La seconda parte è interamente dedicata alla lettura esplicativa degli articoli che compongono la Costituzione emanata nel 1948 e che, come Benigni spiegherà, è la più bella tra tutte le altre vigenti, perchè la più completa e democratica. Naturalmente, come ha già fatto con l’inno di Mameli, inserirà nella sua “lezione” riferimenti anche alla attuale situzione politica e storica. Benigni farà capire ai telespettatori di Rai1 la modernità dei tanti articoli, parlerà dei padri costituenti in un excursus temporale che abbraccia il periodo dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi.
L’esperimento non è mai stato realizzato in tv. Gli italiani conoscono molto poco la Costituzione, la cui lettura è stata relegata finora in spazi secondari, prettamente didattici, e in canali meno visibili come ad esempio Rai Scuola o Rai Educational. Tentare la divulgazione, in prima serata, della nostra Carta Costituzionale è un’avventura ardita ma necessaria in un momento nel quale molti valori sembrano pericolosamente in bilico. Uno per tutti: il lavoro, “protagonista” del primo articolo. Proprio il lavoro che, per molti giovani, sta diventando un miraggio.
La regia della serata televisiva è di Stefano Vicario. Sul palcoscenico dello Studio 5 Roberto Benigni non sarà solo. Accanto a lui un gruppo di ragazzi ai quali, durante la sua lezione, si rivolgerà, cercando di coinvolgerli nei commenti e nella discussione. Sarà però, solo un primus inter pares, non salirà in cattedra, ma spiegherà il suo punto di vista, ammiccamndo, quando necessario, a tutte le violazioni che pure, in tanti anni ci sono state alla Carta Costituzionale. Tutela della salute, libertà, rispetto per la bandiera, eguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge, saranno alcuni dei punti cardine della serata. E soprattutto, non è difficile immaginare quanto il comico insisterà sull’articolo 4: la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto.
Per adesso, purtroppo, l’unica condizione promossa per dare un lavoro e un futuro ai giovani è quella di spedirli all’estero.
Certo, un comico, sia pure del valore e della notorietà di Roberto Benigni, non ha la bacchetta magica per poter mutare l’attuale situazione italiana. Ma, almeno, ci prova. Perchè, se i cittadini conoscessero meglio la Costituzione, saprebbero meglio come difendersi da chi toglie loro persino la dignità di esistere.