L’ultimo appuntamento è stato visto da 2 milioni e 307 mila spettatori, con il 9,7 di share. Confermato il forte appeal sul pubblico più giovane: in particolare nella fascia tra gli 11-14enni, la share ha registrato un ascolto del 52,6. Un dato che sale al 58,7 tra le ragazze. Quella appena conclusasi è stata infatti l’edizione più giovane di sempre e la più vista in assoluto con share media dell’ 8,9 pari a 2 milioni 110 mila spettatori. Le cinque puntate trasmesse hanno raggiunto complessivamente 18.787.835 individui, pari al 32,05 della popolazione italiana.
Un successo riscontrato già nel corso della puntata sui social dove “Il Collegio” è stato al secondo posto, con oltre 73mila interazioni (Fonte Nielsen), tra i programmi più commentati su Facebook, Twitter e Instagram del prime time; primo dei TT Italia su Twitter per tutta la durata della trasmissione.
Tanti i momenti ricchi di emozione per gli studenti giunti alla fase finale della loro esperienza nel Collegio di Celana, a Caprino Bergamasco. Per l’ultimo appuntamento hanno dovuto affrontare i temuti esami finali. Matias e Gabriele, che per il loro comportamento nei confronti della professoressa Petolicchio rischiavano il 7 in condotta e di non essere ammessi, alla fine hanno fatto ammenda e sono riusciti a farsi perdonare dal preside. Il quale, però, non si è dimostrato altrettanto paziente con le gemelle Fazzini: dopo l’ennesima sfuriata con il professor Raina, sono state espulse, tra l’incredulità dei loro compagni.
Dopo il gran ballo finale, con in pista anche i professori e persino i severi sorveglianti unirsi alle danze, i ragazzi hanno iniziato gli esami. A causa delle gravi insufficienze nella prova scritta, Luca non è stato ammesso all’orale. Matias, che aveva superato la prima prova per il rotto della cuffia, non è riuscito a ribaltare la situazione a suo favore all’orale ed è stato bocciato. I migliori studenti sono risultati Beatrice per le ragazze e Riccardo per i ragazzi. Terminata la cerimonia di consegna dei diplomi, tutti hanno riabbracciato i propri famigliari, concordi nel dire di aver affrontato un’esperienza che li ha fatti crescere.
A fare da voce narrante del programma ancora una volta è stato il conduttore Giancarlo Magalli, che ha raccontato la vita degli studenti all’interno del collegio e la loro esperienza educativa di formazione e di relazioni, molto diversa e lontana dalla loro realtà quotidiana. Al termine del percorso gli alunni sono stati chiamati a sostenere l’esame per l’ottenimento della licenza media di fronte alla commissione costituita dai loro insegnanti.
Ad accompagnarli e guidarli in questa esperienza, oltre al preside, 7 professori e due sorveglianti, che hanno dovuto far rispettare le ferree regole comportamentali e disciplinari di quell’epoca. La disciplina, infatti, rappresenta il punto focale del programma e un importante scarto tra il sistema educativo e scolastico attuale e quello degli anni ’60.
Quest’anno inoltre, nel tentativo di arginare la voglia di rivoluzione che nel ‘68 ha agitato i giovani, il collegio è diventato ancora più severo.
E adesso si dovrebbe lavorare alla quarta edizione che il direttore di Rai 2 Carlo Freccero vorrebbe ambientata nell’epoca del fascismo. Si farebbe un salto temporale di 30 anni all’indietro. Bisogna vedere se Freccero riuscirà ad avviare il progetto, visto ce a novembre dovrà lasciare la sua poltrona.