Alcuni stralci dell’intervista verranno trasmessi anche in chiaro nelle edizioni del notiziario “Sportmediaset”, in onda alle ore 13.00 su Italia 1 e alle ore 19.00 su Mediaset Italia 2. A proposito dei suoi inizi da calciatore, Gianluigi Buffon dichiara: “Mi volevano Parma, Milan e, con un interesse più moderato, anche il Bologna. Sono stati bravi i miei genitori a scegliere Parma perché ritenuta più idonea ad un ragazzo di 13 anni. Qualsiasi genitore, forse anche giustamente, avrebbe preferito riempirsi la bocca dicendo che il figlio giocava nel Milan, invece loro hanno solo pensato a dove sarei potuto crescere meglio”.
Sull’esordio in Serie A con il Parma e sugli anni passati in gialloblu, l’attuale numero uno della Juventus dice: “L’esordio è stato un sogno che si è realizzato, ma d’altra parte a 16/17 anni ero già un ragazzo molto audace: sapevo che non sarei stato una meteora e volevo scrivere pagine importanti di questo sport. Con il Parma ho vinto tanto, ma c’è grande rammarico per non aver conquistato quello che il Parma non ha mai vinto, cioè lo Scudetto. Forse eravamo troppo giovani e immaturi per trovare la continuità di rendimento che ci avrebbe fatto vincere”.
Sul trasferimento alla Juventus nel 2001 e sul suo futuro, Buffon dichiara: “Nel 2001 potevo andare al Barcellona e anche in questo caso la scelta di andare alla Juventus mi è stata suggerita da mio padre. E lo ringrazio ancora: in bianconero mi sono tolto soddisfazioni uniche e comunque il Barcellona di allora non era quello di adesso. Il rinnovo del 2013 è stato un altro importante traguardo: ho scelto di restare alla Juve nonostante un’offerta dall’est Europa che avrebbe fatto traballare chiunque. Io mi auguro di giocare ancora per qualche anno, finché sarò in grado di sorprendere come ho sempre fatto in carriera”.
Quando gli viene chiesto un bilancio di queste prime giornate di campionato, il portiere della Juventus afferma: “La Roma sta sorprendendo tutti, ma per quello che sta facendo vedere merita la posizione che occupa. Il Napoli è una squadra da rispettare perché ormai ha la consapevolezza delle grandi. Noi, invece, nonostante si sentano commenti poco entusiasti, abbiamo fatto 7 vittorie e 3 pareggi in 10 partite: i numeri parlano chiaro”.
Infine, a proposito della Champions League e della prossima sfida contro il Real Madrid, conclude: “Dicono che il Real non stia passando un buon momento, ma la realtà è che con i giocatori che ha basta poco per svoltare e far cambiare opinione. Non glielo auguro perché sarebbe poco sportivo, ma non posso negare che sarei contento se contro di noi si presentassero svuotati. Una vittoria contro il Real darebbe grande autostima, noi abbiamo bisogno di intraprendere un percorso vincente anche in Europa”.
Si parla dunque di calcio italiano questa volta con un grande campione di casa nostra.