La spina nel fianco di Carlo Freccero è soprattutto il talk show Popolo Sovrano.
Il direttore ha capito che Popolo Sovrano non è sicuramente partito con il piede giusto. Però ci sta ancora lavorando molto perché il problema fondamentale è rifondare l’informazione della rete.
Freccero già in fase di presentazione del programma, aveva ammesso che il titolo Popolo Sovrano non alludeva a sovranismo ma voleva far capire al pubblico i bisogni della gente comune. Ma questo insuccesso gli pesa molto e per lui rappresenta un calvario settimanale.
Un altro talk show che non ha mantenuto le aspettative della vigilia è Povera patria, una versione riveduta del vecchio Night tabloid. Freccero ritiene che la collocazione del venerdì è sbagliata perché doveva andare in onda il mercoledì. E qui se l’è presa con Vespa dicendo che il conduttore di Porta a porta non voleva nessuna contro programmazione interna.
Naturalmente Vespa ha ribattuto chiamando Freccero un consumato uomo di televisione.
Per quanto riguarda The Voice of Italy al via in primavera al martedì, Freccero ha sottolineato che questo spostamento in avanti di un mese non gli consente di sfruttare l’onda lunga de Il Collegio. E a proposito del rapper Sfera Ebbasta ha ribadito che, a suo parere, poteva anche partecipare perché è un personaggio molto amato dai giovani.
Inoltre il direttore sta lavorando ad un programma comico e, a maggio, arriverà Realiti Sciò, mentre in autunno è pronto un nuovo talk show con Giovanni Veronesi, sceneggiatore e regista.
Tra gli altri programmi, anche il ritorno di Stasera tutto è possibile, il comedy show di Amadeus in onda da Napoli. Subito dopo la conclusione ci sarà un programma di cui non si conosce ancora molto se non il titolo, Contenuti Zero, e le atmosfere da varietà.
Freccero intanto può gioire del successo di Made in Sud al lunedì.
E per quanto riguarda Renzo Arbore, lo showman sarà ospite di un paio di talk show in onda su Rai 2 e realizzati a Napoli.
Per i 10 anni del terremoto dell’Aquila, Rai 2 realizzerà un documentario dal titolo “L’Aquila 3, la generazione dimenticata” con Lino Guanciale.
Inoltre si pensa anche ad un documentario per i 50 anni della strage di piazza Fontana.
Per la fiction arriverà la seconda stagione della serie dal titolo Il Cacciatore 2. L’appuntamento è previsto per l’autunno nella serata del venerdì.