Innanzitutto spieghiamo la genesi del titolo del programma: Il grande cocomero è una figura immaginaria nella striscia dei Peanuts, inventata da Linus, una sorta di Babbo Natale al quale il personaggio scrive ogni anno nella notte di Halloween. Famose sono le strisce nelle quali Linus aspetta che il Grande cocomero (The great Pumpink nella versione originale) sorga dall’orto, diventi buono e porti tanti doni ai bambini. Cocente è la sua delusione quando si rende conto che, invece, non accade nulla durante tutta la notte trascorsa in attesa. A una tale specie di divinità, dunque si rivolge Linus nelle strisce dei Penauts e la interroga sui grandi misteri dell’universo oppure sulle cose più semplici ma solo apparentemente banali.
Questo sarà lo spirito che animerà il programma Il grande cocomero. Il Linus in carne e ossa, ispirandosi a quella filosofia dei Penauts che unisce l’infinitamente grande all’infinitamente piccolo, cercherà di indagare alla sua maniera suii problemi e sulle tematiche più varie. Ad aiutarlo in questa sorta di “missione televisiva” ci saranno, ogni settimana, tre ospiti accanto a lui che appartengono a tre universi completamente differenti. Un ospite sarà un esponente della musica, un altro sarà un personaggio popolare e il terzo sarà l’espressione di un universo alternativo. L’approfindimento delle tematiche settimanali coinvolgerà tutte queste persone diverse, ma alla fine si capirà che esite un filo rosso a legarle. Il grande cocomero rappresenta un interessante esperimento televisivo. E’ un programma rivolto ad una fascia di pubblico più intimista e vicino alle atmosfere televisive in cui la discussione e il dialogo si affrontano seriamente ma sotto l’ottica dell’ironia che induce a pensare. Proprio come accade nelle strisce dei Peanuts.
Linus torna in Rai dopo nove anni. L’ultimo programma a cui partecipò si chiamava Notti europee. I figli di Eupalla e andava in onda su Rai2. Era un talk show realizzato nel 2004 in occasione del Campionato Europeo di calcio che si svolse quell’anno. Conduttore radiofonico, personaggio televisivo e scrittore, Linus, all’anagrafe Pasquale Di Molfetta è anche direttore artistico di Deejay tv e di m20. Oltre a condurre in tv una serie di trasmissioni, è stato anche tra gli autori del programma di Adriano Celentano “125 milioni di ca..ate” andato in onda su Rai1 nel 2001 per quattro puntate.
Ora Linus torna a viale Mazzini in un’avventura che ha tutti i numeri, sulla carta, per destare l’interesse del pubblico della seconda tarda serata.