Ecco quanto è scritto nella missiva:
“La tua enfasi che ti fa venire la bava contro chi è stato eletto dal popolo è vomitevole. Siete degli sfascisti che sperano che si affondi come hanno fatto i vostri padri assassinando molti soldati in Africa”.
Questa la conclusione: “Siete solo dei vili senza palle. Punirvi è un dovere. Boia chi molla”. A corredo c’è una svastica finale indirizzata al direttore del TgLa7. Nella lettera ci sono minacce anche all’editore Cairo ed altri giornalisti del notiziario e della rete. Vengono nominati, ad esempio, Giovanni Floris, Lilli Gruber, Corrado Formigli, Massimo Giannini.
Naturalmente sono state molte le reazioni di solidarietà nei confronti di Mentana, Urbano Cairo e dei giornalisti di La7.
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha detto
Le intimidazioni rivolte al direttore Mentana sono un atto vile e inqualificabile. Le minacce a chi esercita la professione di giornalista sono inaccettabili anche perché costituiscono un grave attentato alla libertà di stampa. Sono molto preoccupato perché questo episodio segue di pochi giorni un altro fatto gravissimo, un’aggressione fisica di cui sono stati vittime il giornalista Federico Marconi e il fotografo Paolo Marchetti dell’Espresso”.
Su Twitter Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia , ha scritto
Solidarietà a Enrico Mentana e a tutti i giornalisti di La7 per la vergognosa lettera ricevuta. Le minacce non piegheranno la libera stampa!”.