Cominciamo con il primo appuntamento “Punti di vista”. Come mio padre“. Viene raccontata la paternità in Italia dal punto di vista dei figli. In particolare l’attenzione è incentrata sulla evoluzione della figura del padre nella storia del nostro paese e nella vita di milioni di famiglie italiane. Si parte dagli inizi degli anni Cinquanta: le testimonianze e le voci raccolte in quell’epoca e quelle di oggi, si inseguono, si sommano e insieme ricompongono un ritratto intimo della paternità in più di sessant’anni di storia del costume e dell’evoluzione della società. I padri vengono restituiti nella loro forza e nelle loro debolezze, nei loro silenzi e nei tentativi a volte “eroici” di non deludere l’amore dei figli. Un lungo viaggio attraverso sessant’anni di vita italiana dove si confrontano intese, conflitti, delusioni, tradimenti ed inevitabili richieste di attenzione e di aiuto. I figli che crescono, infine, a loro volta scoprono l’esperienza della paternità: in quel momento in cui tutto appare sconosciuto non possono che affidarsi a quel modello di padre, spesso contestato, ma pur sempre unico.
Italia in 4D, di Giuseppe Giannotti, Davide Savelli, Eugenio Farioli Vecchioli, va in onda domani, 3 ottobre alle 22.30, sempre su Rai Storia, Digitale Terrestre e Tivù Sat.
Al centro del programma la propensione dei nostri connazionali al risparmio. Gli italiani sono da sempre attenti a fare economie. Anche in pieno boom economico, quando l’economia galoppava e il futuro appariva rosa, la propensione al risparmio degli italiani era la più alta d’Europa.
Ma quali erano le loro spese principali? Case, elettrodomestici, cibo, vacanze esotiche o formazione per i figli? Il programma fa i conti in tasca agli italiani per capire qual è stata l’evoluzione del “paniere” del Paese tra gli anni ’50 e gli anni ’80. Dal cambiamento per la spesa alimentare a quella per lo svago e il divertimento; dalla seconda casa alla seconda macchina; dalla spesa per il tabacco a quella per la benzina; fino ad arrivare a coloro che le spese le occultano per paura di qualche controllo della finanza. E’ inoltre previsto un focus sulla politica, gli investimenti, le scelte e gli sperperi dei nostri governi. Insomma, quarant’anni di storia vengono analizzati e osservati da dentro il portafoglio, tra gettoni, miniassegni, qualche cambiale e tanti scontrini.