tra il web e la realtà produttiva del lungometraggio e dei broadcaster”.
Alla presentazione presso l’Hotel Excelsior sono intervenuti anche due dei giurati della prossima edizione.
Laura Delli Colli, presidente del Sindacato Giornalisti Cinematografici e della Fondazione Cinema per Roma, ha manifestato entusiasmo nel dare la sua adesione: “mi ha fatto molto piacere accettare l’invito per la giuria, mi è capitato in varie iniziative, ma amo rivestire questo ruolo quando si tratta di lavori realizzati da ragazzi. L’organizzazione di questa kermesse scandaglia il rapporto col cinema e col mezzo di fruizione, spesso al cambiamento delle modalità cinematografiche corrispondono delle sale vuote, per cui bisogna riflettere anche sul rapporto tra modalità di visione e linguaggio. I ragazzi hanno delle chance, ma non sempre esse diventano visibili e credo che il confronto che proponete possa essere un’occasione per continuare a camminare”.
Le fa eco Marcello Foti, direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia: “Janet con un tempismo e una lungimiranza non sempre congeniali a noi italiani ha intuito che era necessario aprire un orizzonte diverso rispetto al provincialismo in cui eravamo chiusi. Certamente il contesto dell’audiovisivo è mutato, vincendo resistenze e ritrosie. Noi del CSC non potevamo non essere attenti a questa evoluzione – ci chiamiamo apposta sperimentale – quest’anno istituiremo un nuovo corso sugli effetti speciali, chissà che l’anno prossimo non creeremo un settore connesso alla webserie che giustamente aiuti, senza sostituirsi ovviamente ai festival”.
Il direttore artistico della kermesse conclude evidenziando come in quest’edizione ci saranno “tante piccole novità, ma importanti, tra cui la formazione (collaborando tanto con le università, in particolare con La Sapienza)”.
Appuntamento col Roma Web Fest alla Casa del Cinema di dal 28 al 30 novembre.