Con l’ironia di Enrico Brignano, le note di Renzo Arbore, le battute di Max Giusti e la grande commedia musicale di Sette spose per sette fratelli, il Sistina inizia un nuovo corso, guidato dal neo direttore Massimo Romeo Piparo (che da anni già firmava alcuni dei maggiori successi dello storico palcoscenico della Ditta Garinei & Giovannini). Proprio lui personalmente ha chiamato a raccolta gli artisti del suo primo cartellone per tagliare insieme il nastro, un bel nastro rosso, della stagione. “E’ anche grazie a loro” – ha dichiarato Piparo – “che vogliamo dare il segnale che il Sistina torna a splendere come i romani e gli italiani si aspettano. Il momento non è dei più felici, ma proprio per questo il teatro continua e deve continuare ad esserci. L’ambizione è quella di farne il cuore pulsante della città, aperto tutto l’anno, anche d’estate, ad ogni tipo di pubblico, nazionale ed internazionale”.
La nuova stagione teatrale è pronta a partire dal prossimo 8 ottobre. Ad aprirla, forte di 30.000 biglietti già venduti, sarà Massimo Ranieri con Sogno e son desto (fino al 20 ottobre), in un calendario che conta anche Renzo Arbore e l’Orchestra Italiana, che ha dichiarato, “Sarà uno show con molte novità. Certo non potrò rinunciare alla grande tradizione napoletana, con dei bellissimi pezzi tra gli altri di Roberto Murolo, ma ci saranno delle sorprese. Sto per partire per l’America e se riuscissi a portare il clarinetto di Benny Goodman e magari suonarlo sul palco, perché no?” (dal 22 al 30 marzo), il nuovo Max Giusti con Di padre in figlio (dal 1 al 13 aprile) e ben tre regie dello stesso Piparo, tra le riprese di My fair lady con Vittoria Belvedere nel ruolo di Eliza Doolittle e Luca Ward in quello del dottor Higgins (dal 22 ottobre al 10 novembre), Jesus Christ Superstar (dal 18 aprile), primo, ormai, ventennale allestimento italiano del musical cinematografico del 1973 di Tim Rice e Andrew Lloyd Webber e il debutto di Sette spose per sette fratelli (dall’11 febbraio al 16 marzo), a 60 anni dall’uscita del film, con Roberta Lanfranchi e Flavio Montrucchio protagonisti. A proposito di questo spettacolo, la Lanfranchi ha dichiarato: “Non abbiamo ancora iniziatole prove, ma siamo io e Flavio emozionatissimi di portare di nuovo alla ribalta un successo planetario come è questo musical”. A mantenere viva la tradizione degli anni d’oro del Sistina, Enrico Brignano tornerà poi nei panni di Rugantino, storica commedia musicale di Garinei & Giovannini, in scena dal 14 novembre al 9 febbraio, con un cast tutto rinnovato di 78 attori. “E’ uno di quei titoli che tornano e ti ritrovi, come Cavour o i Lanzichenecchi” – ha commentato il simpatico comico – “Noi siamo orgogliosi anche perché, come accadde nel ’64 ad Aldo Fabrizi, Bice Valori e Nino Manfredi, porteremo lo spettacolo anche negli Stati Uniti al New York City Center a giugno”.
“Questo taglio del nastro” – ha ancora dichiarato Piparo – “è un atto simbolico, perché è vero che il Sistina esiste da sempre, ma questa è l’inaugurazione di un nuovo corso che ha bisogno di grande fiducia, ottimismo e di molta fortuna. Forse pochi lo sanno, ma il Sistina è l’unico in Italia ad avere dal Ministero dei Beni Culturali il riconoscimento di Teatro Stabile della commedia musicale italiana. Anche questo ci spinge a riempire questo palcoscenico di grandi spettacoli e di grandi interpreti”.
La stagione offrirà anche una serie di iniziative per far “vivere” il teatro agli spettatori. A partire dall’aperitivo pre-teatro, che permetterà a chi lavora di “non passare per casa” prima delle rappresentazioni serali, fino ad un’altra novità della nuova gestione: la possibilità per il pubblico di visitare, per due ore al giorno, la stanza – ufficio di Pietro Garinei, che è stata mantenuta intatta. Tutto ciò per rendere onore alla storia del teatro e ai protagonisti della commedia musicale.