L’episodio si apre con la pm Giulia Longo che, dopo tutti gli anni trascorsi a combattere la camorra in Campania, torna a Trieste, convinta che il Nord non sia immune dalle infiltrazioni della delinquenza organizzata. Il magistrato interpretato da Vittoria Belvedere, inizia a indagare concentrando la sua attenzione sui fratelli Marco e Fulvio Fabris, il primo imprenditore, il secondo avvocato. I due sono sospettati di essere a capo di un’organizzazione collusa con la camorra. Con il supporto psicologico e professionale dell’avvocato Rocco Tasca (Sebastiano Somma) la Longo inizia a collegare i misteriosi omicidi di suo marito Saverio e della funzionaria di Polizia Chiara Rosati che lavorava al suo fianco, con un traffico illegale di rifiuti tossici che transita nella regione e sembra condurre prorio ai fratelli Fabris.
Naturalmente Tasca e la Longo non hanno alcuna prova valida per mettere alle strette i due fratelli. L’unico anello debole della catena è Carmine Bellopede che è in carcere per estorsione e omicidio ed è lasciato dietro le sbarre dall’organizzazione che non muove un dito per tirarlo fuori. Con molta pazienza, Tasca riesce a far parlare l’uomo che svela la presenza di traffici velenosi, confermando i loro dubbi sulla presenza di rifiuti tossici nella Regione.
Nel frattempo, Alice (Loredana Cannata) sembra aver trovato non solo il padre biologico per il tanto desiderato figlio ma anche un probabile compagno di vita. A questo punto Tasca si rende conto di essere innamorato di Alice che per lui è molto di più di un’amica. Ma per la giovane gli eventi precipitano, perchè il suo accompagnatore è un uomo violento. Mentre l’avvocato è da Valeria per interrompere la sua relazione con la donna, una telefonata di Alice lo mette in allarme: il suo accompagnatore ha tentato di picchiarla violentemente. Per fortuna lei è riuscita a sfuggire ma la violenza si potrebbe ripetere. E Alice ha paura.
Rocco si precipita da lei e la salva appena in tempo. Dopo tutte le incomprensioni, per Rocco e Alice è l’occasione di ritrovare un rapporto più significativo che tanto avevano desiderato. Intanto Rocco e Giulia vengono a sapere che sono finiti in ospedale un autotrasportatore e sua figlia e che risultano contaminati dalle radiazioni. E’ una ulteriore prova che conferma i loro sospetti. L’uomo è reduce da un incidente stradale e del camion che guidava con ci sono più tracce: a farlo sparire ci hanno pensato gli uomini dei Fabris. Intanto l’avvocato Tasca, in un ulteriore interrogatorio a Bellopede, riesce a sapere che dietro i fratelli Fabris si nasconde un politico insospettabile: Vittorio Corsi. Da dopo qualche giorno Bellopede viene ucciso.
Intanto Giulia decide di affrontare Vittorio Corsi e si reca a casa sua. La pm lo inchioda alle sue responsabilità, ma il politico ha l’asso nella manica: mostra alla Longo le foto scattate qualche giorno prima, della pm che è a letto seminuda con Marco Fabris. Sembra la fine per la Longo. Ma non sarà così. La puntata di Un caso di coscienza 5 riserva un colpo di scena.