Giorgia, parliamo di questo spettacolo, Xanax, che la riporterà al suo vecchio amore, il teatro.
“La commedia, racconta di due colleghi, Daniele e Laura, che un venerdì sera, attardandosi sul lavoro, si ritrovano chiusi in ascensore, per quasi tre giorni, uno davanti all’altra. Nell’ambiente di lavoro si conoscevano appena, ma, prigionieri nell’ascensore, si scoprono molto diversi da come appaiono. Verranno fuori insicurezze, paure, ansie, i loro istinti animaleschi. C’è un concentrato di vita in cui succederà di tutto. Si ritroveranno come sardine in scatola, topi da laboratorio e faranno un’esperienza di vita che in condizioni normali corrisponderebbero a vari anni. Si riderà molto, ma si rifletterà anche. Sicuramente questa commedia lancerà degli imput, dei messaggi, ma non voglio essere così presuntuosa da arrogarmi delle valutazioni. Ognuno del pubblico interpreterà questa storia come pensa, perché, ne sono certa, lascerà dentro qualcosa”.
In una recente intervista, lei aveva dichiarato che le sarebbe piaciuto tornare a teatro, ma non sarebbe stata un’impresa facile. Beh, può essere soddisfatta perché è tornata a teatro.
“Sì sono molto contenta. In passato avevo ricevuto delle offerte di lavoro teatrali, ma non mi avevano soddisfatto in pieno. Xanax, al contrario, è il testo che aspettavo. Ora, pur se sono molto eccitata, ma anche impaurita di tornare a teatro, non vedo l’ora di debuttare: voglio divertirmi e mettermi in gioco davanti al pubblico. Questo per me è il teatro. Volevo fare personaggi diversi da quelli che faccio in tv. Longoni, con questo testo, mi ha dato la possibilità di riportarmi a teatro”.
La sua passione principale, oltre che recitare, è scrivere. Terminato il suo secondo romanzo?
“Non del tutto, ma quasi. Posso intanto anticipare che uscirà a primavera 2014, ma ancora non ha un titolo. Mette in evidenza due macrotemi, il sesso e l’handicap. Si parla di sessualità tra disabili: un tema delicato, a cui sto cercando di avvicinarmi con la cura più possibile. Ci lavoro da quattro anni e mi sono dedicata a questo libro anima e corpo, perché questa storia mi prende molto. Sono eccitata all’idea e non vedo l’ora di poterne parlare, confrontarmi con il pubblico che lo leggerà. Già poco tempo fa in passato ero uscita con il mio primo romanzo, Tutta da rifare, dove il fil rouge era la chirurgia plastica, perché oggi sempre più ragazze e ragazzine ricorrono alla chirurgia plastica”.
Nel frattempo, prima di vederla in teatro, è tornata in tv su Canale 5 con Le tre rose di Eva 2, dove con lei c’è Euridice Axen. Come vi siete trovate a lavorare insieme?
“Benissimo, è un’attrice che stimo, che mi piace. Se io potessi lavorerei sempre con lei. Abbiamo caratteri simili, siamo ambedue molto ironiche. Sul set de Le tre rose di Eva 2 però, purtroppo, non ci siamo quasi mai incontrate. Avevo già lavorato, comunque, con Euridice nel cortometraggio Insieme portato alla 70° Mostra del Cinema di Venezia, dove interpretavamo due sorelle. Una bella emozione. Questo corto di Annamaria Liguori l’ho fatto per amicizia, per amore che ho di questo lavoro, non certo per soldi. E’ un bel messaggio di speranza, di lotta contro i tumori, perché si può guarire e tornare ad essere felici”.
Contenta del suo ruolo di Tessa Taviani ne Le tre rose di Eva 2?
“Sì, contentissima, amo molto Tessa perché è un personaggio che preferisco. Esce da certi schemi standardizzati, ha delle sfumature comiche e sotto quella sua maschera cinica si nasconde una donna in realtà buona, con delle evoluzioni interessanti”.
A proposito di donne, lei che tipo di donna è?
“Sono del segno dei Gemelli e mi definisco curiosa, lunatica, sempre in ascolto, perché mi piace ascoltare i discorsi e le riflessioni delle persone”.
Un pregio e un difetto?
“Come pregio posso dire di essere disponibile, quando qualcuno mi chiede aiuto io ci sono sempre. Difetti tanti: sono incostante, intollerante, spesse volte mi scordo gli appuntamenti”.
Dopo Xanax, dove la vedremo prossimamente in tv, al cinema?
“Ai primi di settembre è uscito, ma solo a Roma, al Nuovo Cinema Aquila un film girato in Svizzera, Sinestesi, ero fra i protagonisti accanto ad Alessio Boni. Prossimamente uscirà nelle sale Oro Verde, una commedia di Mohamed Soudani. Nel cast con me Ignazio Oliva, Carlos Leal, Leonardo Nigro e Fausto Sciarappa. Dopo l’esperienza teatrale di Xanax dovrei girare un altro film, ma per scaramanzia, al momento, non ne voglio parlare”.