E’ solo l’inizio di un percorso informativo- artistico-culturale che la Witkin ha intenzione di portare avanti coniugando bellezza, immaginazione, divulgazione in un mix di ingredienti che attingono alla tradizione statunitense per meglio rappresentare la creatività italiana. Sulla base di questo obiettivo, svela, è nato il progetto de Il ballo del doge che, questa sera, dalla cornice di Palazzo Pisani Moretta, affacciato sul Canal Grande, consentirà agli spettatori di assistere ad uno dei balli più esclusivi del mondo.
Classe 1981, nata a Miami, Morgan Witkin inizia la sua carriera come modella ma è laureata all’università George Washington in Lettere e Letteratura Inglese.Ha all’attivo una serie di collaborazioni con le principali testate internazionali, tra cui Businessweek, QS TopMBA, The Miami Herald, BusinessBecause e The Times of India
A poche ore dalla messa in onda Morgan Witkin, perfettamente padrona della lingua italiana, anticipa i suoi progetti futuri e soprattutto svela la sua opinione sulla tv made in Italy,
Come è nato il progetto de Il ballo del doge?
Ho incontrato a Venezia Antonia Sautter l’ideatrice della serata danzante veneziana che viene ripetuta ogni anno dal 1994. E’ stata lei a chiedermi di esserne la madrina. Io ho subito intuito la particolarità della manifestazione, ovvero la presenza attaverso tutta la serata di un racconto che si dipana come una fiaba e ha una protagonista principale. La valenza del prodotto mi ha subito affascinata e ne ho scritto il progetto insieme al regista Giorgio J. Squarcia. Posso dire che la realizzazione è stata spettacolare se si pensa che sono state coinvolte 400 persone. Farò vedere, tra l’altro, al pubblico tutte le fasi della preparazione e il dietro le quinte del ballo.
Il ballo del Doge rimarrà in Italia oppure approderà anche su tv straniere?
Per ora Sky Arte ha l’esclusiva, ma sono in corso contatti con una serie di televisioni dell’Europa dell’Est e degli Stati Uniti. Se ne parlerà, comunque alla scadenza dell’esclusiva. Per adesso mi interessa capire come reagirà il pubblico italiano che è il più sensibile al tema. Intanto posso anticipare che il prossimo ballo del Doge si terrà il primo marzo 2014.
La sua casa di produzione la Morgan Witkins production ha altri progetti in cantiere?
Con il mio gruppo di lavoro stiamo elaborando un nuovo evento culturale, il genere di programmi che preferisco e sul quale punto l’attenzione. Sarà ancora Sky Arte a mandarlo in onda. Le riprese inizieranno a dicembre, ma al momento non posso svelare altro.
Qual è la sua opinione sulla tv italiana?
Come ogni televisione al mondo presenta lati positivi e lati negativi. Innanzitutto apprezzo moltissimo, negli italiani il dono della creatività che dovrebbero, però utilizzare meglio. Invece produttori, autori, registi, rimangono ancorati a format molto vecchi, soprattutto nell’intrattenimento. Io sono convinta che bisogna andare avanti e sperimentare idee sempre nuove. Lo affermo da americana che guarda a tutto quello che succede a Hollywood; lì si realizzano in continuazione nuovi prodotti, spesso anche rischiando, si sperimenta, ci si mette alla prova. E i risultati ci sono.
Lei ha lavorato in Italia come conduttrice. Che esperienza è stata?
Ho condotto su Retequattro il programma Sognando Italia che è andato in onda fino alla scorsa estate 2012. E’ stata una bella esperienza, ho viaggiato da New York a Los Angeles alla ricerca di italiani che ce l’hanno fatta. E ho trovato dieci persone che mi hanno raccontato la propria storia fatta di avversità superate e di obiettivi conquistati. Insomma storie positive.