Cominciamo da Canale 5 che, in seconda serata, affida il ricordo dell’attore a “Supercinema”, il rotocalco d’informazione cinematografica che, ogni settimana si occupa di tutto quanto concerne il grande schermo. Il modo migliore per renedere omaggio all’attore, è rimandare in onda la sua ultima intervista, rilasciata pochi giorni fa, alla prima del film Rush. In quell’occasione l’attore scomparso a 75 anni, aveva detto: “Ho fatto una serie tv, per cui ho preso un po’ di lezioni di corse di rally che sono forse altrettanto pericolose della Formula Uno. L’automobilismo è una grande passione, ma io sono un pilota tranquillo. Tra James Hunt e Niki Lauda, scelgo Lauda”. Parole quasi profetiche e significative. Lui, persona tranquilla, pilota traqnuillo, ha trovato la morte proprio schiantandosi con la propria auto. Subito dopo, andrà in onda un un bel ritratto della carriera dell’attore; famoso per gli ‘spaghetti-western’, lavorò anche con i più grandi registi italiani: Visconti, Monicelli, Comencini. Supercinema mostra poi un’Intervista a Franco Nero, amico-rivale sullo schermo, che con il suo Django faceva concorrenza al Ringo di Gemma.
Iris, invece, fa partire, questa sera, a cominciare dalle ore 19 la maratona “Faccia d’Angelo” attraverso la quale viene ricordata l’icona di quel cinema etichettato come ‘spaghetti western’. Sono tre i film dedicati all’attore romano che si susseguiranno sul canale free del digitale terrestre Mediaset: l’apertura spetta a “Corleone” (1978), pellicola diretta da Pasquale Squitieri e ispirata al libro “I complici dell’antimafia”, di Orazio Barrese. Con Gemma, Claudia Cardinale.
A seguire, in prima serata, è la volta di “Una pistola per Ringo” (1965), primo dei quattro storici western di Duccio Tessari. Qui, come in altri film, Giuliano Gemma impiega lo pseudonimo Montgomery Wood. La mini-retrospettiva chiude in seconda serata con “Un uomo in ginocchio” (1979), di Damiano Damiani, lungometraggio che rilancia l’attore come interprete drammatico. Al suo fianco, Eleonora Giorgi e Michele Placido. Il film racconta la drammatica vicenda di Nino Peralta (interpretato da Gemma), padre di due figli, uomo costantemente condizionato da una situazione economica precaria, nonché da un passato di ex-galeotto. Sebbene snobbato dalla critica dell’epoca e dallo stesso pubblico, il film è stato i rivalutato con l’evolversi della storie di mafia che hanno caratterizzato l’Italia negli anni successivi. Con il personaggio di Nino Peralta Gemma riuscì a confermare definitivamente le sue straordinarie capacità di attore in un ruolo impegnato e difficile, lontano da quelli grazie ai quali allora era conosciuto.